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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Porto di Mola: Bocciate le idee dell'Amministrazione.

 


Non è roba di PIL, ma neanche di normale amministrazione? 

Se Arezzo è nota per l'oro e San Benedetto per le palme, nonostante qualche similitudine, non si può dire che alle nostre latitudini replichiamo alla grande. 

Certo, a parole tutto è fattibile, ma le forze di Opposizione, a torto o a ragione, spesso demoliscono tutte le promesse della maggioranza. 

Questo accade specialmente se l'argomento sta a cuore a quante più persone possibili abitano in quelle che sono anche le mie latitudini. 

Il Comunicato delle forze politiche “Progetto Mola” e “Lista Giangrazio Di Rutigliano” rientrano in questo cliché e propone l'argomentazione che segue :👇🏻 

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PROGETTO DEFINITIVO DEI LAVORI “AI SMART – ADRIATIC IONIAN SMALL PORT NETWORK: SISTEMAZIONE AREA PORTUALE-FRONTE MARE SUD”

Diversamente da quanto può lasciar pensare la descrizione nell’oggetto della determina di settore “Determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi…” il risultato di ben due conferenze di servizi ha visto importanti cambiamenti nel progetto presentato per la sistemazione dell’area portuale. In particolare diverse e significative prescrizioni sono giunte dal “Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologica belle arti e paesaggio”, dalla “Regione Puglia, Dipartimento ambiente, paesaggio e qualità urbana; sezione tutela e valorizzazione del paesaggio” e dalla “Capitaneria di Porto di Bari sezione Demanio e Ambiente”.

È opportuno evidenziare che non siamo affatto entusiasti di quanto sta accadendo sia in consiglio comunale che nel paese, ma purtroppo non ne siamo neanche sorpresi, e per quanto attiene alla bocciatura del progetto di sistemazione dell’area portuale siamo fortemente preoccupati perché si perde tempo e si rischia di perdere l’opportunità di recuperare e mettere in sicurezza la parte storica del porto.

Si sono svolte due conferenze di servizio e già nella prima conferenza, come da “Verbale A” del 28/06/2021, ha visto diverse criticità rappresentate dagli enti interessati alla conferenza di servizi, che ne hanno chiesto modifica tanto da cambiare notevolmente il progetto iniziale (eliminazione struttura metallica che copriva la struttura storica in pietra del primo tratto del molo foraneo).

Nuova conferenza di servizi il 4 agosto 2021 (come da verbale allegato B) e ancora ulteriori tagli al progetto tanto da stravolgere completamente la previsione iniziale.

SENZA ENTRARE NEL MERITO DELLE PRESCRIZIONI AL PROGETTO IN DISCUSSIONE, PREME INVECE EVIDENZIARE, COME LA BOCCIATURA CHE EMERGE DA QUESTE PRESCRIZIONI È L’IDEA CHE QUESTA AMMINISTRAZIONE, SINDACO E ASSESSORE BERLEN, HANNO DI TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO E CULTURALE DEL NOSTRO PAESE.

In particolare dal parere espresso dalla Regione Puglia si evidenzia “I suddetti interventi, per quanto sopra, non assicurano il recupero o ripristino di quei valori paesistici richiamati dal comma 1 dell’art. 45, e che ad oggi il molo garantisce e assicura, attraverso la sua matericità, le sue proporzioni e le sue forme nel contesto urbano di riferimento; piuttosto i suddetti interventi introducono nuove forme, materiali e proporzioni in un contesto fortemente identitario che necessita di azioni di valorizzazione coerenti con i caratteri identitari, morfologici riconoscibili negli storici porti in pietra delle città marinare strutturanti l’ambito paesaggistico della Puglia Centrale (Trani, Bisceglie, Molfetta, Bari, Torre a Mare, ecc) e che costituiscono una delle invarianti strutturali sia dell’ambito paesaggistico sia della figura territoriale. Le richiamate soluzioni progettuali alterano, quindi, inevitabilmente le morfologie dei luoghi e delle tipologie, dei materiali e dei colori esistenti, non valorizzando e tutelando quei caratteri morfologici della Città consolidata così come richiamati dagli indirizzi di cui all’art. 77 e dalle direttive di cui all’art.78 delle NTA finalizzati alla tutela e valorizzazione del suddetto Ulteriore Contesto Paesaggistico. 

