Sinner, l'Eroe Stremato: Crampi e Ritiro, un Promemoria sulle Condizioni Limite
È successo al MASTERS 1000 SHANGHAI di tennis.
Il cammino di Jannik Sinner al Rolex Shanghai Masters si è interrotto al terzo turno contro l'olandese Tallon Griekspoor in modo drammatico.
Non è stata una sconfitta per demerito tecnico, ma un cedimento fisico causato dalle condizioni estreme del clima cinese, dove temperature elevate e un'umidità che ha toccato il 90% hanno messo a dura prova tutti gli atleti.
La Ricostruzione del Forfait
Dopo un primo set combattuto e vinto al tie-break da Griekspoor (6-7), e un secondo set chiuso dall'azzurro (7-5), il match è entrato nella sua fase più critica, con entrambi i giocatori visibilmente in difficoltà.
All'inizio del terzo set, i primi campanelli d'allarme per Sinner sono arrivati al cambio campo, dove, con una mossa insolita, ha scelto di non sedersi, forse nel tentativo di prevenire l'irrigidimento muscolare.
Al quarto game, la situazione è precipitata: Sinner ha accusato un dolore acuto alla coscia destra, zoppicando e faticando a muoversi in campo.
L'intervento del fisioterapista sul punteggio di 3-2 in favore di Griekspoor si è rivelato inutile. Sinner non riusciva quasi più a camminare, appoggiandosi alla racchetta come un bastone, ed è stato costretto a stringere la mano all'avversario e ad abbandonare l'incontro, tra gli applausi del pubblico che ha riconosciuto la sua sofferenza.
Per l'altoatesino, si tratta del settimo ritiro in carriera a causa di un infortunio fisico.
Le Condizioni "Brutali" del Torneo
Il ritiro di Sinner non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto di lamentele generali sulle condizioni di gioco a Shanghai.
Nelle scorse ore, anche altri top player avevano manifestato il loro disagio: Novak Djokovic, ad esempio, ha avuto un malore ed è stato visto vomitare in campo, definendo le condizioni "brutali". Anche altri come Giovanni Mpetshi Perricard e Alex De Minaur hanno parlato di fatica estrema e di un clima che rende il recupero quasi impossibile, come se si giocasse in una "doccia".
La sudorazione massiva in un ambiente con scarsa circolazione d'aria ha annullato l'efficacia del naturale meccanismo di raffreddamento corporeo, provocando i crampi da calore e disidratazione di cui è stato vittima l'italiano.
Nessun Allarme Serio e Prossimi Impegni
Fortunatamente, le prime notizie che arrivano da Montecarlo, dove Sinner è rientrato per riposare, escludono lesioni gravi: si tratterebbe solo di crampi, dolorosi ma non preoccupanti per il prosieguo della stagione.
Il piano prevede alcuni giorni di riposo prima di riprendere l'attività, in vista di un finale d'anno che resta cruciale. Sinner è atteso al torneo-esibizione Six Kings Slam (dal 15 ottobre), e poi dai tornei ATP di Vienna e dal Masters 1000 di Parigi, prima dell'appuntamento clou delle ATP Finals di Torino a novembre, dove dovrà difendere il titolo.
Nonostante il ritiro abbia assestato un duro colpo alla sua rincorsa per la vetta del ranking ATP (il distacco da Alcaraz è ora di 1.340 punti), la priorità per il team rimane il recupero e il mantenimento della competitività nel rush finale.
L'episodio di Shanghai deve servire da monito sulle richieste fisiche esorbitanti del tennis moderno, e non deve in alcun modo oscurare una stagione di altissimo livello.
Ovviamente notizie come queste vengono viste in maniera diversa secondo la diversa sensibilità di ognuno ed in un mondo dove la cattiveria e l'invidia abbonda non sono rare stravaganti presenti posizione che però sono facili da rimandare al mittente.
L'Eccellenza continua è l'Anomalia (da non Dimenticare)
La reazione immediata di fronte a un atleta costretto al ritiro, stremato dai crampi in condizioni climatiche estreme – come le temperature brutali e l'umidità al 90% del Masters 1000 di Shanghai – non dovrebbe essere di sorpresa o, peggio, di critica.
In realtà, è la logica, per quanto sfortunata, conseguenza di uno sforzo sovrumano.
Ciò che è veramente folle e anomalo, invece, è che lo stesso tennista, Jannik Sinner, sia arrivato in finale o quasi nel 90% dei tornei disputati.
L'anomalia non è il cedimento fisico in un contesto disumano, ma la costanza implacabile di un'eccellenza che questo Paese, troppo spesso e in fretta, sembra dare per scontata.
Questa tendenza a minimizzare il successo e a ingigantire il passo falso non riguarda solo il tennis, ma è uno specchio di come venga percepita la straordinarietà in generale.
Non dimentichiamo che la vera notizia non è un singolo ritiro, ma la striscia di successi e il livello di gioco che ha portato un italiano a competere stabilmente per la vetta del tennis mondiale.
Il video che allego qui sotto ripropone il momento in cui Jannik Sinner è stato costretto ad alzare bandiera bianca al Masters 1000 di Shanghai a causa dei crampi:👇🏼
SINNER si ritira per crampi a SHANGHAI - il racconto dalla Cina
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