Fognini, Eroe Senza Tempo a Wimbledon: Un Addio Monumentale al Centrale
Non vince il match, ma conquista il pubblico e regala un'ultima, indimenticabile lezione di tennis al suo addio all'All England Club.
Fabio Fognini è arrivato a questo Wimbledon grazie a una wild card, un gesto di fiducia ripagato con gli interessi.
Quella che per molti avrebbe potuto essere una passerella di commiato si è trasformata in una battaglia campale, un susseguirsi di emozioni, punti spettacolari e scambi estenuanti che hanno tenuto col fiato sospeso l'intero Centrale.
Ogni punto guadagnato, ogni game strappato, erano un tassello di un puzzle che dipingeva il ritratto di un atleta che non ha mai smesso di credere nelle proprie capacità, nonostante l'età e la classifica.
La standing ovation finale tributata dal pubblico di Wimbledon ha rappresentato il giusto omaggio a un giocatore che per oltre un decennio ha tenuto sulle spalle il tennis italiano, ben prima dell'ascesa di Jannik Sinner e della nuova generazione di talenti.
Fognini è stato il faro, il capro espiatorio, l'artista geniale e talvolta sregolato che ha incantato e fatto discutere, ma che non ha mai lasciato indifferenti.
Oggi, in questo addio monumentale ai prati dell'All England Club, ha dimostrato ancora una volta perché è e sarà sempre considerato un campione infinito.
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