Max Allegri pareggia sul campo della Juve che viene raggiunta dall'Inter.
Questo turno ha rappresentato innanzitutto un momento molto particolare allo stadio bianconero che per una volta, non ha assistito ad un big match pur se storico tra Juventus e Milan, ma ad una visita di un amico in quella che fu la sua dimora.
Il ritorno di Massimiliano Allegri all'Allianz Stadium, la casa della Juventus, è stato un momento estremamente toccante e carico di emozione.
Per la prima volta dal suo addio ai bianconeri nell'estate del 2024, il tecnico livornese è tornato da avversario per una sfida di campionato importante.
Che Allegri avesse lasciato un segno profondo nell'ambiente juventino era già noto, ma i minuti che hanno preceduto la partita hanno offerto una vera e propria dimostrazione d'affetto.
Un Tifo Che Non Dimentica
La Curva Sud ha subito voluto omaggiare il suo ex allenatore con uno striscione inequivocabile: "Noi di te sempre fieri, grazie di tutto Max Allegri".
L'accoglienza è stata calorosa anche all'annuncio delle formazioni: quando lo speaker ha pronunciato il nome di Allegri, il pubblico lo ha osannato con cori personalizzati, a conferma del legame speciale che si è creato negli anni.
La stessa Lega Serie A ha immortalato e diffuso il momento dell'ingresso in campo di Allegri, che è apparso visibilmente emozionato, con gli occhi lucidi mentre ascoltava il frastuono dello Stadium.
Emozione in Panchina e Ricordi
Allegri non ha nascosto la sua commozione, guardandosi intorno, orgoglioso del ricordo lasciato dopo un ciclo di successi terminato con la vittoria della Coppa Italia.
Prima di sedersi, ha avuto un momento in cui ha notato il cambio delle panchine, ma ha scelto istintivamente di posizionarsi nel punto esatto dove si sedeva durante la sua lunga e vincente permanenza in bianconero.
Le immagini e i gesti parlano chiaro: il legame con la Juventus non è mai svanito.
Già alla vigilia della partita, in conferenza stampa, Allegri aveva dichiarato di poter "solo ringraziare" la società.
La sua storia con la Juve, iniziata tra lo scetticismo dopo aver sostituito Antonio Conte nell'estate 2014, ha segnato un'epoca importante per il club.
Adesso possiamo parlare del turno di campionato.
La sesta giornata è stata un turno di consolidamento per alcune e di frenata per altre big.
Vittorie Importanti e Goleade:
- L'Inter ha dato prova di forza, travolgendo la Cremonese per 4-1 nell'anticipo del sabato.
- Il Sassuolo e il sorprendente Lecce hanno vinto in trasferta rispettivamente contro Hellas Verona (0-1) e Parma (0-1).
- La Roma ha ottenuto un successo prezioso a Firenze contro la Fiorentina (1-2).
- Il Bologna ha rifilato un netto 4-0 al Pisa.
Le Partite Pazze:
- La Lazio è stata protagonista di un rocambolesco 3-3 casalingo contro il Torino.
- Il Napoli ha dovuto rimontare per battere il Genoa 2-1 in casa.
I Pareggi:
- L'Atalanta non è andata oltre l'1-1 contro il neopromosso Como.
- Il big match tra Juventus e Milan ha chiuso la giornata con un deludente 0-0. A San Siro, i rossoneri hanno avuto i maggiori rimpianti per un rigore fallito da Pulisic.
Ripercussioni sulla Classifica
I risultati hanno rimescolato le carte al vertice, creando una classifica cortissima e avvincente:
- Napoli e Roma balzano in vetta alla classifica, appaiate a 15 punti.
- Il Milan rallenta ma si mantiene a 13 punti, subito dietro la coppia di testa.
- Inter e Juventus seguono a stretto contatto a 12 punti, mantenendo alta la pressione.
La lotta per la testa è ora una questione tra cinque squadre raccolte in soli tre punti.
sintesi, la zona retrocessione è già affollata dopo poche giornate, evidenziando le grandi difficoltà del Pisa e del Genoa e la crisi imprevista della Fiorentina.
