Un grande organista per un grande festival.
Prosegue il Festival Organistico Internazionale domenica 14 maggio 2023 a Mola di Bari.
Non esiste qualcosa tipo il PUG per simili eventi che si incastonano nell'immaginario collettivo non come una performance di Piero Pelù, Bluvertigo, Blink 182, ma hanno quella solennità che non è solo l'effetto di luoghi Sacri e strumenti storici, ma hanno la forza di interpreti di valore assoluto a prescindere che provengano dalle nostre latitudini, da Bitritto o regione, nazione, o addirittura estero, quelle più vicine a noi o quelle, tipo Camerun o qualsiasi altro luogo al mondo.
Nello specifico ascolteremo un grandissimo artista, l'organista Carlo Maria Barile che si esibirà allo storico "Petrus de Simone" del 1747.
Il bravissimo organista ha scelto un programma intitolato:
da Trabaci a Bach, con lo sguardo della Madre.
Carlo Maria Barile (Ferrara, 1989) nel 2008 si diploma in organo e composizione organistica cum laude al Conservatorio N. Piccinni di Bari con Margherita Quarta.
Nel 2011 consegue il Konzertexamen in organo alla HfM di Detmold (Germania) con Tomasz A. Nowak. Nel 2016 consegue cum laude il Master di II livello di musica antica presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli con Antonio Florio.
Si perfeziona con Ullrich Böhme e Naji Hakim.
Inoltre studia pianoforte e batteria jazz con Vito di Modugno e Michele Di Monte presso la scuola Il Pentagramma di Bari e nel 2007 frequenta il 5 Week Program del Berklee College of Music di Boston.
La sua attività concertistica lo vede attivo in Europa e USA come organista, cembalista e pianista jazz in luoghi come la Thomaskirche di Lipsia (Bach Orgelfestival 2021), il Jazz at Lincoln Center di New York, il Concertgebouw di Amsterdam, la basilica di Valére, Sion (CH), la Markuskirche di Monaco di Baviera (Münchner Orgelsommer), la cattedrale di Toledo, la chiesa di Notre Dame des Champs di Parigi, il teatro Petruzzelli di Bari (per il Bif&st dal 2014 al 2017) e il Teatro di San Carlo di Napoli (stagione 2017-18, al cembalo nell’opera “Siroe, Re di Persia” di L. Vinci in forma di concerto, Antonio Florio direttore). Dal 2020 completa la sua formazione in musica sacra presso la Hochschule für katholische Kirchenmusik & Musikpädagogik di Ratisbona (Germania), dove da ottobre 2022 è docente su incarico di Schulpraktisches Klavierspiel.
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