PSG CAMPIONE D'EUROPA! CINQUINA STORICA SULL'INTER: È TRIONFO A MONACO
Eppure La Cinq aveva chiuso i battenti....
La Cinq è stata una rete televisiva francese fondata dal gruppo mediatico italiano Fininvest. Iniziò le trasmissioni il 20 febbraio 1986 e le concluse il 12 aprile 1992.
Fu la prima emittente privata gratuita francese a carattere nazionale.
Oggi ritorna in auge a mo di sfottò verso l'Inter ed i suoi tifosi, visto che parliamo di quello che era un canale francese come il PSG e di un risultato clamoroso subito dalla squadra nerazzurra.
Il Paris Saint-Germain ha scritto la storia, conquistando per la prima volta la Champions League al termine di una finale dominata contro l'Inter, battuta con un perentorio 5-0.
All'Allianz Arena di Monaco di Baviera, la squadra di Luis Enrique ha impartito una lezione di calcio ai nerazzurri, infliggendo loro la sconfitta più pesante mai subita in una finale della massima competizione europea.
La finale, valida per la stagione 2024/2025, ha visto il PSG sbloccare il risultato già al 12' con un'incursione di Hakimi, ex di turno. Il raddoppio non si è fatto attendere, con Doué che al 20' ha firmato il 2-0. L'Inter, apparsa irriconoscibile e incapace di reagire, ha subito il tris ancora da Doué al 63'. La goleada parigina è proseguita con le reti di Kvaratskhelia al 73' e del giovane Mayulu all'87', che hanno suggellato un trionfo indiscusso.
Per il Paris Saint-Germain si tratta del coronamento di un sogno a lungo inseguito e spesso sfuggito per un soffio.
Luis Enrique entra nella storia del club, portando a casa il trofeo più prestigioso. L'allenatore spagnolo, visibilmente emozionato, ha dedicato la vittoria alla figlia Xana, scomparsa nel 2019 all'età di nove anni.
"Lei è con me", ha dichiarato il tecnico, che durante la premiazione ha indossato una maglietta con l'immagine della sua prima Champions vinta con il Barcellona, affiancata a quella della figlia.
Un gesto toccante che ha commosso il mondo del calcio.
Dall'altra parte, l'Inter di Simone Inzaghi deve leccarsi le ferite.
Arrivati all'ultimo atto dopo aver eliminato il Barcellona ai supplementari in semifinale, i nerazzurri perdono la seconda finale di Champions League in tre anni, un duro colpo per le ambizioni del club.
Nonostante la disfatta, Inzaghi ha cercato di risollevare il morale dei suoi: "Zero titoli, ma ai miei ragazzi dico comunque: bravissimi. Brutta sconfitta ma per tutta la stagione restiamo a testa alta".
Un esito amaro per i tifosi interisti, che sognavano di alzare al cielo la "Coppa dalle grandi orecchie".
Per il PSG, invece, è l'inizio di una nuova era, suggellata da una vittoria che rimarrà indelebile negli annali del calcio.
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Psg-Inter 5-0
⚽ nel pt 12' Hakimi, 20' Douè; nel st, 18' Douè, 28' Kvaratskhelia, 41' Mayulu
PARIS SAINT GERMAIN (4-3-3): Donnarumma, Hakimi, Marquinhos, Pacho, Nuno Mendes (33' st Lucas Hernandez), Joao Neves (38' st Zaire-Emery), Vitinha, Fabian Ruiz (38' st Mayulu), Douè (22' st Barcola), Dembelè, Kvaratskhelia (38' st Goncalo Ramos). (39 Safonov, 80 Tenas, 35 Beraldo, 3 Kimpembe, 42 Zague, 19 Kang-in Lee, 49 Mbaye).