In particolare, tra le direttive poste dal PPTR per detto UCP vi è quella di incentivare attraverso piani e progetti il ripristino dei caratteri originari del contesto, cercando nel contempo di promuovere interventi atti a migliorarne la qualità insediativa e la sicurezza di chi vi abita e lavora…”

SONO QUESTE LE ANNOTAZIONI CHE PIÙ CI PREOCCUPANO, POICHÉ NON ESCE BOCCIATO SOLO IL PROGETTO DI SISTEMAZIONE DELL’AREA PORTUALE, MA SOPRATTUTTO VIENE BOCCIATA LA VOSTRA IDEA, COME AMMINISTRAZIONE, DI VALORIZZAZIONE e RECUPERO DEI VALORI STORICO e PAESAGGISTICI.

SE QUESTO PROGETTO È SALVO NELLA SUA PARTE DI RECUPERO e VALORIZZAZIONE DELLA COMPONENTE STORICA e CULTURALE È SOLO GRAZIE ALLE PRESCRIZIONI PERVENUTE DA ENTI COME la REGIONE PUGLIA e la SOPRINTENDENZA. Cosa invece può accadere in futuro con altri progetti? Ad esempio, cosa accadrebbe se queste prescrizioni venissero applicate al progetto delle “case galleggianti in area portuale”?

INOLTRE, NEL PROGETTO INIZIALE SEMBRA DEL TUTTO DIMENTICATO IL RUOLO E LE ESIGENZE DELLA MARINERIA MOLESE, tanto che nel parere della Capitaneria di Porto di Bari si legge:

“In ordine alle opere a farsi corre, NUOVAMENTE, l’obbligo di precisare che il Molo di Ponente è a tutt’oggi, regolamentata, come BANCHINA OPERATIVA del porto di Mola di Bari DESTINATA all’ORMEGGIO DEI PESCHERECCI ed alle correlate OPERAZIONI COMMERCIALI condotte dalla locale marineria. Non risultano per altro risolte le problematiche sorte in ordine alla presenza dei serbatoi interrati degli impianti di carburante a servizio della flotta peschereccia, situazione che, mal si concilia, con un promiscuo utilizzo dell’adiacente superficie destinata alla ricezione dei passeggeri della struttura denominata Terminal metrò del mare”, ed ancora “Si ribadisce pertanto, che dall’esame del nuovo elaborato tecnico/grafico, “Progetto definitivo” emerge che, all’indomani del realizzando intervento, gli spazi così distribuiti comporterebbero pericolose commistioni fra la viabilità pedonale e quella veicolare operativa. 

IN CONCLUSIONE TRASPARE dall’INTERA PROGETTUALITÀ CHE, il MOLO di PONENTE, VENGA INTERAMENTE DESTINATO a PERCORSO URBANO e MUSEALE LIMITANDO SE NON SOSTITUENDO DEL TUTTO l’ATTUALE DESTINAZIONE DI SERVIZIO ALLE ATTIVITÀ MARITTIME ESISTENTI”.

TUTTO QUESTO MERITA UNA RIFLESSIONE!

Quando si è dato mandato per la redazione del progetto definitivo, QUALI INPUT SONO STATI DATI DALL’AMMINISTRAZIONE?

CHE IDEA AVETE DI RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO?

PARLIAMONE!

Pertanto chiediamo che al più presto ci sia un momento di confronto con lo studio di progettazione “Guendalina Salimei Tstudio” per ricevere info su questa situazione e come si intende procedere dopo le osservazioni e le prescrizioni pervenute.

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