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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Tra Guerra infinita, Scioperi e tante parole, ma i fatti stanno solo nei raid.




Fatah e Hamas avevano indetto per oggi una 'giornata di rabbia' in Cisgiordania.


L'esercito israeliano ha lanciato lunedì notte un'altra forte ondata di attacchi aerei sulla Striscia di Gaza: secondo il bollettino militare sono stati distrutti altri dei tunnel sotterranei che collegano la Striscia all'Egitto e le case di nove comandanti di Hamas.
Prendiamo un episodio, giusto per avere un riferimento temporale e per poter dire di aver cominciato un'altra settimana, purtroppo all'insegna del massacro.

Non c'è San Nicola o tutti i Santi della Terra Santa o rappresentanti dell'altra fazione religiosa che tenga.
Le guerre di Fede sono scuse, non corriamo l'errore di trasformare in tale anche questa situazione.
La violenza è sempre sbagliata, a partire dalle questioni che riguardano il ddl Zan, fino alla guerra vera e propria.

Questo vale a Fasano, Firenze, Danimarca, Parma, in Qatar, insomma ovunque.
Vorrei parlare di Mondiali di Macalevi, Matia Bazar, della Notte della Taranta, invece sono le brutture che portano la maggiore diffusione di notizie

La diplomazia internazionale dovrebbe essere al lavoro per porre fine alla guerra che dura già da una settimana e ha ucciso centinaia di persone, ma in realtà in quelle zone ognuno continua nel suo intento come se niente fosse.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto di voler continuare per ora con i suoi attacchi contro Hamas.
Gli Stati Uniti non hanno mai fatto pressioni sulle due parti per un cessate il fuoco.

Da Gerusalemme a Ramallah fino ad Haifa e Tira, palestinesi ed arabo-israeliani hanno aderito allo sciopero generale indetto per protestare contro i raid israeliani sulla Striscia di Gaza e la situazione dei palestinesi nei Territori occupati.
A Ramallah, nella piazza principale di Al-Manara, una folla si è riunita per protestare.
Negozi chiusi e serrande abbassate anche ad Hebron, Gerusalemme Est e la Città Vecchia, come anche ad Haifa, Giaffa e Kafr Qara.
A Tira, città a maggioranza araba a nord di Tel Aviv, i manifestanti hanno istituito un blocco stradale.

Risultato?
Ancora lancio di razzi. 
Ci si è svegliati così anche stamattina, nello specifico nella La zona di Ofakim nel sud del Paese non distante dalla Striscia, dove sono risuonate le sirene di allarme.
C'è stata qualche ora di pausa, poi tutto è ricominciato ed è tutto praticamente sempre in corso. 

Anche oggi registriamo persone morte ed altre ferite gravemente durante un attacco di razzi e di mortai lanciati da Gaza ed esplosi in un capannone e in un'abitazione di un villaggio agricolo vicino alla linea di demarcazione.
Ovviamente ci sono anche feriti meno gravi e la situazione non tende a migliorare nonostante il mondo intero stia seguendo la vicenda.  

È pericoloso anche cercare di curare questa gente che ormai ha fatto della propria esistenza un incubo. 
E, purtroppo, non parliamo dei fumetti di Dylan Dog. 
Anche le squadre di soccorso, infatti, sono state colpite da un ulteriore colpo di mortaio. 

Nella zona di Beer Sheva un razzo ha danneggiato un'automobile in transito con una persona a bordo, le cui condizioni non sono ancora note. 

Possiamo fare anche la fredda cronaca live, visto che da Gaza è in corso un duro attacco di razzi diretto verso una decina di località nel sud di Israele, ora raccontiamo questo e, probabilmente tra qualche istante ci sarà una nuova iniziativa. 
La guerra non finisce mai. 

"Ancora e ancora
dal momento in cui mi alzo
fino a quando vado a dormire
"
(Coldplay)

Un manifestante palestinese è morto in ospedale dopo essere stato ferito in scontri con l'esercito israeliano nei pressi di al-Bireh, non lontano da Ramallah, in Cisgiordania. 
I media palestinesi parlano anche di almeno 40 feriti colpiti da proiettili.
A poco serve la versione del portavoce militare israeliano che ha dichiarato che negli scontri "è stato sparato in maniera intensiva contro i soldati e anche contro il comandante della Divisione Giudea e Samaria", con due soldati che sarebbero stati feriti alle gambe.

Quant'è grossa questa bugia....
e quanto è stereotipata .... soldati .... e gambe....
Io credo che sia ora di fermarli.

Commenti

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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