PIRATERIA DI STATO NELLE ACQUE INTERNAZIONALI: LA FLOTILLA FERMATA, ISRAELE MOSTRA IL SUO VERO VOLTO DI STATO-FUORILEGGE
L’illegittimo abbordaggio della “Global Sumud Flotilla” a 75 miglia da Gaza mette a nudo la criminalità del Governo Netanyahu e la scandalosa complicità dei Paesi europei, Italia in testa. Una sconfitta tattica, ma una "Vittoria Straordinaria" di dignità civile.
L'intervento militare dello Stato di Israele nelle acque internazionali in cui navigava la Global Sumud Flotilla è l’ennesimo, grave atto illegale di uno Stato che agisce impunemente, violando ogni principio di diritto internazionale e compiendo atrocità a 360 gradi.
La Scandalosa Copertura Mediatico-Istituzionale
Il silenzio e la reticenza delle istituzioni e dei media italiani sono imbarazzanti.
A fronte di una copertura zero da parte della RAI, solo Sky ha seguito con maggiore attenzione la vicenda, sebbene permanga il rischio che il servizio pubblico, con figure come Bruno Vespa, offra l'ennesima prova di servilismo nei confronti dello Stato israeliano.
La politica europea e mondiale, a partire dal Governo Meloni, ringrazia e passa oltre, dimostrando una complicità o un’indifferenza che grida vendetta.
L'Abbordaggio: un Atto di Pirateria Criminoso
L’epilogo annunciato si è consumato a notte fonda.
A 75 miglia da Gaza e a oltre 50 miglia dalle acque territoriali palestinesi, con decine di navi israeliane che si erano già avvicinate minacciosamente, è giunta l’intimazione via megafono: “NON PROSEGUIRE”.
Poche ore dopo, col favore delle tenebre, è cominciato l’abbordaggio: gli israeliani sono saliti a bordo dalla nave Alma.
Siamo di fronte a una vera e propria operazione di pirateria illegale, criminale e terroristica.
Bloccare militarmente un’imbarcazione in pieno oceano, in violazione di ogni diritto, è la definizione stessa di Stato pirata.
Israele si è confermato uno Stato fuorilegge, sostenuto e protetto dalla stragrande maggioranza dei governi europei, primo fra tutti quello italiano.
Occasione Persa, Consapevolezza Acquisita
La vicenda della Flotilla rappresenta anche una bella occasione persa per un'Europa che, con un’azione pacifica e decisa, avrebbe potuto indicare a Israele e a tutta la Palestina una via d'uscita dal tunnel dell'odio eterno, castrando al contempo i cosiddetti "operatori del terrore" come Hamas.
Invece, l’Europa ha consegnato un "pugno di mosche".
Nonostante la Flotilla sia stata fermata illegalmente, essa rappresenta una VITTORIA STRAORDINARIA.
L'azione ha costretto il governo criminale di Netanyahu a mostrare il suo unico e vero volto e ha messo a nudo la pavidità intollerabile del mondo cosiddetto civile.
Questi uomini e queste donne, questi 51 italiani tra attivisti, parlamentari, marinai e semplici cittadini, hanno spostato la linea dell’orizzonte del possibile.
Hanno dimostrato, a dispetto di chi ripeteva “Tanto non serve” e “Stai a casa tua”, che si può mettere a nudo la mostruosità di uno Stato genocida e l’assordante silenzio dei governi complici, che hanno fatto da scorta politica e mediatica al genocidio.
Hanno fatto più gli equipaggi della Flottiglia per Gaza in quattro settimane che l’Europa e il mondo intero in due anni e nei due decenni precedenti.
La Flottiglia ha retto da sola la dignità dell’intera Europa e degli italiani dell’Italia istituzionale complice.
È vero che la missione è "finita" nell’unico modo possibile, ma questa azione è stata la più grande missione umanitaria per Gaza, quella che si è spinta più avanti di tutte, mettendo seriamente in difficoltà Israele.
A loro, che sono andati avanti a schiena dritta, forti del diritto internazionale e delle leggi del mare, va il ringraziamento di tutti, o almeno di coloro che sono l’equipaggio di terra, in milioni, pronti a scendere in piazza.
“La Storia siamo noi, nessuno si senta escluso”.
È la convinzione/slogan che non ci deve mai abbandonare.
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