Crisi Polignano a Mare: Oltre Un Mese Senza Giunta, il PD Condanna lo Stallo Politico
La "città di Modugno", rinomata meta turistica, si trova immersa in una profonda crisi amministrativa: dal 27 agosto il sindaco Carrieri non riesce a ricostituire l'esecutivo. Il Partito Democratico locale chiede le dimissioni.
Mentre la celebre cittadina costiera, invidiata per il suo successo turistico internazionale, continua ad attirare visitatori, le sue dinamiche politiche interne si rivelano tutt'altro che idilliache.
La realtà amministrativa di Polignano è attualmente paralizzata da uno stallo che si protrae da oltre un mese, seguito all'azzeramento della Giunta comunale decretato dal sindaco Domenico Carrieri lo scorso 27 agosto.
La vicenda, che sta determinando una crescente impazienza tra i cittadini, è stata oggetto di una dura condanna da parte del Partito Democratico di Polignano a Mare, guidato da Vitino Benedetti, attraverso un comunicato stampa diffuso a seguito del Consiglio comunale di martedì 30 settembre.
In quell'occasione, il Sindaco aveva dichiarato di aver concluso le consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo da circa una settimana, preannunciando la comunicazione dei nomi nei giorni successivi.
Il "Teatro dell'Assurdo" delle Consultazioni
Il PD locale non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione, definendola una "manifesta inadeguatezza" del Sindaco nel gestire la crisi da lui stesso innescata.
Secondo la nota del partito, le settimane trascorse dall'azzeramento sono state scandite da consultazioni "frenetiche quanto fallimentari", una sorta di "estenuante valzer di incontri" che ha coinvolto gruppi politici di ogni schieramento – da destra a sinistra – e rappresentanti della società civile.
Il Partito Democratico accusa il Sindaco di aver trasformato la crisi in un "vero e proprio teatro dell'assurdo", evidenziando una "drammatica incapacità di ripristinare un governo degno".
Il PD: "Nessun Compromesso, Serve Svolta Radicale"
Il comunicato del Partito Democratico di Benedetti sottolinea come ogni tentativo di apertura del Sindaco nasconda, in realtà, una "ambizione personale per costruire una coalizione per le prossime amministrative", riducendo di fatto la ricerca dei nuovi assessori a un "lungo reality TV" con "casting in viale delle Rimembranze".
A differenza di altri, il PD rivendica di essersi presentato alle consultazioni con un approccio di responsabilità, mettendo al primo posto il programma e la necessità di una svolta radicale per la comunità, senza avanzare "richieste di posizioni di potere" o scendere a compromessi con "l'inerzia, l'inefficienza, l'insuccesso".
L'Ultimatum: Dimissioni Immediatamente
Di fronte a quello che viene definito un "fallimento dell’azione politica" e all'immobilismo che la mancanza di una Giunta ha causato, il Partito Democratico lancia un ultimatum perentorio.
La conclusione è netta: "Se il Sindaco come sembra non è in grado di garantire la stabilità e la serietà che la nostra comunità merita, si assuma la responsabilità di rassegnare immediatamente le dimissioni, restituendo la parola ai cittadini affinché possano scegliere una guida capace, competente e autorevole."
Lo stallo politico a Polignano, dunque, non è solo una crisi amministrativa, ma un vero e proprio scontro istituzionale che rischia di compromettere la stabilità e la gestione quotidiana di una delle realtà più brillanti e visitate della costa pugliese.
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