L'Iran: Dal Disarmo di Obama all'Escalation di Trump
Come la storica soluzione diplomatica al nucleare iraniano fu smantellata, aprendo la strada a una nuova crisi e mettendo a nudo le conseguenze di decisioni cruciali.
Per coloro che negli ultimi giorni hanno elogiato Donald Trump come "pacifista" o si sono sorpresi delle sue recenti azioni militari, è fondamentale ripercorrere la storia recente per comprendere la coerenza, o la sua mancanza, delle sue politiche estere.
L'immagine di un Trump improvvisamente "impazzito" non regge all'analisi dei fatti, che invece rivelano un modus operandi ben consolidato.
Ma visto che sono un appassionato di viaggi nel tempo, di Ritorno al Futuro, Doctor Who, Star Trek, ecc.... Facciamolo....
Supportato dall'Unione Europea e da altre potenze mondiali (il cosiddetto P5+1, che includeva Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Cina, Russia e Germania), Obama riuscì a negoziare il Piano d'azione congiunto globale (JCPOA).
La decisione di Trump fu accompagnata dalla reintroduzione di sanzioni draconiane contro l'Iran, con l'obiettivo dichiarato di spingere Teheran a negoziare un accordo più favorevole agli interessi americani.
L'epilogo di questa escalation si è manifestato nelle ultime ore, con notizie di bombardamenti americani su tre siti nucleari iraniani, presumibilmente con bombe di profondità, e l'ingresso esplicito degli Stati Uniti al fianco di Israele nel conflitto in corso.
Questa mossa rappresenta un'accelerazione drammatica e rischia di innescare una reazione a catena con effetti imprevedibili su scala regionale e globale.
L'attacco diretto a infrastrutture nucleari potrebbe essere interpretato dall'Iran come una dichiarazione di guerra, spingendolo verso un'ulteriore militarizzazione del proprio programma.
La storia recente ci insegna che le scelte politiche, soprattutto quelle che riguardano la diplomazia e la guerra, hanno conseguenze profonde e durature.
Il percorso intrapreso da Donald Trump, dal ripudio di un accordo internazionale negoziato con fatica alla reintroduzione di sanzioni che hanno spinto l'Iran a rilanciare il suo programma nucleare, ha creato un terreno fertile per l'attuale crisi.
Ciò che per molti è un'improvvisa svolta, per chi ha seguito le vicende politiche del Medio Oriente, è la logica – e tragica – conseguenza di decisioni prese anni fa.
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