Scuola e doppi turni; il 27 settembre 2021 arriva lo sciopero degli studenti nel Barese.
Previsti cortei fin sotto la prefettura per chiedere lo stop alla decisione che ha mandato in tilt la vita di famiglie e istituti.
Ovviamente metterò in evidenza questo genere di manifestazioni più di quelle sull'obbligo del Green Pass, perchè questo riguarda un problema reale, quindi per oggi passo sulle altre.
La difficoltà di insegnamento e di apprendimento in questi anni da Bisceglie ad Arezzo, da Nord a Sud ed a tutte le latitudini, unito alla rinuncia delle più elementari visioni di vita, sono state prioritarie.
Ovviamente chi protesta non si arrende ed al fianco di costoro si schierano i Sindacati.
La manifestazione è stata definita, comunque, “senza bandiere” e partirà con un corteo da piazza Umberto, con ritrovo previsto alle 9.
L'intenzione è quella di concluderla in piazza Prefettura, luogo nel quale tutti gli attori avranno delle rimostranze.
Ci sono consensi da parte di tutta la Provincia, oltre che dall'intera Città metropolitana di Bari.
Contro lo scaglionamento ci sono alunni, docenti e famiglie.
Le notizie che si susseguono sull'argomento che unisce il mondo della scuola e quello dello Covid non sempre trova uniformità di giudizio.
Ne è un esempio il fatto che si parli di quarantena già 45 classi con le lezioni nuovamente in dad, per la Puglia con Bari e Foggia che risultano le province più colpite.
In realtà scopriamo che spesso ci sono classi in dad per mancanza di supplenti che possano sostituire gli insegnanti che seppur in quarantena precauzionale, non hanno ancora avuto contatti con tutte le classi nelle quali dovrebbero insegnare, come è accaduto a Monopoli.
Ennesima falla in quello che dovrebbe essere un sistema che non riesce ad organizzarsi, nonostante le parole di Mattarella, Draghi e tutti gli esponenti del Governo.
Il mondo della scuola è, comunque, sul piede di guerra e dopo le proteste che hanno portato a diversi scioperi in vari luoghi della provincia, per esempio ad Acquaviva delle Fonti, Corato e Bitonto, durante i primi giorni dell'anno scolastico, arriva una vera e propria organizzazione unitaria ed ufficiale che farà riunire tutti i ragazzi contro il doppio turno.
Il collegio dei rappresentanti degli studenti per le scuole superiori di Bari e provincia ha promosso, infatti, una grande mobilitazione in programma il prossimo lunedì per chiedere al Prefetto Antonella Bellomo la retromarcia circa il provvedimento che ha decretato lo scaglionamento degli ingressi alle 8 e alle 9,40, tornando al turno unico.
Mentre alcune cariche Istituzionali come il Sindaco di Acquaviva, Davide Francesco Ruggero Carlucci, dichiarano:
"Noi istituzioni abbiamo fallito"
L’intenzione della Bellomo è quella di mantenere il provvedimento almeno nelle prime settimane per fare in modo che i casi di positività non aumentino e per dimostrare che la trovata abbia qualche fondamenta.
Ne è un esempio il fatto che si parli di quarantena già 45 classi con le lezioni nuovamente in dad, per la Puglia con Bari e Foggia che risultano le province più colpite.
In realtà scopriamo che spesso ci sono classi in dad per mancanza di supplenti che possano sostituire gli insegnanti che seppur in quarantena precauzionale, non hanno ancora avuto contatti con tutte le classi nelle quali dovrebbero insegnare, come è accaduto a Monopoli.
Ennesima falla in quello che dovrebbe essere un sistema che non riesce ad organizzarsi, nonostante le parole di Mattarella, Draghi e tutti gli esponenti del Governo.
Il mondo della scuola è, comunque, sul piede di guerra e dopo le proteste che hanno portato a diversi scioperi in vari luoghi della provincia, per esempio ad Acquaviva delle Fonti, Corato e Bitonto, durante i primi giorni dell'anno scolastico, arriva una vera e propria organizzazione unitaria ed ufficiale che farà riunire tutti i ragazzi contro il doppio turno.
Il collegio dei rappresentanti degli studenti per le scuole superiori di Bari e provincia ha promosso, infatti, una grande mobilitazione in programma il prossimo lunedì per chiedere al Prefetto Antonella Bellomo la retromarcia circa il provvedimento che ha decretato lo scaglionamento degli ingressi alle 8 e alle 9,40, tornando al turno unico.
Mentre alcune cariche Istituzionali come il Sindaco di Acquaviva, Davide Francesco Ruggero Carlucci, dichiarano:
"Noi istituzioni abbiamo fallito"
L’intenzione della Bellomo è quella di mantenere il provvedimento almeno nelle prime settimane per fare in modo che i casi di positività non aumentino e per dimostrare che la trovata abbia qualche fondamenta.
Ovviamente chi protesta non si arrende ed al fianco di costoro si schierano i Sindacati.
La manifestazione è stata definita, comunque, “senza bandiere” e partirà con un corteo da piazza Umberto, con ritrovo previsto alle 9.
L'intenzione è quella di concluderla in piazza Prefettura, luogo nel quale tutti gli attori avranno delle rimostranze.
Ci sono consensi da parte di tutta la Provincia, oltre che dall'intera Città metropolitana di Bari.
Contro lo scaglionamento ci sono alunni, docenti e famiglie.
Invece di questa "pezza che non risolve il problema" si chiede un potenziamento dei trasporti.
Una cosa, in realtà, talmente ovvia che non ci sarebbe dovuto essere nemmeno il bisogno di chiederla.
Il Provvedimento del Prefetto, produrrebbe anche disagi organizzativi per famiglie e docenti, ma anche un aspetto sociale che non viene mai preso in considerazione quando si porla di ragazzi.
Le parole del coordinatore Stefano Mariano sono abbastanza esaustive in questo esempio lampante:
"Si vanno a sconvolgere i tempi di vita e quelli di studio degli studenti che non possono più permettersi di partecipare ad attività extracurriculari. In questi giorni abbiamo fatto molto volantinaggio davanti alle scuole e gli studenti ci hanno raccontato che non hanno tempo per fare sport perché arrivano tardi a casa o non possono fare musica È un problema reale e sentito che pesa".
Vediamo cosa accadrà dopo lunedì
Una cosa, in realtà, talmente ovvia che non ci sarebbe dovuto essere nemmeno il bisogno di chiederla.
Il Provvedimento del Prefetto, produrrebbe anche disagi organizzativi per famiglie e docenti, ma anche un aspetto sociale che non viene mai preso in considerazione quando si porla di ragazzi.
Le parole del coordinatore Stefano Mariano sono abbastanza esaustive in questo esempio lampante:
"Si vanno a sconvolgere i tempi di vita e quelli di studio degli studenti che non possono più permettersi di partecipare ad attività extracurriculari. In questi giorni abbiamo fatto molto volantinaggio davanti alle scuole e gli studenti ci hanno raccontato che non hanno tempo per fare sport perché arrivano tardi a casa o non possono fare musica È un problema reale e sentito che pesa".
Vediamo cosa accadrà dopo lunedì
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