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Mola di Bari si schiera con la Palestina: Bandiera esposta dal Comune dopo il voto unanime del Consiglio.

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Dal 5 Giugno, dalla finestra del Sindaco, sarà esposta la bandiera della Palestina in segno di vicinanza e solidarietà al suo popolo!


Un gesto simbolico, ma dal forte impatto politico e morale. 

Dal 5 Giugno, dalla finestra del Sindaco di Mola di Bari, sventola la bandiera della Palestina, in segno di vicinanza e solidarietà a un popolo straziato dal conflitto. 

La decisione, maturata in seguito a un voto unanime del Consiglio Comunale riunitosi il 4 giugno, impegna l'amministrazione a sostenere il riconoscimento dello Stato di Palestina e a promuovere azioni concrete per la pace. 
Un passo fondamentale accolto con grande felicità e soddisfazione da tutti i consiglieri.

L'impegno del Consiglio Comunale per la pace e i diritti umani

Il Consiglio Comunale di Mola di Bari ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che non lascia spazio a interpretazioni: 
si chiede al Governo italiano il riconoscimento dello Stato di Palestina come stato sovrano e indipendente, in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. 
Un atto che ribadisce l'impegno della città per la promozione della pace, del dialogo tra i popoli e del rispetto dei diritti umani, sostenendo il principio della coesistenza pacifica tra Israele e Palestina, entrambi legittimati a vivere in sicurezza, libertà e dignità.



Il consigliere Pietro Sportelli, tra i principali propositori della mozione insieme al Sindaco, ha condiviso per primo la notizia, evidenziando il "voto unanime" per chiedere "il riconoscimento dello Stato di Palestina, il cessate il fuoco, lo stop alla vendita di armi, la liberazione degli ostaggi e l’impegno per una pace giusta e duratura".

Sportelli ha ribadito durante il suo intervento in Consiglio la richiesta alla Giunta e al Sindaco di "mettersi a disposizione del Governo per ogni tipo di iniziativa volta a sostenere la popolazione civile palestinese", affermando con forza: "A Gaza non si sta consumando solo una guerra, ma un genocidio!". 

Ha concluso il suo intervento con un appello all'umanità: "Mola, città operatrice di pace, ha scelto ancora una volta di stare dalla parte dell'umanità!". La gioia per questo risultato è stata palpabile, un sentimento condiviso da tutti i presenti.



La riflessione del Sindaco Giuseppe Colonna

Anche il Sindaco Giuseppe Colonna, tra i maggiori promotori di questa iniziativa, ha voluto esprimere la sua profonda riflessione sulla decisione del Consiglio. 
"Ci sono giorni in cui la politica smette di essere solo amministrazione, gestione, numeri. E diventa coscienza, responsabilità, voce", ha dichiarato. 
L'esposizione della bandiera palestinese sulla facciata del Palazzo Municipale è un "gesto simbolico che dà volto e forma alla decisione presa ieri dal Consiglio Comunale". 
Il Sindaco ha espresso la sua personale soddisfazione per questo risultato, condivisa dall'intera assise.

Colonna ha sottolineato la scelta "importante, netta, consapevole" di Mola di Bari, in piena coerenza con lo statuto comunale che la impegna come "città operatrice di pace". 
Ma, ha avvertito, "la pace non è neutralità. 
La pace richiede verità. 
E la verità è che oggi a Gaza è in corso un vero e proprio genocidio per mano del Governo di Netanyahu". 
Ha condannato con fermezza "ogni forma di terrorismo, a partire da quello di Hamas", ma allo stesso tempo "ogni forma di antisemitismo", ribadendo che "nessuna causa legittima il massacro di innocenti e l’annientamento di un popolo". 

Il suo messaggio finale è un invito all'azione: "In un momento drammatico della storia contemporanea, abbiamo voluto che la nostra voce, quella di una piccola comunità del Sud, si unisse al coro di chi crede che il diritto alla vita, alla libertà e alla pace debba valere per ogni popolo."



I punti chiave dell'ordine del giorno

L'ordine del giorno, presentato da Tanzi, Colonna, Losito, Capotorto, Catalano, Lepore, Ostuni, Sportelli, Calabrese, Ranieri, Di Rutigliano, Daugenti, Chiarelli, Orlando, Vavallo, si basa su premesse solide e richiama una serie di elementi cruciali:

 * Statuto Comunale: Mola di Bari è "città operatrice di Pace" e ripudia la guerra.

 * Condanna del terrorismo: Condanna ferma dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e di ogni violenza contro i civili.

 * Violazioni del Diritto Internazionale: Le operazioni militari a Gaza e in Cisgiordania, i blocchi agli aiuti umanitari e gli sfollamenti forzati sono considerate violazioni inaccettabili.

 * Risoluzioni ONU: Richiamo alle risoluzioni ONU che hanno riconosciuto all'OLP lo status di osservatore e poi alla Palestina quello di stato osservatore permanente.

 * Riconoscimenti Internazionali: Si fa riferimento ai 146 Stati membri ONU che hanno già riconosciuto la Palestina e ai recenti riconoscimenti da parte di Spagna, Irlanda, Norvegia e Slovenia, con la previsione di un analogo passo dalla Francia.

 * Impegno italiano: Si ricorda l'impegno del Parlamento italiano e del Parlamento europeo, nonché le dichiarazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a favore del diritto all'esistenza del popolo palestinese.

 * Rapporti Italia-Palestina: Evidenziati i solidi rapporti diplomatici, economici e di cooperazione tra Italia e Palestina.

 * Catastrofe Umanitaria a Gaza: Dati allarmanti sulle vittime civili, bambini orfani e feriti, e la malnutrizione.

L'ordine del giorno impegna quindi il Sindaco e la Giunta a inoltrare al Governo italiano la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina, a sostenere il riconoscimento da parte dell'Unione Europea, a chiedere il cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi, la protezione dei civili e la fornitura di aiuti umanitari. 

Si richiede inoltre la sospensione delle autorizzazioni di vendita e importazione di armi verso Israele e l'adozione di sanzioni contro il Governo israeliano per le violazioni del diritto internazionale e contro i coloni.

Questo tassello importante nella storia politica di Mola di Bari dimostra che, al di là delle divisioni politiche, la comunità può unirsi per cause di rilevanza internazionale, scegliendo di stare dalla parte dell'umanità.

E quando questo accade è così bello ritenersi orgoglioso di essere molese. 

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