Ma vediamo tutte le gare più nel dettaglio e le relative classifiche: 👇🏼
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Juventus-Milan 0-0
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio, Gatti, Rugani (41' st Kostic), Kelly, Kalulu, Locatelli, McKennie, Cambiaso, Conceicao (23' st Openda), Yildiz (23' st Vlahovic), David (23' st Thuram).
All.: Tudor.
MILAN (3-5-2): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana (18' st Loftus-Cheek), Modric, Rabiot, Bartesaghi; Gimenez (18' st Leao), Pulisic (29' st Nkunku).
All.: Allegri.
Ammoniti: Fofana, Locatelli, Bartesaghi, Gatti per gioco falloso.
Il ritorno di Massimiliano Allegri allo stadio da avversario (sulla panchina del Milan) è stato l'evento più degno di nota rispetto alla partita in sé.
L'ex allenatore bianconero ha costretto la Juventus all'ennesimo pareggio casalingo in una gara che si è accesa tardivamente.
Il primo tempo è stato un vero e proprio soporifero: ritmi blandi e pochissime occasioni degne di nota da entrambe le parti.
La situazione è migliorata solo nella ripresa.
- Al 48', il portiere rossonero Maignan ha compiuto un "miracolo" su un tentativo di Gatti, salvando il risultato.
- Pochi minuti dopo, il Milan ha avuto la chance d'oro per portarsi in vantaggio con un calcio di rigore, ma Pulisic ha sprecato l'occasione calciando alto sopra la traversa.
- Nonostante una certa supremazia territoriale della Juventus, la squadra di Igor Tudor non è riuscita a concretizzare. Nemmeno i cambi, con Kenan Yildiz troppo defilato, hanno portato all'incisività necessaria sotto porta.
- Anche il Milan ha continuato a spingere. Rafael Leao è stato un protagonista in negativo, sprecando prima un gol clamoroso a un quarto d'ora dalla fine e fallendo un'altra chance nel finale.
Al triplice fischio, il risultato resta bloccato sullo 0-0, a dimostrazione di una gara più combattuta che spettacolare.
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Napoli-Genoa 2-1 ⚽ 33' pt Ekhator (G), 12' st Anguissa (N), 29' st Hojlund (N)
NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Beukema, Juan Jesus, Olivera (5' st Spinazzola); Anguissa, Lobotka (43' pt Gilmour), McTominay; Politano (5' st De Bruyne), Hojlund (37' st Lucca), Neres (37' st Gutierrez).
All.: Conte
GENOA (4-2-3-1): Leali; Sabelli (31' st Carboni), Vasquez, Marcandlli (1' st Otoa), Norton-Cuffy; Masini, Frendrup; Ellertsson, Malinovskkyi (16' st Thorsby), Vitinha (31' st Colombo); Ekhator (16' st Ekuban).
All.: Vieira
Ammoniti: Marcandalli, Neres, Otoa per gioco falloso; Malinovskyi per comportamento non regolamentare.
Il Napoli ha conquistato una vittoria in rimonta per 2-1 contro il Genoa in una partita che ha visto due facce ben distinte.
Il primo tempo è stato nettamente a favore degli ospiti, con il Napoli che non è riuscito a creare pericoli.
Al 33', il Genoa ha sbloccato il risultato: Norton-Cuffy ha superato in velocità Olivera sulla fascia destra, mettendo in mezzo un cross basso sul quale si è avventato Ekhator.
L'attaccante ha anticipato Beukema e, con un colpo di tacco astuto, ha depositato la palla in rete alle spalle di Milinkovic-Savic.
I liguri sono andati al riposo in vantaggio, con il Napoli incapace di reagire.
La svolta è arrivata nella ripresa, grazie anche alle mosse tattiche dell'allenatore Antonio Conte, che ha inserito De Bruyne e Spinazzola.
Il Napoli è entrato in campo trasformato, mostrando aggressività e creando diverse occasioni da gol.
