Premiato il centrosinistra di Todde, Conte e Schlein.
Alessandra Todde ha avuto la meglio sul candidato di centrodestra Paolo Truzzu.
Dalle parti del Governo sono rammaricati ed una nota congiunta, dopo l'esito del voto in Sardegna firmata da Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini, si evince la volontà di voler continuare ad imparare dalle sconfitte come dalle vittorie.
Sembra una frase di Lazza o Irama dopo un intervista ad un festival musicale, ma chiaramente non si poteva parlare diversamente.
il voto ha avuto dunque un effetto nazionale?
Dalle reazioni può essere, ma bisognerà vedere cosa accadrà nelle altre regioni e negli equilibri interni del Governo.
Apparentemente si vuole apparire come corsi, ma già si mormora di accuse da parte della Lega a Fdi, per esempio, circa la scelta del candidato.
Il centrosinistra di Todde, Conte e Schlein, spera, invece in una inversione di tendenza che ridimensioni l'effetto Giorgia Meloni e contemporaneamente renda irrilevante quella che possiamo definire l’altra parte dell'opposizione opposizione, cioè Soru, Renzi, Calenda alleati con Più Europa e Rifondazione comunista.
Magari non sarà stata, come dichiarato in un primissimo momento, la risposta con le matite si manganelli di Pisa, ma è facile, in questo momento, aggiungere miriadi di spiegazioni.
Le prime parole del primo discorso da governatrice di Alessandra Todde sono state:
"Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente della Sardegna.
Tutte le donne hanno fatto la differenza, ora voglio una Sardegna nuova e moderna.
Credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie: sono stata contentissima di condividere questo passaggio con Giuseppe Conte ed Elly Schlein che mi hanno supportato per tutta la campagna, sono molto contenta che questo progetto di unione possa avere trovato in Sardegna un progetto solido per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare.
Bisogna anche in altre realtà creare un progetto solido che possa convincere un elettorato che vuole unità: credo che l'alleanza tra Pd e M5s sia l'unica strada percorribile.
Oggi si deve iniziare a lavorare per la Sardegna, dobbiamo rendere pratico il nostro programma elettorale, partire dalla sanità, dall'assalto eolico che stiamo subendo, dai giovani che emigrano e non hanno occasioni per rimanere in Sardegna. Vorremo un'isola moderna, pulita, meta per chi vuole vivere in un contesto del terzo millennio: mi impegnerò e ci impegneremo perché questa isola rinasca e cambi faccia",
Insomma distanziati centro destra, ma anche Azione ed IV sulla scia di una nuova alleanza?
Bisogna vedere quali saranno gli equilibri anche nelle altre regioni e nella capitale.
Al momento registriamo un successo di queste formazione, le prossime tornate elettorali, comprese le europee, potranno dire molto.
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