All: Luis Enrique
INTER (3-5-2): Sommer, Pavard (9' st Bissek, 17' st Darmian), Acerbi, Bastoni, Dumfries, Barella, Calhanoglu (25' st Asllani), Mkhitaryan (17' st Carlos Augusto), Dimarco (9' st Zalewski), Thuram, Lautaro Martinez. (12 Di Gennaro, 13 J.Martinez, 12 Di Gennaro, 6 De Vrij, 16 Frattesi, 7 Zielinski, 8 Arnautovic, 99 Taremi)
All: Simone Inzaghi
Arbitro: Istvan Kovacs (Romania).
Ammoniti: Zalewski, Thuram, Acerbi e Douè per gioco scorretto.
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L'Inter, dunque, ha subito una sconfitta disastrosa per 5-0 contro il PSG nella finale di Champions League a Monaco di Baviera, un risultato che ha segnato la prima vittoria in Champions per i parigini e un Triplete per il loro allenatore, Luis Enrique.
La partita è stata un vero e proprio incubo per i nerazzurri, apparsi irriconoscibili fin dai primi minuti.
Il PSG ha dimostrato fin da subito una superiorità schiacciante, con un ritmo di gioco elevato e una difesa impenetrabile.
La chiave tattica di Luis Enrique è stata la pressione alta e l'abilità di Dembelé (33 gol in stagione) nel disturbare il portiere Sommer, prima fonte di gioco dell'Inter.
Il primo gol del PSG è arrivato dopo soli dieci minuti, frutto di un fraseggio stretto e un'imbucata che ha portato Hakimi a segnare a porta vuota su assist di Doué.
Hakimi, ex interista, non ha esultato.
Il raddoppio è giunto al 20' con un gol di Doué, che ha agganciato il pallone di petto e ha superato Sommer con un tiro deviato da Dimarco.
L'azione è stata avviata da un recupero di Pacho su Barella.
L'Inter, in tutto il primo tempo, è riuscita a produrre solo un colpo di testa di Thuram finito alto.
I suoi leader, tra cui Barella, Lautaro, Thuram, Calhanoglu, Dimarco e Mkhitaryan, sono apparsi completamente paralizzati.
Un dato sorprendente è che l'Inter era stata in svantaggio per soli 17 minuti in tutta la Champions League fino a quel momento, mentre in questa partita ha incassato due gol uno dopo l'altro nel solo primo tempo.
Le scelte tattiche di Inzaghi nella ripresa non hanno portato i frutti sperati.
Il tecnico ha tentato di inserire quattro difensori (Bisseck, Zalewski, Darmian e Carlos Augusto) nei primi 15 minuti del secondo tempo, con Bisseck che è uscito per infortunio dopo soli sei minuti.
Al 63', l'Inter aveva in campo quattro terzini quando il PSG ha segnato il terzo gol, ancora con Doué, che ha completato la sua doppietta e di fatto ha chiuso la partita.
Al 73' è arrivato il 4-0 con Kvara, che ha trafitto Sommer con un sinistro.
Nel finale, Gigio Donnarumma ha negato il gol a Thuram con un'ottima parata, ma il colpo di grazia è arrivato a quattro minuti dalla fine con il quinto gol del PSG, segnato da Mayulu, portando il risultato finale a un incredibile 5-0.
Questa finale è stata la peggior partita dell'anno per l'Inter, probabilmente anche della sua storia, nella partita più importante della stagione.
La sconfitta ha evidenziato un crollo totale e netto di personalità da parte della squadra, segnando la fine di un ciclo per l'Inter di Inzaghi, che in questa stagione ha perso Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa.
Luis Enrique, invece, ha festeggiato il suo Triplete, diventando il secondo allenatore nella storia a riuscirci con due squadre diverse dopo Guardiola, e ha dedicato, come già detto, la vittoria alla figlia scomparsa.
Doué, l'autore della doppietta, festeggerà il suo ventesimo compleanno da campione d'Europa, proiettandosi tra i più grandi enfant prodige del calcio.
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