Il pareggio è arrivato al 12': su un cross di Spinazzola, Vasquez ha tentato un pallonetto anticipando Hojlund. Il più lesto a intervenire è stato però Anguissa, che di testa ha insaccato per l'1-1.
La squadra partenopea ha continuato a spingere con determinazione.
Dopo un gol annullato a Hojlund per fuorigioco e un palo colpito di testa da Di Lorenzo, il gol del sorpasso è arrivato al 29': un tiro rasoterra di Anguissa è stato respinto dal portiere Leali, ma sulla ribattuta il danese Hojlund non ha sbagliato, portando il risultato sul 2-1.
Nonostante i tentativi di reazione del Genoa e un'accesa fase finale, è stato il Napoli a sfiorare la terza rete con Lucca.
Il punteggio non è più cambiato, sancendo la vittoria finale per 2-1 a favore dei padroni di casa.
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Fiorentina-Roma 1-2
⚽ 14' pt Kean (F), 22' pt Soulé (R), 30' pt Cristante (R)
FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea; Pongracic, Marì (30' st Comuzzo) Ranieri; Dodo (36' st Fortini), Mandragora (30' st Dzeko), Nicolussi Caviglia, Gosens; Fazzini (22' st Ndour), Gudmundsson (1' st Piccoli); Kean.
All.: Pioli
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Wesley (36' st Ziolkowski), Cristante, Kone, Tsimikas (23' st Rensch); Soule (36' st El Aynaoui), Baldanzi (14' st Pellegrini); Dovbyk (14' st Dybala).
All.: Gasperini
Ammoniti: Cristante, Gudmundsson per gioco falloso, Pioli per proteste.
La Roma ha espugnato il campo della Fiorentina con una vittoria in rimonta per 2-1, infliggendo ai viola la terza sconfitta consecutiva in casa.
L'inizio è stato incoraggiante per la Fiorentina, che si è portata in vantaggio al 14' grazie a un gran tiro da fuori area di Moise Kean che non ha lasciato scampo al portiere Svilar.
Tuttavia, la reazione della Roma non si è fatta attendere:
- Al 22', Soulé ha pareggiato i conti con uno splendido sinistro a giro che ha superato De Gea.
- All'improvviso, al 30', i giallorossi hanno completato il sorpasso: su un calcio d'angolo molto contestato dalla squadra viola, Cristante ha insaccato di testa il gol del 2-1.
Poco prima della fine del primo tempo, la Fiorentina ha sfiorato il pareggio, ma Kean è stato sfortunato colpendo il palo al 38'.
Nella ripresa, la Roma si è concentrata sulla gestione del vantaggio.
La Fiorentina ha provato in tutti i modi a recuperare, ma l'imprecisione e la sfortuna hanno negato il gol: Piccoli ha centrato la traversa e Gosens ha fallito un'occasione clamorosa a porta quasi vuota.
Neanche l'ingresso dell'ex Dzeko, a creare un attacco a tre punte, è bastato per cambiare il risultato.
Il match si è concluso con la vittoria per 2-1 della squadra allenata da Gasperini.
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Bologna-Pisa 4-0
⚽ 24' pt Cambiaghi, 38' pt Moro, 40' pt Orsolini, 7' st Odgaard
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski, Zortea, Heggem, Lucumi, Miranda, Moro, Freuler, Orsolini (1' st Bernardeschi), Odgaard (11' st Fabbian), Cambiaghi (11' st Rowe), Dallinga (30' st Dominguez).
All.: Italiano
PISA (3-5-2): Semper, Canestrelli, Caracciolo, Bonfanti (1' st Meister), Tourè, Vural (18' st Cuadrado), Akinsanmiro, Marin, Leris (33' st Calabresi), Tramoni (1' st Angori), Nzola (33' st Buffon).
All.: Gilardino
Ammoniti: Cuadrado per gioco scorretto
Espulso: 36' pt Tourè per chiara occasione da rete.
Il Bologna ha dominato la partita contro il Pisa, conquistando una netta vittoria per 4-0 tra le mura amiche.
