"E' ora di fare chiarezza!" - "Assoc. Chiudiamo la discarica" e "Basta Martucci" sulla stessa lunghezza d'onda?
Si sono dette tante cose, riguardo il problema ambientale della tristemente famosa discarica Martucci.
Ad un certo punto è sembrato che ci fossero diversi pensieri su come affrontare il problema e soprattutto sulle modalità di spingere o meno le decisioni che derivavano dalle Istituzioni.
Il Comitato "Basta Martucci" ha avviato una raccolta firma per ribadire la contrarietà totale della popolazione a qualsiasi attività concernente i rifiuti nella zona che purtroppo è stata avvelenata da troppo tempo.
La Mission?
Neanche a dirlo:
"Unico nostro obiettivo, perseguire la chiusura e la messa in sicurezza di Martucci, non vagliamo nessuna riconversione del sito. BASTA! MARTUCCI HA GIÀ DATO!"Possibile che l'Associazione Chiudiamo la discarica Martucci, avesse, invece, mire diverse, dopo tutti questi anni?
Possibile che ci si potesse accontentare di qualcosa che sarebbe comunque apparsa come una sconfitta?
Sarebbe stato come fare la parte di Pinocchio senza neanche curarsi del naso che si allunga, sarebbe stato come vedere scomparire anche la speranza di poter scorgere le stelle cadenti durante la notte di San Lorenzo.
Questa quasi privatizzazione del problema da parte di diverse identità popolari avrebbe portato a diverse conseguenze e differenti conclusioni?
C'era una frattura tra i vari obiettivi?
Evidentemente no…
Il pensiero è chiaramente spiegato nel preambolo che anticipa un comunicato:
"Si era innescato un meccanismo di equivoci inspiegabile sia nella sua genesi che nella sua natura, per cui abbiamo ritenuto necessario non più rinviabile un chiarimento delle nostre posizioni, peraltro immutate nel tempo. Siamo sempre stati ancorati alla realtà e con quella intendiamo confrontarci e cercare rimedi e soluzioni. Le ipotesi non ci affascinano e le affronteremo solo se, e quando, diventassero temi reali in agenda. Pertanto abbiamo emesso la nota allegata."
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Penso sia giunta l’ora di precisare. Non lo abbiamo fatto finora, sorvolando più volte, perché non ci interessava innescare polemiche inutili su fatti per noi chiari e noti, peraltro ampiamente commentati e assodati all’interno della nostra Associazione, ritenendo che ci avrebbero distolto dai problemi concreti e urgenti che stavamo e stiamo affrontando.Dunque chiariamo: non ci siamo mai discostati dal nostro interesse primario, da sempre e continuamente perseguito, quello di provare a disinnescare la bomba ecologica ad orologeria che porta il nome di “mostro di ICCUTRAM” (come lo avevano ribattezzato i bambini della scuole elementari all’epoca delle grandi manifestazioni popolari nel 2013) e continueremo a farlo fine alla fine, se mai fine ci sarà a questa lunghissima, estenuante, logorante battaglia.
Non abbiamo, in altre parole, mai abbandonato l’imperativo di far chiudere ogni attività a Martucci e mettere subito in sicurezza i lotti dismessi, ma abbiamo invece anche richiesto di indagare su quelli abusivi, conosciuti e/o sospettati che fossero
Abbiamo incessantemente sostenuto che Il nostro territorio ha già pagato, per oltre 35 anni, il tributo della incombenza e dell’onere di sopportare il fardello di un inquinamento diffuso e ingente (con milioni di tonnellate di rifiuti interrati anche, come si sospetta, pericolosi e nocivi) per cui era più che maturo il tempo di dire BASTA! e per questo ci siamo spesi, abbiamo lottato e profuso ogni energia e nessuno può venirci a far la morale e mistificare la realtà.
Ma abbiamo anche visto tanti protagonisti del passato arrendersi e defilarsi , magari per stanchezza, frustrazioni, sconforto per gli insuccessi e i fallimenti accumulati, disillusi, abbandonare la sfida, facendo così il gioco di quei poteri forti, economico/aziendali, che proprio su questo contano per portare avanti interessi non sempre leciti e confessabili.
Bene, noi, al contrario, sono ormai più di otto anni che lottiamo e non abbiamo nessuna voglia di arrenderci. Stiamo portando avanti queste istanze in tutte le sedi, politiche e giudiziarie, e non molleremo di certo.
Vogliamo , però, essere concreti e realisti ed affrontare i temi reali e non giocare sulle ipotesi ed oggi l’effettività contenuta nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani è quella di un destino già segnato e programmato: CONTINUAZIONE DELL’ATTIVITA’ DI TRATTAMENTO MECCANICO-BIOLOGICO E RIAPERTURA DELLE VASCHE PER CONFERIMENTO RIFIUTI, con lo spettro di una possibile chiusura del ciclo con un termovalorizzatore (visto che dovrebbero costruirne uno anche in Provincia di Bari e noi a Martucci siamo destinatari di un vecchio progetto targato Marcegaglia).
E QUESTA È LA VERA MINACCIA CHE SI APPROSSIMA e con la quale dobbiamo confrontarci e misurarci!
Siamo per altro verso, però, anche coscienti che vi sono aspetti e realtà che non possiamo dominare e rispetto alle quali più che strillare, disperarsi e lottare senza utilità bisognerebbe invece ragionare. Se mai ciò dovesse accadere, abbiamo sostenuto, bisognerà capire cosa si potrebbe fare, confrontandosi apertamente, senza pregiudizi. Non far nulla, in tal caso, sarebbe anche più deleterio.
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