La vicenda che colpisce il sindaco di Bari, tutti i baresi e non solo...
Continuando il discorso iniziato nella
Prima puntata, ci addentriamo nella componente che fa discutere di più e che inguaia la parte istituzionale a partire dal Sindaco di Bari Antonio Decaro e cioè le infiltrazione del presunto sodalizio mafioso in vari settori della vita politica ed imprenditoriale.
Questo sarebbe avvenuto attraverso la collocazione di "associati" all'interno delle istituzioni, direttamente ed indirettamente.
In particolare si parla di un nipote e di un fratello del capo, in maniera da essere presenti all’interno di una società partecipata comunale e una nota società di automotive.
Il Tribunale Sezione Misure di Prevenzione ha disposto la misura di prevenzione non ablativa dell’amministrazione giudiziaria di aziende ex articolo 34 del codice antimafia ed ha inoltre disposto il sequestro finalizzato alla confisca di un cospicuo complesso immobiliare.
Le infiltrazioni avrebbero raggiunto anche la municipalizzata del trasporto urbano barese Amtab, che è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria per un anno.
Ma fino a quando si parla in maniera che possiamo definire "in generale", non scatta quella "caccia alle streghe" che solo svelando i nomi delle persone implicate si può avere.
Ed il nome arriva, infatti, il coinvolgimento più forte, all’interno del consiglio comunale barese, è quello della consigliera Maria Carmen Lorusso, il cui arresto ha fatto crollare non solo una parte del sistema, ma anche i progetti politici della parte interessata.
La consigliera, infatti, era pronta a ricandidarsi alle prossime Amministrative.
Presente all’evento che si è tenuto il 25 febbraio, alla presenza anche di Decaro e di Emiliano, per la candidatura di Vito Leccese, uomo scelto dal Pd, alle Primarie del centrosinistra, aveva già annunciato ufficialmente le sue intenzioni
Candidata nel 2019 nella lista Di Rella sindaco, nel centrodestra, fu eletta con oltre 900 voti, prima di passare nel 2021 al centrosinistra e quindi in maggioranza, diventando anche leader del gruppo consigliare di Sud al Centro.
Qui la situazione si ingarbuglia perchè se c'è stato lo scambio dei voti, la questione riguarda la coalizione avversaria di Decaro.
Siccome l’inchiesta si riferisce alle elezioni del 2019, dobbiamo, infatti, parlare di voti presi dalla coalizione in cui la stessa è stata eletta e quindi dal centrodestra.
Anche il marito di colei che è finita agli arresti domiciliari è un professionista del cambio partito.
L’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, arrestato per la stessa inchiesta, è stato, infatti, eletto prima in Forza Italia, nel 2005 e poi in Idv nel 2010.
Olivieri, detenuto nel carcere di Brindisi, secondo l'accusa avrebbe raccolto i voti della criminalità (nello specifico dei clan Parisi-Palermiti, Montani e Strisciuglio di Bari) per permettere l'elezione della moglie Maria Carmen Lorusso al consiglio comunale nel 2019.
La coppia è nota anche per fragorose "figure di merda" in tempo di pandemia.
Una coppia affiatata che balzò agli onori della cronaca anche durante la pandemia.
Nonostante ricoprissero cariche istituzionali, infatti, si sarebbero spacciati rispettivamente per malato diabetico e per insegnante, al fine di ricevere prima di tanti altri il vaccino anti Covid.
Insomma se ci aggiungiamo il fatto che nell'ottobre del 2022, Francesca Ferri, prima eletta nel centrodestra e poi passata in maggioranza nello stesso gruppo di Carmen Lorusso, era stata arrestata ed è a processo con Filippo Dentamaro e l'imprenditore, presidente del Foggia Calcio ed ex consigliere regionale Nicola Canonico per presunto voto di scambio sempre in quella tornata elettorale a Bari, possiamo giungere alla conclusione che comunque all'interno di quello specifico gruppo ci fosse un a prassi consolidata e che la relativa accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di scambio elettorale politico-mafioso è una logica conseguenza.
Il personaggio di Maria Carmen Lorusso è da sempre molto contraddittorio anche senza queste implicazioni.
Attivissima nella vita mondana di Bari, la consigliera è molto seguita, ma anche criticata per il continuo apparire sui social con un racconto di se stessa simile a quello delle influencer più famose.
Feste, paillettes, la "dolce vita" di coppia tra aperitivi negli esclusivi club di tennis o di vela e vacanze vip.
D’estate a Capri o nella villa con piscina a Rosa Marina sulla spiaggia di Ostuni.
D'inverno in montagna sulle piste da sci con una bottiglia di champagne pronta.
Una vita tra politica, lusso e il mito dell’uomo perfetto da sposare.
Nel 2019 ha inoltre pubblicato un libro intitolato “Lo spread dell’amore” che contiene quella che per lei è la formula per valutare gli uomini da accalappiare in base ad aspetto fisico, conto in banca e proprietà. Diciamo che il lieto fine è venuto a mancare.
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