La gara ha preso una piega decisiva poco dopo la metà del primo tempo: al 24', il neo-convocato in Nazionale, Cambiaghi, ha aperto le marcature deviando in rete un assist di Dallinga.
Pochi minuti dopo, al 38', il Pisa è crollato: Tourè ha commesso fallo su Cambiaghi al limite dell'area, meritando l'espulsione.
Dalla punizione conseguente, Moro ha siglato un magnifico raddoppio.
il tracollo dei toscani si è completato prima dell'intervallo, quando al 40' è arrivato anche il terzo gol, firmato da Orsolini su servizio del solito, scatenato, Cambiaghi.
A inizio ripresa, la squadra felsinea ha chiuso definitivamente i conti.
È stato Odgaard a realizzare il definitivo 4-0 con un tiro da fuori area, complice una deviazione sfortunata di Caracciolo.
Una vittoria schiacciante, dunque, con il Bologna che ha messo in mostra una grande efficacia offensiva, specialmente con le prestazioni brillanti di Cambiaghi.
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Udinese-Cagliari 1-1
⚽ 25' pt Borrelli (C), 14' st Kabasele (U)
UDINESE (3-5-2): Sava; Goglichidze, Kabasele (22' st Bertola), Solet; Zanoli (40' st Ehizibue), Piotrowski (40' st Zarraga), Karlstrom, Atta, Kamara; Zaniolo (32' st Bayo), Davis.
All. Runjaic
CAGLIARI (4-2-3-1): Caprile; Palestra, Zè Pedro, Mina (20' pt Adopo), Obert (37' st Cavuoti); Deiola, Prati; Folorunsho, S. Esposito (37' st Pavoletti), Felici (1' st Di Pardo); Borrelli (26' st Luvumbo).
All: Pisacane
Ammoniti: Zaniolo per comportamento non regolamentare, Obert e Felici per gioco falloso.
L'incontro tra Udinese e Cagliari si è concluso con un pareggio per 1-1, un risultato che lascia l'amaro in bocca ai friulani, autori di una gara ricca di occasioni, ma poco cinici sotto porta.
La partita è stata un festival di legni per i padroni di casa. Già all'8', l'Udinese aveva dato il primo segnale di pericolo con Zaniolo, il cui sinistro si è stampato sul palo.
Contro il flusso di gioco, però, è passato in vantaggio il Cagliari: al 26', dopo una serie di rimpalli in area, la palla è finita sui piedi di Borrelli che, a porta sguarnita, non ha avuto problemi a realizzare la sua prima gioia in Serie A.
Poco prima dell'intervallo, l'Udinese ha sfiorato nuovamente il pareggio, questa volta con un colpo di testa di Atta che si è schiantato sulla traversa.
La squadra di casa è riuscita a ristabilire la parità al 58': su sponda di Solet, è stato Kabasele a trovare la deviazione vincente di destro che ha superato il portiere Caprile.
Nel finale, l'Udinese ha spinto con tutte le sue forze, creando due occasioni clamorose per la vittoria. Al 75', Zaniolo ha avuto l'opportunità di farsi perdonare, ma ha calciato incredibilmente alto sopra la traversa a porta vuota. Il rammarico più grande è arrivato in pieno recupero, al 92', quando Bayo si è avventato su una respinta di Caprile, ma ha spedito il pallone fuori da pochi passi dalla porta spalancata.
Il triplice fischio finale ha sancito l'1-1, con l'Udinese che deve recriminare per le troppe chance sprecate, specialmente nel finale.
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H.Verona-Sassuolo 0-1
⚽ 71' Pinamonti
H.VERONA (3-5-2): Montipò; Nunez, Nelsson, Frese; Belghali, Serdar (30' st Niasse), Gagliardini (15' st Akpa Akpro), Bernede (30' st Sarr), Bradaric (39' st Kastanos); Giovane (39' st Mosquera), Orban.
