Italia già in Mobilitazione per la "Global Sumud Flotilla": L'Onda della Resistenza Civile Contro il Governo.... senza aspettare il 3 Ottobre
Proteste in 200 Ospedali e Piazze: Manifestazioni in 18 città contro il rapimento di 40 italiani e per il riconoscimento del genocidio. Scontro acceso con il Governo sul diritto di sciopero.
I fatti li abbiamo già raccontati e l'articolo:👇
contiene quel "di tutto di più" che significa.... fatti, considerazioni ed altri articoli che vanno da quando la Flottilla è stata abbordata.Come ampiamente previsto, la situazione scaturita dagli eventi legati alla "Global Sumud Flotilla" ha innescato una ferma reazione da parte della popolazione civile italiana, che si sta organizzando e agendo con una serie di iniziative di resistenza civile nonviolenta.
Il messaggio degli organizzatori e dei partecipanti è univoco: "Da oggi, da domani e nei prossimi giorni e settimane dovremo essere sempre di più".
Il movimento punta a esercitare pressione sul Governo italiano per ottenere due risultati fondamentali, sintetizzati nello slogan 🔴 BLOCCHIAMO TUTTO 🔴:
Protezione degli italiani e del resto degli equipaggi, sia quelli rapiti che quelli ancora in navigazione.
Riconoscimento ufficiale del genocidio in corso, con il conseguente blocco di tutte le collaborazioni e rapporti con Israele.
I manifestanti ribadiscono che le azioni nonviolente sono l'unica via per raggiungere questi obiettivi.
Aggiornamento Mobilitazioni: "Il Giorno Zero è Iniziato"
Il Giovedì 2 Ottobre è stato dichiarato Giornata di Mobilitazione Generale e Resistenza Civile in tutta Italia, con un'ampia rete di iniziative sia al mattino che al pomeriggio, riprendendo la promessa: "Se toccano la flotilla, blocchiamo tutto!"
Mobilitazioni del Pomeriggio/Sera (dalle 17:00 in poi):
Una vasta serie di sit-in, presidi e cortei è prevista per il pomeriggio odierno in numerose città, evidenziando la capillarità della protesta:
Flash-mob "luci per la Palestina": Azione prevista davanti a circa 200 ospedali su tutto il territorio nazionale.
ROMA: Manifestazione statica al Colosseo (18:00).
MILANO: Raduno a Piazzale Loreto per corteo (18:00).
TORINO: Presidio davanti la Prefettura (18:00).
BOLOGNA: Corteo da Piazza Maggiore (18:00).
VENEZIA: Giardini Biennale (Monumento alla Partigiana) (19:30).
NAPOLI: Presidio piazza Mercato (18:00).
PALERMO: Presidio piazza Castelnuovo (18:00).
ALTRE CITTÀ: Mobilitazioni confermate anche a Bisceglie, Asti, Trento (17:00), Udine, Pavia (17:30), Parma, Padova (Prefettura), Trieste, Cosenza, Bolzano (18:30), Viareggio, Brindisi, e il presidio permanente in Piazza del Crocifisso ad Ancona.
Mobilitazioni della Mattina (e Permanenti):
La giornata ha visto anche altre azioni, confermando l'estensione dello sciopero, della mobilitazione e del boicottaggio a livello nazionale:
ROMA: Presidio permanente in Piazza dei 500 e un sit-in davanti a Montecitorio (10:00).
TORINO: Corteo in bici da Palazzo Nuovo (11:00) e un presidio permanente in Piazza Palestina.
BOLOGNA: Presidio permanente in Piazza del Nettuno.
FIRENZE: Manifestazione alla Fortezza Da Basso (9:30) con GKN.
PADOVA: Concentramento di emergenza a Palazzo Bo (10:30).
VENEZIA: Presidio in Riva degli Schiavoni (19:30) "a piedi e in barca".
BARI: Presidio permanente in Piazza Prefettura.
ALTRE CITTÀ: Eventi anche a Palermo, Trento, Sondrio (fiaccolata serale), Verona, Rimini, Bergamo, e Monza.
L'obiettivo dichiarato è quello di "bloccare l'Italia in solidarietà ai concittadini, circa 40 italiani tra gli oltre 400 rapiti, illegalmente sequestrati dal regime israeliano in acque internazionali, e per la protezione delle due flotillas ancora in mare."
La Polemica sul Diritto di Sciopero: Le Repliche del Movimento
La mobilitazione di oggi ha generato un acceso dibattito pubblico, inasprito anche da commenti attribuiti alle figure istituzionali.
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha suscitato polemiche con il suo commento sullo sciopero generale, liquidato come un pretesto per il "Weekend lungo non compatibile con rivoluzione".
I promotori della protesta respingono con fermezza questa lettura, definendo il Governo come "traditore della popolazione".
Di fronte alle critiche che vorrebbero limitare lo sciopero ad altre vertenze (salari, sanità), i manifestanti rispondono che i diritti "non si sottraggono" e che l'una non esclude le altre battaglie.
La mobilitazione di massa, che secondo le stime del movimento riflette il sentire di "oltre 7 italiani su 10" che condividono le ragioni della Flotilla, è motivata dalla difesa del "diritto di liberi cittadini italiani di compiere una missione umanitaria disarmata e disarmante senza essere sequestrati e detenuti illegalmente da un governo criminale al di fuori da ogni diritto internazionale."
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