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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Lucia Friedrich - Mostra: Variazioni sul corpo - 15 - 24 Marzo 2024 - Palazzo Roberti - Mola.



L'esperienza del corpo e della sua rappresentazione metaforica


Una mostra particolare è quella che attende la popolazione molese e tutti coloro che vorranno raggiungere la cittadina a sud di Bari per godere di rappresentazioni artistiche di spessore.

Protagonista è Lucia Friedrich (Francia, 1994), una pittrice per metà tedesca/croata che parla 5 lingue, avendo vissuto in molti paesi diversi in Europa.
Ha trascorso il suo soggiorno più lungo in Austria, dove ha studiato pittura alla Graphische di Vienna.

Non essendo stata accettata due volte all'Accademia di Belle Arti di Vienna, Lucia decise di andare per la sua strada, esponendo negli Stati Uniti e due volte al Museumsquartier Vienna MQ, il tutto prima di compiere 21 anni. 

Dopo una grave malattia e un forte trauma, Lucia ha preso una lunga pausa dalle mostre pubbliche, riprendendosi mentre lavorava privatamente. 
Nel 2020, Lucia ha lavorato al suo primo nuovo corpo di lavoro in un ospedale di Vienna, dove era anche lei una paziente stazionaria. 
Parte di quell'opera è stata esposta al Red Carpet Art Award di Vienna (2022); in seguito, ha esposto nel 2023 con l'UNESCO a Leiria, in Portogallo, dove ha vissuto per 2 anni, prima di venire in Puglia, in Italia, dove ora vive e lavora nel suo studio. 
Insomma, una specie di Mbappè della pittura, anche se si troverebbe rappresentata anche da Peppino de Filippo ed Elio.
Del resto anche opere che pendono, tipo la torre di Pisa, hanno caratteristiche che non ritroviamo in nessun altro monumento.

Il lavoro di Lucia attualmente si concentra sul corpo e sulla persona, contestualmente tra l’individuo e il collettivo e la loro relazione reciproca, nonché tecnicamente tra figurazione e astrazione. 

In particolare le opere che faranno parte della mostra, saranno per lo più di grandi dimensioni e parlano dell'esperienza del corpo e della sua rappresentazione metaforica. 

Si tratta della serie di dipinti più recente all'interno della Serie Body, che indaga il ruolo dell'individuo e del collettivo e la loro relazione reciproca. I riferimenti storici giocano un ruolo importante nei processi contestuali e compositivi. 

Nel corso della storia, la pittura è stata utilizzata come mezzo per argomenti religiosi, mitologici e rappresentativi, corrispondenti a un dato insieme di valori morali ed etici diretti da fonti esterne (fede, potere). Nell’ambito della sua evoluzione e rottura con la tradizione, la funzione dell’arte nella società si è trasformata in un’adeguata rappresentazione sociale dei valori morali ed etici guida di oggi, che sembrano essere rappresentati dall’individualismo. Nonostante la liberazione e la libertà di scelta, l’individuo non è in grado di colmare il vuoto, come afferma Nietzsche con “Dio è morto”. "Voglio che questo lavoro rifletta una battaglia interiore, una danza, un'orgia, un comportamento irrazionale, una sinfonia, quella tensione che corrisponde all'esperienza dell'occhio dello spettatore dentro di sé."

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