All.: Zanetti
SASSUOLO (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Doig; Koné (36' st Iannoni), Matic, Vranckx (13' st Thorstvedt); Volpato (13' st Fadera), Pinamonti (41' st Cheddira), Laurienté (13'st Pierini).
All.: Grosso
Ammoniti: Grosso e Cheddira per proteste, Serdar e Belghali per gioco falloso, Pierini e Muric per comportamento non regolamentare.
La partita si è subito accesa con il Sassuolo che ha creato il primo pericolo grazie a Volpato, il cui tiro è stato murato in modo decisivo da un difensore (probabilmente Nelsson).
Il Verona non è stato a guardare e ha risposto subito con un tentativo di Serdar.
Al 16', un momento di grande tensione: l'arbitro ha fischiato un rigore per il Verona per un presunto fallo di mano in area.
Tuttavia, dopo un lungo controllo al VAR, il penalty è stato annullato.
Poco dopo, il Verona ci ha riprovato con Giovane, ma il suo tiro è stato respinto.
Verso la fine del primo tempo, ancora Giovane è andato vicino al gol, ma il portiere Muric si è superato con una bella parata.
L'ultima occasione del primo tempo è stata per il Sassuolo, con una punizione insidiosa di Laurientè che il portiere Montipò ha deviato in angolo.
La ripresa è ricominciata sulla falsariga della prima frazione, con Giovane del Verona ancora protagonista in avanti.
Al 69' è successo il finimondo: il Sassuolo ha conquistato un rigore!
Pinamonti si è presentato sul dischetto, Montipò ha parato la prima conclusione, ma l'attaccante è stato il più lesto a fiondarsi sulla ribattuta e a mettere la palla in rete. Gol del Sassuolo!
Nonostante il gol subito, il Verona ha provato a pareggiare con i tentativi di Orban e Akpa Akpro.
L'arbitro ha concesso ben sei minuti di recupero, ma la squadra di casa non è riuscita a trovare la via del gol.
Risultato finale: Il Sassuolo ha resistito e si è portato a casa i tre punti.
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Atalanta-Como 1-1
⚽ Nel pt 6' Samardzic (A), 19' Perrone (C)
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi, Djimsiti, Hien, Ahanor, Zappacosta, Ederson (29' st Musah), Pasalic, Bernasconi, Samardzic (17' st Brescianini ), K. Sulemana (29' st Maldini); Lookman (28' st Krstovic).
All.: Juric.
COMO (4-2-3-1): Butez, Smolcic (41' st Posch), Ramon, Diego Carlos, Vojvoda (24' st Valle), Perrone, Da Cunha (44' st Kempf), Addai, Nico Paz, Baturina (24' st Caqueret), Douvikas (1' st Morata.
All.: Guindos.
Ammoniti: Djimsiti, Diego Carlos, Smolcic e Addai per gioco falloso.
La partita tra Atalanta e Como si è conclusa con un pareggio per 1-1, con tutti i gol segnati nel primo tempo.
L'Atalanta è passata in vantaggio molto presto, già al 6' minuto, grazie a un tiro di sinistro di Lazar Samardzic.
Successivamente, il centrocampista del Como, Máximo Perrone, è stato protagonista di due azioni chiave:
- Prima, ha compiuto un salvataggio fondamentale sulla linea di porta, negando all'Atalanta il raddoppio e mantenendo il risultato sull'1-0.
- Pochi minuti dopo, al 19', lo stesso Perrone ha firmato il gol del pareggio. La rete è arrivata in modo un po' fortunoso, in quanto il suo tentativo di cross si è trasformato in un tiro che ha trovato la porta, fissando il punteggio sull'1-1.
Nonostante i tentativi e le occasioni nella seconda metà di gioco, il risultato non è più cambiato.
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Inter-Cremonese 4-1
⚽ 6' Lautaro Martinez (I), 38' Bonny (I), 55' Dimarco (I), 57' Barella (I), 87' Bonazzoli (C)
INTER (3-5-2): Sommer, Akanji, De Vrij, Bastoni (16' st Carlos Augusto), Dumfries (9' st Luis Henrique), Frattesi, Barella, Mkhitaryan (30' st Diouf), Dimarco, Bonny (16' st Esposito), Lautaro (30' st Sucic).
