​"Scontro al vertice": Greta Thunberg ribalta l'attacco di Trump con intelligenza e ironia.

 

Il bullo mondiale zittito ed azzerato con ironia

Nelle scorse ore, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è tornato a far parlare di sé con un attacco diretto, sferrato nel suo inconfondibile stile, contro l'attivista climatica Greta Thunberg. 

Definendola senza mezzi termini "una piantagrane con problemi di gestione della rabbia. 

Una pazza", 

Trump ha tentato di delegittimare, ancora una volta, l'impegno dell'attivista. 

In particolare la sua presenza sulla Global Flottiglia è stata molto fastidiosa per i governi complici del genocidio di Gaza, primo su tutti gli USA.

​La replica, arrivata pochi minuti dopo e come una vera e propria lezione di stile, è stata opera della diretta interessata. 

Greta Thunberg ha risposto con una mossa che ha disarmato il bullo, utilizzando le sue stesse parole contro di lui: intelligenza e sarcasmo affilato.

​La replica impeccabile

​L'attivista, che oggi ha 22 anni ed è in prima linea per la missione umanitaria pro Gaza, oltre che per quella della sensibilizzazione climatica, ha saputo trasformare l'insulto in un boomerang.

​"Ho sentito che Trump si è espresso ancora una volta in modo 'lusinghiero' sul mio carattere," ha scritto Thunberg, "e apprezzo la sua preoccupazione per la mia salute mentale."

​Ma la parte che ha lasciato il segno è stata la chiusura, che ha ribaltato completamente l'accusa sul mittente: "A Trump: vorrei gentilmente ricevere da lei ogni tipo di raccomandazione abbia da darmi per gestire questi cosiddetti 'problemi di gestione della rabbia' dal momento che - a giudicare dal suo impressionante curriculum - sembra soffrirne anche lei.”

​Quando l'ironia disarma il bullo

​Questa risposta è stata immediatamente acclamata sui social e dagli osservatori come un capolavoro di retorica. 

Ha messo in luce la disparità di potere e di età, con un uomo di 79 anni, dall'alto della sua influenza politica, che attacca una giovane attivista. 

La Thunberg ha dimostrato che l'unico modo per affrontare un bullo è con armi che egli non possiede: l'ironia che smonta l'aggressività e l'intelligenza che espone la sua incoerenza.

​Nessuna risposta è stata più efficace per zittire un attacco personale e fuori luogo.

​Questo non è il primo scontro tra i due. 

La relazione tra Trump e Thunberg è stata storicamente tesa, con il Presidente che in passato aveva già ridicolizzato l'attivista in diverse occasioni, spesso in relazione al suo premio di Persona dell'Anno del Time o semplicemente per minimizzare il movimento climatico da lei rappresentato. 

L'ultima uscita di Trump rientra in un pattern ben noto di attacchi personali mirati a figure che percepisce come critiche o opposizioni, in particolare nel dibattito sul cambiamento climatico, una battaglia che per Thunberg rappresenta una missione in cui mette la propria faccia, il proprio corpo e la propria pelle.

Se poi ci mettiamo la questione palestinese come sta accadendo in questo periodo Trump diventa isterico oltre misura e le puttanate che escono dall'ansia bocca "fanno a mazzate tra di loro" prima che con il buon senso.

E quindi con calma si rimanda tutto al mittente e quello rimane come .,....quello che è.