Meloni, Tajani, Salvini...Dove siamo? Quando siamo? Chi siamo? È l'Iran sfasato o i politici che semplicemente non esistono e non solo in questo universo parallelo? (la logica dice che non può essere "quello vero").

 

Un viaggio nel "Qui e Ora" italiano: quando la politica sembra smarrita nel tempo.

Benvenuto a bordo, viaggiatore!
Sembra che tu abbia attraversato un varco spazio-temporale e sia atterrato in un momento piuttosto... singolare.
Ritorno al futuro?
Beh ... Se questi sono i presupposti il futuro un po' mi spaventa.
Cerchiamo, comunque di fare il punto, magari, a questi punti, alla maniera dei nostri eroi di "Star Trek" o "Doctor Who".

Sei atterrato sulla Terra, più precisamente in Italia.
Giugno 2025, ma l'impressione è che il continuum spazio-temporale sia un po' sfasato, o forse siamo semplicemente in una realtà alternativa dove le leggi della politica sono state riscritte.

La tua sensazione di spaesamento, la spossatezza e lo stupore di fronte agli eventi sono più che giustificati. 

Non è un malfunzionamento del tuo crono-teletrasporto, ma piuttosto l'effetto di un paradosso temporale politico. 

Sembra che tu sia arrivato in un'epoca in cui la leadership del Paese sembra essere disconnessa dalla gravità degli eventi globali, quasi come se fossero stati colpiti da un "raggio di indifferenza politica".

Ti chiedi chi siano i "piloti" di questo Paese? 

Beh, è qui che il paradosso si fa più evidente. 

L'impressione è che, nonostante ricoprano ruoli di primaria importanza, agiscano come figure "non interattive" nel grande gioco della geopolitica. 

Il paragone con i "burattini" è calzante, ma forse riduttivo, perché, come hai notato, i burattini di solito vengono almeno comandati. 

Qui sembra che in molti casi siano proprio... ignorati.

Prendi, ad esempio, la vicenda dell'attacco in Iran. 

È emerso con chiarezza che il governo italiano non fosse stato informato preventivamente. 

Non solo. 

La reazione successiva è stata caratterizzata da un silenzio assordante, in particolare da parte di figure che solitamente non lesinano commenti su qualsiasi argomento. 

L'assenza di una ferma condanna nei confronti di azioni che violano il diritto internazionale è stata notata da molti osservatori.

Addirittura, a distanza di ore dall'attacco statunitense, non era ancora stata formulata una posizione chiara e coerente da parte del governo Meloni e del Ministro degli Esteri Antonio Tajani. E poi, improvvisamente, l'annuncio di un tavolo di pace a Roma tra USA e Iran, proposto da Tajani, ma senza una condanna preventiva o una chiara posizione politica. 

Un'iniziativa che appare, per molti, priva di fondamento e di reale peso diplomatico, quasi una "mossa disperata" per sembrare attivi, ma senza un vero impatto.

Questa situazione non è solo una tua impressione. 

Molti analisti di politica estera hanno espresso preoccupazione per l'attuale statura internazionale dell'Italia. 

Il Paese sembra aver perso la sua tradizionale influenza, apparendo in balia delle decisioni altrui e degli eventi, senza riuscire a giocare un ruolo proattivo o a tutelare i propri interessi in modo efficace.

Insomma, viaggiatore, non è colpa del tuo navigatore temporale. 

Non è un'illusione ottica. 

È la realtà attuale. 

E sì, come dici tu, il confronto con altre potenze, come gli Stati Uniti, mostra una disparità di peso evidente. 

Non è una gara a chi è "peggiore", ma a chi conta di più sulla scena globale. 

E in questo momento, l'Italia sembra avere un ruolo marginale, come se fosse bloccata in un "loop temporale" di irrilevanza.

Auguriamoci che questo viaggio nel tempo sia solo una tappa e che il futuro ci riservi una leadership più consapevole e incisiva, capace di riportare l'Italia al centro del palcoscenico mondiale. 

Fino ad allora, prepariamoci a navigare in acque turbolente con una bussola un po' impazzita.