All.: Chivu
CREMONESE (3-4-1-2): Silvestri, Ceccherini (13' st Faye), Baschirotto, Bianchetti, Floriani (30' st Barbieri), Grassi, Bondo, Pezzella, Vazquez (13' st Vardy), Johnsen (1' st Vandeputte), Sanabria (13' st Bonazzoli).
All.: Nicola
Ammoniti: Sucic e Pezzella per gioco falloso.
L'Inter ha iniziato la partita con un'intensità impressionante.
Già al primo minuto, un vivace Frattesi è andato vicinissimo al gol.
Il vantaggio non si è fatto attendere, con Lautaro che ha aperto le marcature al 6'.
Poco dopo, un gol di Akanji è stato annullato dal VAR per un fuorigioco dell'ex City, ma i nerazzurri non hanno perso fiducia.
Verso il 20', Mkhitaryan ha avuto ben due occasioni per raddoppiare.
La pressione ha dato i suoi frutti al 38' quando Bonny ha trovato il gol del 2-0.
L'attaccante era in serata di grazia, sfiorando la doppietta appena due minuti dopo.
Nella ripresa, la squadra di Chivu non ha rallentato il ritmo, mantenendo un controllo totale del gioco.
Il 3-0 è arrivato al 55' grazie a Dimarco, abilmente servito da uno scatenato Bonny che ha così messo a segno il suo primo assist.
La partita è stata virtualmente chiusa due minuti dopo, al 57', con il poker firmato da Barella.
Nonostante il largo vantaggio, l'Inter ha continuato a premere.
Solo una grande parata di Silvestri al 76' ha impedito ai nerazzurri di segnare il quinto gol. Sul finale di partita, la Cremonese ha trovato il gol della bandiera con Bonazzoli, che ha fissato il risultato finale.
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Lazio-Torino 3-3
⚽ 16' Simeone (T), 24' e 40' Cancellieri (L), 73' Adams (T), 90' + 3' Coco (T), 90' + 13' Rig. Cataldi (L)
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Hysaj, Gila, Romagnoli, Tavares (45' st Lazzari); Cataldi, Basic (22' st Belahyane); Cancellieri, Dia (36' st Noslin), Pedro (21' st Isaksen); Castellanos.
All.: Sarri
TORINO (4-3-3): Israel; Pedersen (34' st Dembele), Coco, Maripan, Lazaro (18' st Nkounkou); Tameze (25' st Masina), Asllani, Casadei; Ngonge, Vlasic (25' st Adams), Simeone (34' st Gineitis).
All.: Baroni
Ammoniti: Asslani, Romagnoli, Casadei, Castellanos, Maripan per gioco scorretto, Cataldi per proteste.
La partita allo stadio Olimpico è stata un vero festival del gol e delle emozioni, conclusasi con un pirotecnico pareggio per 3-3 tra Lazio e Torino.
Il match si è acceso fin dai primi minuti, con Ngonge che ha provato a sbloccarla subito per i granata.
Al 16', è il Torino a trovare per primo la via della rete con Simeone.
La reazione della Lazio non si fa attendere: all'24' arriva l'immediato pareggio firmato da Cancellieri, servito da Pedro.
Prima della fine del primo tempo, l'incontro vive un momento di grande intensità: da un lato Asllani sfiora il vantaggio, ma Provedel si supera deviando in angolo.
Dall'altro, l'estremo difensore granata Israel si rende protagonista di una doppia parata clamorosa su Cataldi e Dia.
Poi, in un finale di frazione al cardiopalma, i padroni di casa la ribaltano completamente: è ancora Cancellieri a segnare e a completare la sua doppietta personale, portando la Lazio in vantaggio per 2-1.
La ripresa vede i tentativi di Castellanos e Asllani per la Lazio, ma al 73' il Torino riesce ad agguantare il 2-2 grazie al gol di Adams.
