Il risultato che ci si aspettava, anche se gli altri speravano in proporzioni diverse.
Nel circondario delle mie latitudini, capoluogo a parte, Monopoli è la realtà che più si avvicina ad una grande città.
Per questo dopo aver strizzato l'occhio ad Acquaviva, mia città natale e prima di aprire quello che sarà il lungo capitolo che riguarderà la mia città Mola di Bari, nonostante si sia votato in Puglia anche a Valenzano, Altamura, Casamassima, Bisceglie, Brindisi, Noci, Ostuni, ecc.....
Mi soffermerò su questa realtà.
È vero, qualcuno quando incrocia i miei articoli che escono fuori dai confini molesi, pensa che "creda di essere Telenorba", ma ho sempre scritto quello che mi pare, ovunque questo si svolga...
e non terminerò certo oggi.
Non è mica in vigore un PUG che mi dica come comportarmi con il mio spazio
(che poi... Anche se ci fosse..... 🤣)
Parlare di Monopoli vuol dire fare riferimento ad una realtà che negli anni si è andata sempre più consolidando e, a prescindere dalle preferenze politiche che posso avere, devo riconoscere come il frutto di un bel lavoro anche da parte delle amministrazioni che hanno guidato il paese.
Magari il monopolitano, come accade ovunque, che è contrario, che è scontento, lo troverai sempre, ma devo ammettere che si tratta di una cittadina bella, tenuta bene e che pullula si attività sia nel campo del turismo che in tutti gli altri settori, con negozi, uffici, aziende anche di livello internazionale.
In particolare negli ultimi cinque anni si è respirato sempre un certo consenso verso il Sindaco in carica.
E devo dire che, anche senza abitare nella cittadina in questione, è un'aria che si respira.
Come faccio a saperlo?
Il mio ufficio è a Monopoli, anche se recapito altrove e qualche anno fa lo facevo proprio sul posto.
Ho un certo punto di contatto con la città anche perché è proprio quella nella quale mi sono diplomato diversi anni orsono, dopo un percorso non proprio da adolescente modello che mi ha visto girare la provincia a causa della mia pazza carriera scolastica.
Sentimentalismi a parte che spiegano, comunque il perché mi soffermi su un luogo in particolare, devo ribadire il fatto che il risultato elettorale appariva già scontato prima del voto.
Lo scrutinio delle schede non era ancora terminato che il sindaco uscente si avvicinava al 70% delle preferenze.
A Monopoli, dunque, si celebra l'Angelo Annese bis.
Una prestazione da "Gigante" come canterebbe Piero Pelù.
A Monopoli si sono recati ai seggi in 28.578 cittadini, pari al 63.94% degli elettori.
Si è trattato di una vittoria netta, schiacciante, inequivocabile.
In questi casi tutti diventano genitori del successo.
Sicuramente il sindaco, ma anche il centrodestra compatto su Annese che ha prodotto un verdetto che non apre nessuno spiraglio al ballottaggio, risultato auspicato dagli altri tre candidati.
Per il centrosinistra, con 4 liste a supporto, ha concorso Angelo Papio, il Pd correva da solo con Paolo Comes e poi c’era il candidato delle lista civica “Riprendiamoci Monopoli” Pietro Brescia.
I giochi, però sono stati chiusi al primo round.
Angelo Annese, 40 anni, con tanta esperienza politica alle spalle, già prima di ricoprire il ruolo di primo cittadino, aveva dichiarato prima del voto:
«Siamo consapevoli di aver lavorato sempre nel solco dell’interesse comune, preparando il terreno a cinque anni di innovazione e sviluppo.
Siamo consapevoli anche che le sfide saranno importanti e che ci saranno anche tante occasioni a nostra disposizione. Sarà importante, in questa ottica, affidare l’Amministrazione a chi già conosce la macchina amministrativa e ha piena consapevolezza di quella che è la strada giusta per andare avanti»,
È stato profeta in patria ed oggi festeggia la sua riconferma.
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