Le Testimonianze Sconvolgenti del Ritorno della Flotilla: L'Eroe Greta e la Vergogna Istituzionale
Abusi e Torture in Dettaglio: Dalla Detenzione Disumana ai Rientri Organizzati da una Compagnia Aerea, Non dal Governo
Con il rientro nei rispettivi Paesi dei membri della Global Sumud Flotilla, stanno emergendo testimonianze sconvolgenti e raccapriccianti sul trattamento subito da parte di Israele, che hanno toccato in modo particolare la giovane attivista Greta Thunberg.
L'Accoglienza e il Coraggio di Greta
Greta, pur provata, ha tenuto un discorso "lucidissimo" davanti al microfono, offrendo una "lezione di forza, di dignità, di resistenza, di coerenza" all'intera "scorta politica e mediatica del genocidio".
"Quello che è successo qui è che Israele, continuando la sua guerra e il suo genocidio, con l’intento deliberato di cancellare un intero popolo e una nazione intera davanti ai nostri occhi, ancora una volta ha violato il diritto internazionale, impedendo l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza."
Ha ribadito che l'azione della Flotilla serve a impedire che "tali crimini di guerra continuino", sottolineando la responsabilità di tutti nel porre fine alla complicità con i governi che alimentano questo e altri genocidi (citando Congo, Sudan, Afghanistan oltre a Gaza).
Il messaggio è chiaro: "Non si tratta di 'salvare' il popolo palestinese: si tratta di ascoltare e agire secondo le loro richieste... per interrompere la nostra complicità."
È da elogiare la sua "forza, carisma, visione e senso della Storia e del proprio ruolo."
Abusi e la Disumana Detenzione
"Una volta a terra si sono comportati come un gruppo terroristico. Siamo stati presi a calci, tenuti per due giorni senz’acqua potabile. Hanno fatto di tutto per umiliarci”.
Greta Thunberg, descritta come "poco più che una bambina", è stata la più colpita, venendo "segregata in una stanza piena di cimici", ma anche "bendata, ammanettata, trascinata, costretta a baciare la bandiera israeliana".
È questo sia il trattamento "umano, dignitoso" di cui parlava il ministro degli Esteri Tajani, o la sua idea di diritto internazionale "Fino a un certo punto"?
La Vergogna Istituzionale Italiana
È assurdo vedere come i privati si siano dovuti sostituire al "sempre più vergognoso governo italiano".
Il rientro degli attivisti italiani non è avvenuto grazie alla Presidente del Consiglio Meloni, ma per un "grande gesto" della Turkish Airlines, che ha offerto gratuitamente i due voli da Istanbul per Roma e Milano, con a bordo rispettivamente 18 e 8 volontarie e volontari.
La frase minacciosa di Meloni: “Il biglietto? Se lo paghino loro!”, si commenta da sola, è bene invece evidenziare come la compagnia aerea abbia smentito l'atteggiamento del governo.
Questa è un'altra "macchia e una ferita indelebile per il nostro Paese".
Il Rientro e la Speranza
Le primissime immagini mostrano i 18 connazionali atterrati a Roma Fiumicino, accolti da famiglie e decine di cittadini.
Hanno vissuto "trenta giorni di lotta e resistenza a bordo di una barca di 12 metri" e 72 ore da incubo nelle mani del governo israeliano, sottoposti a "ogni genere di sopruso fisico e psicologico", ma ora sono "liberi".
Ma gli attivisti è le persone con un minimo di umanità non considerano il rientro una festa completa, poiché il pensiero va a chi è ancora nelle mani di Israele.
Anchr gli ultimi 15 italiani, tra cui l'attivista barese Tony La Piccirella, torneranno presto a casa, prima con un charter per Atene e poi con un volo di linea per l'Italia.
In totale, sono 79 gli attivisti che tornano nei propri Paesi.
"L’Italia perbene è orgogliosa di voi."
La Polemica in TV: Telese contro Capezzone
Anche in questi giorni ci sono stati sproloqui a tutti i livelli anche televisivi ed a tal proposito bisogna elogiare Luca Telese per aver difeso l'eurodeputata e membro della Flotilla Benedetta Scuderi durante la trasmissione Omnibus.
Telese ha risposto per le rime a Daniele Capezzone, che aveva lanciato accuse "sempre più gravi", insinuando falsamente che la Scuderi avesse abbandonato i compagni e, peggio ancora, che fosse "al soldo di Hamas", così come l'intera Flotilla.
Di fronte a queste accuse, Telese ha lasciato lo studio, non prima di aver apostrofato Capezzone ("Stai a cuccia, buffone**").
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