La stagione eventi 2023/24 targata Like a Jazz si conclude con la presentazione del romanzo di Gianfranco Vergoni
Con ancora nelle orecchie e negli occhi la meravigliosa perfomance di Chiara Becchimanzi, che ha mandato in delirio il teatro comunale di Mola di Bari, con una esibizione molto generosa che ha incontrato l'entusiasmo del pubblico accorso per l'ennesimo sold out, viriamo su qualcosa di decisamente diverso per il prossimo appuntamento che prelude ad un velo di malinconia.
Giunge, infatti, al termine la stagione 2023/24 curata dall’Associazione Culturale Like a Jazz (direzione artistica di Lisa Angelillo), atto conclusivo del progetto triennale “La Quarta Parete” che ha portato alle nostre latitudini tanta bellezza e contemporaneamente tanta riflessione.
La prossima data è anch'essa particolare, non tanto per la qualità della proposta, cosa normale per gli organizzatori, quanto per il tema che questa ci farà affrontare.
Giovedì 29 febbraio alle ore 18:30 presso il Palazzo Roberti di Mola di Bari, in programma c'è la presentazione de “Il cielo d’erba”, esordio letterario di Gianfranco Vergoni che per l’occasione dialogherà con Lisa Angelillo, con un intervento della Dr.ssa Marina Marini che verterà sulla “discriminazione di genere nel linguaggio contemporaneo” ad arricchire l’evento.
Organizzato in collaborazione con la Libreria Culture Cafè di Mola di Bari, questo appuntamento rappresenta l’epilogo della stagione patrocinata e sostenuta dal Comune di Mola di Bari con il supporto di Autoclub Group che ha visto susseguirsi – da dicembre a febbraio – una variegata serie di eventi che ha compreso due concerti – Paolo Daniele e Lisa Angelillo –, il Secondo Festival di Stand Up Comedy e la presentazione del romanzo “Shakespeare Ænigma” di Stefano Reali.
Giovedì 29 febbraio al Palazzo Roberti alle 18:30 (ingresso libero), dunque, in programma la presentazione de “Il cielo d’erba” (Longanesi), esordio letterario del ballerino, cantante e attore Gianfranco Vergoni.
Qualcuno potrebbe obiettare su quanto ho scritto in precedenza, non si tratta di un argomento nuovo.
Però non si parlerà dell'argomento anticipato secondo i consueti canoni.
Non staremo a disquisire su leggi o decreti che abbiano il nome di Zan o Cirinnà, non prenderemo in prestito citazioni dei vari Lazza o Irama, ma affronteremo un caso che si dimostra ancora più spinoso.
Il romanzo ruota attorno alle vicissitudini di Francesco e Viola, due persone che si sono trovate e sposate.
Ma l’idillio dura poco, perché Francesco si accorge che Viola è tormentata da qualcosa che la divora da dentro.
Un segreto indicibile, forse un altro uomo?
Un altro uomo, in effetti, c’è: è Viola stessa.
Viola che non è mai stata a suo agio dentro quel corpo, dentro quell’identità.
Grazie a Francesco, Viola ha deciso di ascoltarsi e avviare il processo di transizione di genere. L’amore che prova per Francesco non è messo in discussione e lui, guidato da un sentimento incrollabile, decide di sostenere la moglie.
Ma è davvero una strada, questa, che si può percorrere in due?
Ma l’amore, il vero amore, può davvero resistere a tutto?
È un punto di vista diverso da quello che nel corso degli anni ci siamo fatti o da come è stato raccontato anche dal mondo artistico.
Messa così sembra che ci sia da affrontare uno di quei viaggi scritti da Omero con tutte le vicissitudini che ci possono essere per perseguire un simile percorso.
Certo che la curiosità per questa storia susciterà tanto interesse anche perché di solito si tende a "normalizzare" anche l'argomento dell'identità di genere.
Infatti si parla di coppie gay e coppie etero.
O nell'ambito delle coppie tradizionali si dice che una relazione finisce perché uno dei due "scopre" o ammette di essere omosessuale.
Questo libro, invece, si aggancia a quel filone, non troppo affrontato che parla di amore universale non riconducibile a nessun tipo di sessualità specifica.
C'è il rischio, leggendo questo libro che si finisca per fare il tifo affinché il lieto fine abbia luogo e poi ci si ritrovi nella vita propria di tutti i giorni, invece, a non concepire, o ancora peggio, non poter tollerare un discorso del genere.
Del resto siamo non siamo la comunità del paradosso specialmente per quanto riguarda certi argomenti?
L'autore Gianfranco Vergoni, perugino trapiantato a Roma, è stato ballerino, cantante, attore.
In più di trent’anni di teatro, ha tradotto e adattato copioni e canzoni, curato regie e coreografie, scritto e messo in scena recital e commedie musicali. “Il cielo d’erba” è il suo primo romanzo: un esordio fresco e al contempo maturo, capace di trattare temi di grande attualità come l’identità e la transizione di genere con delicatezza e autenticità.
Riepilogando l'appuntamento è
Giovedì 29 febbraio ore 18:30
Palazzo Roberti | Piazza XX Settembre 60/62 - Mola di Bari
Presentazione del libro “Il Cielo d’Erba” di Gianfranco Vergoni
Ingresso libero
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