Trump "Superstar" all'ONU: Il Monologo del "Boss" che Sospende la Diplomazia e poi "cancella" il suo predecessore

Un Discorso Show di 57 Minuti per Attaccare il Mondo, Negare il Clima e Auto-Assegnarsi il Nobel. Intanto, alla Casa Bianca, la Vendetta più Bassa Contro Biden.

La tradizionale Assemblea Generale delle Nazioni Unite è stata di nuovo teatro di uno show politico senza precedenti, con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha trasformato il più alto foro diplomatico in un'arena per un comizio fiume durato oltre 57 minuti – superando di ben tre volte il tempo massimo consentito – e intriso di attacchi sferranti, autocelebrazioni e negazionismi.

Il discorso di Trump, che molti osservatori definiscono una "pagina buia" della storia recente, è stato un manifesto del suo repertorio più controverso, sferrato con la prepotenza di un "boss mondiale" e ignorando ogni protocollo istituzionale.

Il Presidente ha toccato tutti i suoi cavalli di battaglia con toni perentori:

• L'Auto-Incoronazione: In un momento di esplicito delirio di onnipotenza, Trump ha rivendicato di aver "messo fine a 7 guerre in 7 mesi," dichiarando che "nessuno lo ha mai fatto prima di me. Le Nazioni Unite non ci sono riuscite, io sì," e si è di fatto auto-assegnato il Premio Nobel per la Pace.

• L'Attacco all'Europa e all'Immigrazione: L'Europa è stata duramente colpita, definita "rovinata dall’immigrazione" e accusata di "idee energetiche suicide" che ne causeranno la "morte". Trump ha accusato l'ONU stessa di "finanziare l'invasione dell'Occidente" con i migranti.

• Il Negazionismo Climatico: In aperta sfida al consenso scientifico mondiale, ha ribadito il suo scetticismo negando l’esistenza del cambiamento climatico, liquidato come "la più grande truffa del mondo".

• La Minaccia al Brasile e la Palestina: Non sono mancate minacce dirette. Dopo il coraggioso discorso del Presidente Lula, Trump ha attaccato il Brasile, avvertendo che "Senza di noi fallirà". Inoltre, ha definito il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di Paesi come Francia e Portogallo una "ricompensa ad Hamas".

Il tono è stato quello di un bullo in un consesso di pace, calpestando norme e dignità diplomatica, lasciando la platea (e la comunità internazionale) in uno stato di profondo sconcerto.

Come se la sferzata all'ONU non bastasse, l'uomo più potente del mondo ha contemporaneamente compiuto un gesto di basso livello istituzionale all'interno della Casa Bianca. 

Donald Trump ha infatti provveduto a sostituire il ritratto del suo predecessore, Joe Biden, nella celebre "Presidential Walk of Fame" (il percorso espositivo delle immagini dei Presidenti) con l'immagine di una "autopen," una penna automatica che riproduce firme, accompagnata dalla firma di Biden.

Il gesto, non solo ridicolizza un ex Presidente americano – alimentando accuse già smentite sulla salute mentale di Biden – ma aggiunge un elemento di disgusto considerando che è avvenuto mentre Biden sta affrontando una battaglia contro un tumore. 

Trump si è vantato pubblicamente dell'azione, pubblicandola sul profilo ufficiale della Casa Bianca tra gli "applausi del pubblico ragliante," in una mossa che gli osservatori definiscono come l'ennesima prova di una personalità incline a un "umorismo macabro" con risvolti tragici sulla scena globale.

La combinazione degli eventi – il monologo fuori controllo all'ONU e l'azione meschina alla Casa Bianca – solleva interrogativi inquietanti sulla leadership americana e la stabilità globale, con la consapevolezza che "uno capace di una cosa del genere è capace di tutto."