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Dal Consiglio monotematico un grido unanime per Martucci: "Basta chiacchiere, servono atti concreti!"



Il Consiglio Comunale di Mola vota all'unanimità la chiusura definitiva della discarica. La riflessione del consigliere Sportelli: "Ora la palla passa alla Regione, basta scaricabarile".

La "Questione Martucci" continua a tenere banco a Mola di Bari, e la determinazione della comunità locale a porre fine all'annosa vicenda della discarica è emersa con forza nella seduta monotematica "aperta" del Consiglio Comunale tenutasi ieri pomeriggio. 

L'aula consiliare ha accolto un parterre di figure istituzionali e rappresentanti della società civile, tutti uniti dall'obiettivo comune: la chiusura definitiva del sito, la sua messa in sicurezza e una bonifica completa.

La seduta, iniziata alle 18:05, ha visto la partecipazione del Sindaco di Mola, Giuseppe Colonna, che ha accolto il senatore Ignazio Zullo (centrodestra) e i consiglieri regionali Francesco Paolicelli e Antonio Lacatena (entrambi centrosinistra). 
Presenti anche i consiglieri metropolitani Vincenzo Laghezza, Carmela Casamassima e Giuseppe Paparella. 
Nonostante l'interesse manifestato, la parlamentare Patty L'Abate non ha potuto presenziare per impegni istituzionali a Roma.

Un'assenza notata e sottolineata è stata quella dell'Assessore regionale all'Ambiente e, in particolare, del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nonostante i ripetuti inviti.

A dare il via ai lavori è stato il Presidente del Consiglio Comunale, Nicola Tanzi, che ha letto una dettagliata proposta di deliberazione, frutto del minuzioso lavoro della Commissione speciale Martucci. 
Successivamente, la parola è passata ai rappresentanti delle numerose associazioni locali, vere sentinelle del territorio in questa lunga battaglia. 

Tra gli interventi più significativi si sono susseguiti quelli di Vitantonio Renna del Comitato per Cozze, Rosa Innamorato di "Per fare un fiore", Andrea Laterza ("Mola Libera"), che ha letto anche il contributo di Giuseppe Ruggiero dell'Associazione culturale "Per Mola", Gianni Nicastro del Comitato salute e ambiente del sud est barese, Vincenzo Fortunato del Movimento civico "Uniti per Mola", Vittorio Farella dell'Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci", Maurizio Galiano, consigliere comunale di Conversano, Ernesto Maggi del Circolo degli Apoti, Francesco Tanzi del PD Mola, Vincenzo Pietanza di "Stop Martucci" e Oronzo Berlen di Legambiente. 
Il senatore Zullo, a causa di altri impegni, ha anticipato il suo intervento.

Conclusa la fase dedicata alle associazioni, il Presidente Tanzi ha ceduto la parola ai rappresentanti istituzionali. 
Hanno preso la parola i consiglieri regionali Paolicelli e Lacatena, mentre l'intervento della consigliera regionale Lucia Parchitelli è stato letto in sua assenza. 
Sono poi intervenute le consigliere metropolitane Laghezza (M5S) e Casamassima (centrodestra), con quest'ultima che ha rimarcato l'assenza del Presidente Emiliano, seguite dal consigliere metropolitano Paparella (centrodestra).

La fase finale ha visto gli interventi dei consiglieri comunali di Mola, sia di maggioranza che di minoranza: Calabrese, Di Rutigliano, Losito (presidente della Commissione speciale Martucci), Vavallo, Chiarelli,  Brunetti,  Ranieri,  Orlando, Sportelli, Daugenti e Catalano. 
Le dichiarazioni di voto sono state espresse da Chiarelli e Di Rutigliano.

A chiudere la discussione è stato il Sindaco Colonna, prima di passare al momento clou della votazione. 

La proposta di deliberazione è stata approvata all'unanimità con 17 voti favorevoli (i 16 consiglieri presenti più il Sindaco). 
Un risultato che sottolinea una rara coesione e determinazione del Consiglio Comunale di Mola sulla "Questione Martucci", inviando un segnale inequivocabile sulla volontà di chiudere definitivamente questo capitolo.

Il Consigliere di Maggioranza Pietro Sportelli, da sempre sensibile a questa tematica, ha espresso le sue riflessioni a mente fredda il giorno dopo la seduta. "Ieri si è tenuto un consiglio comunale aperto sul tema della discarica Martucci, un’occasione importante di confronto con cittadini, rappresentanti delle associazioni locali e della politica regionale e nazionale. 
Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti con contributi puntuali e appassionati," ha dichiarato.

Il suo pensiero, che rispecchia la posizione unanime emersa in aula e il sentire della comunità, è chiaro: "Su un punto c’è totale convergenza: chiusura definitiva del sito e stralcio dal piano regionale dei rifiuti, messa in sicurezza permanente, bonifica completa. 
Questo è il mandato che ci unisce e che abbiamo ribadito anche con la delibera approvata."

Sportelli ha sottolineato l'impegno profuso dal Comune: "Il Comune sta facendo la sua parte, e ieri è emerso con chiarezza il grande lavoro portato avanti in questi anni, come mai prima. Ma non può essere lasciato solo. 
Gli altri livelli istituzionali e politici devono rispondere con atti concreti, assunzione di responsabilità, celerità e risorse che – come ci è stato più volte ribadito – non mancano."

L'appello del consigliere è un monito a superare divisioni e strumentalizzazioni: "Su questi temi non servono né proclami né scaricabarile né divisioni. 
Non è questo che chiedono i cittadini. 
Servono responsabilità, visione e coerenza. 
Da parte di tutti. 
Occorrono decisioni fondate sulla tecnica e sulla scienza. 
Ma soprattutto serve un impegno che non si esaurisca in un’aula consiliare o in un comunicato."

Concludendo, Sportelli ha ribadito che la seduta di ieri, pur essendo stata un "momento vero di comunità", non rappresenta un punto di arrivo: "È solo una tappa di un percorso che prosegue, coinvolgendo tutte le energie del territorio e chiedendo – con determinazione – a chi ha competenze e poteri di agire. Subito."

La "Questione Martucci" resta un nodo cruciale per il futuro del territorio e l'ambiente della Puglia, e la comunità di Mola di Bari si prepara a continuare la sua battaglia con la stessa tenacia dimostrata in Consiglio Comunale aspettandosi la stessa tenacia anche dalle altre città coinvolte.

La palla passa ora agli altri livelli istituzionali, chiamati a tradurre l'unanimità espressa in atti concreti e risolutivi.

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