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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Sciopero Marineria su caro gasolio, lo slogan nella manifestazione di Roma è stato "Oggi funerale pesca italiana"



Si chiede al governo un tetto massimo al prezzo del gasolio e stop rate mutui


All'inizio c'è stata la protesta dei trasportatori su terra, in questi giorni lo sciopero ha interessato le categorie che lavorano sul mare.
Tanti armatori di pescherecci ed operatori del settore provenienti da varie regioni, in sciopero da domenica notte sono scesi in piazza Santi Apostoli a Roma lo scorso mercoledì per manifestare contro il caro gasolio, l' ultima "Mazzata" dopo un periodo già duro.

Gli striscioni sono inequivocabili:
"L'Europa ci affonda, l'Italia non ci aiuta. Lasciateci lavorare!"
"Pescatori senza futuro"
ma soprattutto
"Oggi funerale pesca italiana"
bastava citare anche la rappresentante di lista con "La fine del mondo" ed avremmo completato il quadro.

La questione la vivo abbastanza da vicino, abitando in un paese, Mola di Bari che ha nella pesca una delle attività storiche e predominanti da sempre.
Ebbene i pescherecci di Mola, assieme alle marinerie di quasi tutta Italia, già alle prese con mille altri problemi, sono rimasti ormeggiati alle banchine, e lo saranno per l'intera settimana, in segno di protesta contro il caro gasolio.
 
Al momento, il costo del gasolio per le imbarcazioni ha superato 1€/litro, con un consumo medio di carburante di circa 450 litri al giorno a cui si aggiungono numerose altre spese e non si sa quante imbarcazioni riprenderanno il mare dopo questo periodo di stop. 
Ovviamente scarseggeranno i prodotti ittici italiani, non solo nei mercati, ma anche in pescherie, supermercati e ristoranti.
Il mercato ittico resterà chiuso, ma non è quello il problema predominante, l'importante è che questo stato di agitazione porti a dei risultati.

Prima della partenza per la Capitale, il Sindaco Giuseppe Colonna ha voluto incontrare una rappresentanza della marineria molese in Sala Consiliare per esprimere la vicinanza  di amministrazione e cittadini e comprendere bene i motivi della protesta.
Ai problemi atavici della categoria si è aggiunta in questi giorni la mazzata del caro gasolio passato in poche settimane da circa 0,30 centesimi a 1,15€ al litro.
Un motopeschereccio di media grandezza per una singola giornata di pesca spende oltre 1000€ solo per il carburante prosciugando qualsiasi minima ricompensa per l’equipaggio.
Questa è una situazione insostenibile che purtroppo riguarda anche altre categorie importanti della nostra città.

I rappresentanti delle marinerie che svolgono la pesca a strascico sono arrivati nella capitale, non rappresentati dalle associazioni di categoria o dai sindacati che hanno partecipato il giorno precedente al tavolo con il sottosegretario al Mipaaf Francesco Battistoni.
Quella che possiamo considerare una piccola vittoria è stata che coloro che sono stati esclusi dal tavolo del giorno prima, presentatisi come "indipendenti" e pronti a manifestare hanno ottenuto di poter avanzare le loro richieste in presenza a Battistoni che ha ricevuto una loro delegazione in rappresentanza di cinque marinerie regionali: Marche, Puglia, Calabria, Lazio e Sicilia.

Gli armatori, uno per ogni marineria, si sono autoconvocati nella capitale semplicemente attraverso  WhatsApp e sono tornati in pullman a Molfetta, Mola, Bari, Manfredonia, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Ancona, Fano, ecc e continueranno lo sciopero fino a domenica.

Si sapeva che quello che accade nelle nazioni di Volodymyr Zelenskyy, e Vladimir Putin, l'azione della Nato, ecc. avrebbero avuto ripercussioni sull' economia, che già è abbastanza compromessa dopo due anni di coronavirus.

Alle note pacifiste di John Lenno potremmo aggiungere i "Veri colori" di Cindy Lauper, ma non bisogna fermarsi alla forma.
La sostanza sta nell'organizzarsi e cercare un dialogo con le Istituzioni come è stato fatto:

"Al sottosegretario abbiamo chiesto un tetto massimo al prezzo del gasolio, cig in deroga, la sospensione delle rate dei mutui, il ripristino della legge 30 che prevede maggiori sgravi contributivi per i pescatori, ulteriori risorse comunitarie. 
Vediamo se verranno accolte, noi ci siamo dati appuntamento ad Ancona venerdì prossimo. Intanto lo sciopero continua".
(Apollinare Lazzari, Capo Produttori pesca di Ancona)

Questa situazione riguarda tutte le categorie ed ogni cittadino che nel suo piccolo vedrà aumentate le proprie spese.
Bisogna trovare assolutamente una soluzione.

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