Le due squadre si danno battaglia fino all'ultimo respiro: nel finale, la Lazio rischia sul tiro fuori misura di Dembele, mentre Israel è bravo a parare un colpo di testa di Castellanos.
Sembra finita, ma il recupero è incandescente.
Al 92', Adams sfiora il vantaggio, ma Provedel devia in angolo.
Passa appena un minuto, e Coco trova il gol del 3-2 per i granata, che sembra chiudere la contesa.
L'ultima incredibile svolta arriva però quasi subito dopo: l'arbitro Piccinini, dopo un consulto al VAR su un contatto in area tra Coco e Noslin, concede un calcio di rigore alla Lazio.
Cataldi si incarica della battuta e non sbaglia, fissando il risultato finale sul 3-3.
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Parma-Lecce 0-1
⚽ 38' Sottil
PARMA (3-5-2): Suzuki, Delprato, Circati, Ndiaye, Britschgi (1' st Almqvist), Sorensen (23' st Benedyczak), Keita, Bernabè (39' st Estevez), Valeri (25' pt Lovik (39' st Djuric)), Pellegrino, Cutrone.
All.: Cuesta
LECCE (4-3-3): Falcone, Danilo Veiga, Gaspar, Thiago Gabriel, Gallo, Coulibaly (43' st Kaba), Ramadani, Berisha (43' st Ndaba), Pierotti, Stulic (30' Camarda), Sottil (23' st Banda).
All.: Di Francesco
Ammoniti: Ndiaye e Banda per gioco falloso, Gaspar per comportamento non regolamentare.
La gara al Tardini è iniziata con un Parma decisamente all'attacco, mostrando subito aggressività.
I padroni di casa hanno tentato di sbloccare il risultato con una conclusione iniziale di Bernabé, seguita da azioni pericolose orchestrate da Pellegrino e Cutrone.
Nonostante l'insistenza, la porta è rimasta inviolata, anche grazie a un ottimo intervento di Suzuki che ha negato il gol a Berisha al 32'.
La svolta del primo tempo è arrivata poco dopo, quando il Lecce è riuscito a portarsi in vantaggio con la rete di Sottil, ribaltando il momento di pressione subìto.
Prima dell'intervallo, però, il Parma ha avuto un'altra occasione per pareggiare, ma Falcone ha risposto presente salvando di piede su Britschgi.
Nella ripresa, il Parma è tornato in campo con la stessa determinazione, cercando subito il pareggio.
Cutrone si è confermato uno dei più attivi, e la squadra è andata vicinissima al gol con un colpo di testa di Delprato su punizione di Bernabé, che è terminato di poco alto.
Nonostante gli sforzi, tra cui un altro tentativo di Cutrone e una conclusione imprecisa di Camarda, il Lecce ha tenuto duro.
Dopo ben otto minuti di recupero, il risultato non è cambiato.
Il Lecce è riuscito a difendere il suo vantaggio minimo, portando a casa una vittoria per 1-0 e tre punti preziosi.
