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Piano Eliminazione Barriere Architettoniche a Mola, al via l’iter di redazione con un questionario online.


 

Con l’incontro tra il sindaco Colonna, gli uffici comunali e i progettisti, definiti oggi martedì 20 febbraio il percorso e le linee guida per l’approvazione del Piano: si passerà anche attraverso confronti con le associazioni e incontri partecipati. Già possibile partecipare al questionario online per raccogliere evidenze, abitudini e criticità diffuse.

Ci sono questioni che dovrebbero essere ovvie da noi come in Irlanda, in Ghana, in Iran ed ad ogni latitudine.

Ci sono temi che dovrebbero essere ribaditi dai cittadini, come dagli artisti che siano Ghemon o i Guns N' Roses, dalle associazioni e le istituzioni.

Purtroppo si è rimasti troppo tempo a dormire, speriamo sia giunto il momento del risveglio.

 Per anni si è parlato di barriere architettoniche, senza che si sia fatto abbastanza per affrontare e risolvere un problema che per quanto sia diffuso, non riguarda la totalità dei cittadini e, probabilmente per questo, per tanto tempo, non ha ricevuto le attenzioni dovute. 

Dignità, libertà e uguaglianza sono princìpi cardine del nostro ordinamento, quelli  che i padri costituenti hanno voluto sancire con forza già nei primi articoli della Carta costituzionale, ma purtroppo non tutti possono dire:

"Queste strade sono casa mia
(Lazza) 

Le barriere architettoniche rappresentano seri ostacoli e quindi non tutti possono godere di quei diritti ai quali si faceva riferimento in precedenza. 

Non è giusto che ci siano degli impedimenti per le persone, come non è giusto nemmeno che quelle stesse persone si arrendano ad una vita fatta di privazioni e si nascondano dietro una frase tipo:

"Che ne sai di uno come me"
(Irama)

Il problema, però, che si sappia bene riguarda più gente di quanto possiamo pensare e, probabilmente riguarderà prima o poi tutti indistintamente.

L' ipossibilità di muoversi liberamente, non riguarda, infatti, solo le persone con disabilità permanenti o temporanee, ma anche gli anziani, le donne in gravidanza, i genitori con bambini piccoli... 
per fare solo qualche esempio.

Quindi prima o poi tutti potremmo trovarci a vivere una privazione della libertà?

"Ho già risposto a 'sta domanda se rileggi'
(Ghali) 

Meglio tardi che mai, si sono iniziate ad adottare una serie di disposizioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Ma spesso il tutto viene promosso a livello nazionale, ma si perde quando si arriva al punto di essere concreti e quando si passa al livello locale. 

Ci vorrebbe un ottimismo assoluto...

"Conto le ore
Aspetto il sole
Dell'anima che sa
Che non finisce, l'energia stupisce"
(Giorgia)

Ma di solito c'è stata sempre delusione.

Del resto la normativa italiana per l’abbattimento delle barriere architettoniche risale agli anni ’70 con l’art. 27 della Legge n.118 del 1971 (seguita dal regolamento di attuazione D.P.R. 27 aprile 1978, n. 384). 
Questo articolo prevede per la prima volta che gli edifici pubblici o aperti al pubblico e le istituzioni scolastiche, prescolastiche o di interesse sociale di nuova edificazione vengano costruiti in conformità alla circolare del Ministero dei lavori pubblici del 15 giugno 1968 per l‘eliminazione delle barriere architettoniche. L’obiettivo: “facilitare la vita di relazione dei mutilati e invalidi civili”.

A partire da quel momento, il crescente interesse e sensibilità dell’opinione pubblica, ha fatto in modo che aumentassero anche i riferimenti normativi, prima con le disposizioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica (Legge 13 del 9 gennaio 1989 e il suo regolamento attuativo, il Decreto Ministeriale 236 del 14 giugno 1989), poi con la rimozione degli ostacoli per l’esercizio di attività sportive, turistiche e ricreative (art. 23 della Legge 104 del 5 febbraio 1992), fino al superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale (Decreto del Ministero per i beni e le attività culturali del 28 marzo 2008).

"Ho bisogno di trovare un senso
Ho bisogno di qualcosa che non trovo adesso
Vediamo un panorama che non ha deciso
Se è notte oppure un’alba che non ho capito
Ma se volessi raggiungere il sole, non avrei paura di scottarmi
Non mi interessa se la soluzione arriva soltanto se è troppo tardi".
(Marco Mengoni)

A prescindere da tutto, ci si deve muovere dalla base.
Quindi sindaci, amministratori, associazioni e semplici cittadini avranno il compito di collaborare in modo che ciò che esiste attorno a noi diventi usufruibile da tutti.

Non si può più dire:

"Ci pensiamo domani"
(Angelina Mango)

📄 Con il tavolo tecnico tenutosi oggi, martedì 20 febbraio 2024, tra il sindaco di Mola di Bari Giuseppe Colonna, gli uffici comunali rappresentati dalla Responsabile del settore Governo del Territorio Laura Ottomano e dalla Responsabile del settore Lavori Pubblici Teresa Palladino e il team della società di ingegneria Elaborazioni srl (incaricato della redazione e guidato dal Direttore Tecnico Maurizio Difronzo), si è dato l’avvio ufficiale all’iter di redazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) del Comune di Mola di Bari, finalizzato alla programmazione degli interventi necessari a rendere accessibili e fruibili edifici pubblici e spazi urbani a tutti i cittadini.


Dopo la definizione del cronoprogramma, l’individuazione e la selezione delle principali aree di interesse e ulteriori incontri con la Pubblica Amministrazione, il percorso verso l’approvazione del PEBA passerà anche da un questionario online, da incontri con le associazioni e con la specifica Consulta, da una valutazione dello stato di fatto e da una mappatura partecipata del tessuto urbano. 

La definizione degli interventi in ambito edilizio e urbano, la redazione del Piano con le schede di analisi e gli elaborati grafici e l’iter istituzionale in Giunta e Consiglio Comunale saranno i passaggi della seconda fase.

Già possibile partecipare ad un questionario online per raccogliere evidenze, abitudini di mobilità pedonale e criticità diffuse. 

Per rispondere alle domande è sufficiente accedere al link https://forms.gle/8iDVkK2QU96P1YJK8. Compilazione possibile fino al prossimo venerdì 15 marzo 2024.

L'obiettivo è che il PEBA sia risultato di un percorso partecipativo che veda una cooperazione attiva tra Amministrazione, associazioni locali e cittadini per pianificare e progettare una città più accessibile.


“Battezziamo oggi l’avvio di un percorso di particolare interesse - ha commentato il sindaco Colonna - un iter che ci porterà all’approvazione del Piano prima dell’autunno e che coinvolgerà attivamente tutti i cittadini e i portatori di interesse del territorio. 
Questa iniziativa testimonia il nostro impegno concreto verso la creazione di ambienti urbani inclusivi e accessibili per tutti i cittadini, promuovendo così una comunità più equa e accogliente per ogni individuo”.

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