Quando l'ovvio diventa notizia.
Un'imponente scritta luminosa ha fatto la sua comparsa in Piazza del Popolo, a Roma, portando un messaggio forte e chiaro in vista del referendum dell'8 e 9 giugno:
"L'8 e 9 giugno vota 5 SÌ".
L'iniziativa, promossa dal comitato studentesco "Rete degli Studenti Medi", ha squarciato il velo di silenzio che, secondo gli studenti, è calato sulla consultazione referendaria da parte del governo e dei principali mezzi di comunicazione.
L'azione degli studenti romani mira a risvegliare la coscienza civica e a ricordare l'importanza fondamentale del voto.
Il senso del messaggio è:
Votare non è un obbligo, ma un dovere civico e un diritto faticosamente conquistato.
È il mezzo più diretto per esprimere la propria opinione e influenzare le decisioni che riguardano tutti.
Il comitato studentesco ha voluto evidenziare come anche la non scelta sia una scelta, e che spesso questa finisca per favorire chi decide al posto dei cittadini.
Il referendum in questione, purtroppo, non ha ricevuto la dovuta attenzione mediatica e istituzionale, lasciando molti cittadini all'oscuro delle sue finalità e della data.
L'intervento della "Rete degli Studenti Medi" è stato accolto con entusiasmo da chi vede in questa iniziativa un atto di coraggio e un esempio di cittadinanza attiva, soprattutto in un momento in cui la partecipazione civica sembra affievolirsi.
Il fatto che siano stati i giovani a farsi portavoce di un messaggio così cruciale è un segnale di speranza per il futuro democratico del Paese.
Il messaggio veicolato dagli studenti rimane di estrema attualità.
La partecipazione al voto è il pilastro di ogni democrazia. Essa consente ai cittadini di:
* Esprimere la propria volontà: Votare è il modo più diretto per influenzare le politiche e le leggi che regolano la vita quotidiana.
* Chiedere conto ai rappresentanti: Attraverso il voto, i cittadini possono premiare o sanzionare l'operato dei loro rappresentanti eletti.
* Legittimare il sistema democratico: Un'alta affluenza alle urne rafforza la legittimità delle istituzioni e delle decisioni prese.
* Prevenire decisioni calate dall'alto: Non votare significa delegare le scelte ad altri, spesso senza che queste riflettano gli interessi di tutti.
L'iniziativa della "Rete degli Studenti Medi" a Roma è un potente promemoria che il diritto di voto non è mai scontato e che la partecipazione attiva è l'unico modo per dare forma al futuro che desideriamo. Il loro appello risuona forte: votare è un atto di responsabilità che non possiamo permetterci di ignorare.
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