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Classifica
Posizione
|
Squadra
|
Punti
|
Partite Giocate
|
1
|
Napoli
|
15
|
6
|
2
|
Roma
|
15
|
6
|
3
|
Milan
|
13
|
6
|
4
|
Inter
|
12
|
6
|
5
|
Juventus
|
12
|
6
|
6
|
Atalanta
|
10
|
6
|
7
|
Bologna
|
10
|
6
|
8
|
Como
|
9
|
6
|
9
|
Sassuolo
|
9
|
6
|
10
|
Cremonese
|
9
|
6
|
11
|
Cagliari
|
8
|
6
|
12
|
Udinese
|
8
|
6
|
13
|
Lazio
|
7
|
6
|
14
|
Lecce
|
5
|
6
|
15
|
Parma
|
5
|
6
|
16
|
Torino
|
5
|
6
|
17
|
Hellas Verona
|
3
|
6
|
18
|
Fiorentina
|
3
|
6
|
19
|
Genoa
|
2
|
6
|
20
|
Pisa
|
2
|
6
|
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Marcatori
Gol
|
Nome
|
Cognome
|
Squadra
|
4
|
Christian
|
Pulisic
|
Milan
|
4
|
Riccardo
|
Orsolini
|
Bologna
|
3
|
Lautaro
|
Martínez
|
Inter
|
3
|
Marcus
|
Thuram
|
Inter
|
3
|
Kevin
|
De Bruyne
|
Napoli
|
3
|
Matteo
|
Cancellieri
|
Cremonese
|
3
|
Matías
|
Soulé
|
Roma
|
3
|
Nico
|
Paz
|
Como
|
2
|
Frank
|
Anguissa
|
Napoli
|
2
|
Andrea
|
Belotti
|
Cagliari
|
2
|
Federico
|
Bonazzoli
|
Cremonese
|
2
|
Audrey
|
Bonny
|
Cremonese
|
2
|
Hakan
|
Çalhanoğlu
|
Inter
|
2
|
Valentín
|
Castellanos
|
Lazio
|
2
|
Keinan
|
Davis
|
Udinese
|
2
|
Charles
|
De Ketelaere
|
Atalanta
|
2
|
Federico
|
Dimarco
|
Inter
|
2
|
Nikola
|
Krstović
|
Lecce
|
2
|
Rolando
|
Mandragora
|
Fiorentina
|
2
|
Mateo
|
Pellegrino
|
Parma
|
2
|
Andrea
|
Pinamonti
|
Sassuolo
|
2
|
Giovanni
|
Simeone
|
Napoli
|
2
|
Dusan
|
Vlahović
|
Juventus
|
2
|
Mattia
|
Zaccagni
|
Lazio
|
1 gol:
Vázquez (Cremonese);
Cristante (Roma);
Berardi (Sassuolo);
Kempf (Como);
Loftus-Cheek (Milan);
Cataldi (Lazio);
Ekuban (Genoa);
Mina (Cagliari);
Pasalic (Atalanta);
Luperto (Cagliari);
Barella (Internazionale);
Pellegrini (Roma);
McTominay (Napoli);
Scamacca (Atalanta);
Dumfries (Internazionale);
Adams (Torino);
Cutrone (Parma);
Dovbyk (Roma);
Coulibaly (Lecce);
Bastoni (Internazionale);
Ranieri (Fiorentina);
Serdar (Hellas Verona);
Moro (Bologna);
Nzola (Pisa);
Sottil (Lecce);
Kelly (Juventus);
De Luca (Cremonese);
Kean (Fiorentina);
Guendouzi (Lazio);
Thuram (Juventus);
Gilmour (Napoli);
Modric (Milan);
David (Juventus);
Beukema (Napoli);
Douvikas (Como);
Saelemaekers (Milan);
Laurienté (Sassuolo);
Coco (Torino);
Fofana (Milan);
Ngonge (Torino);
Conceição (Juventus);
Zalewski (Atalanta);
Dia (Lazio);
Lucca (Napoli);
Felici (Cagliari);
N’Dri (Lecce);
Samardzic (Atalanta);
Borrelli (Cagliari);
Perrone (Como);
Cambiaghi (Bologna);
Cabal (Juventus);
Pavlovic (Milan);
Ellertsson (Genoa);
Cheddira (Sassuolo);
Terracciano (Cremonese);
Fadera (Sassuolo);
Iannoni (Sassuolo);
Kristensen (Udinese);
Scalvini (Atalanta);
Castro (Bologna);
Yildiz (Juventus);
Koné (Sassuolo);
Pio Esposito (Internazionale);
Bravo (Udinese);
Wesley (Roma);
Addai (Como);
Orban (Hellas Verona);
Adzic (Juventus);
Ekhator (Genoa);
Atta (Udinese);
Lorran (Pisa);
Camarda (Lecce);
Gabriel (Lecce);
Spinazzola (Napoli);
Kabasele (Udinese);
Autogol
Hien (Atalanta - 1 autogol);
Muharemovic (Sassuolo - 1 autogol);
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