Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

Le cose non sono mai quello che sembrano ©.           Clicca sull'immagine.
Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

14ª Giornata: Una Serie A a due facce.



​Analisi del turno: il duello scudetto si infiamma in vetta, mentre crisi tattiche e crolli inaspettati rimescolano la lotta salvezza.

​La quattordicesima giornata di Serie A ci consegna un campionato più spaccato che mai, tra conferme di forza, crisi d'identità e sorprese inaspettate.

​In vetta, il duello Napoli-Milan infiamma la classifica: i rossoneri firmano un'impresa a Torino, mentre gli azzurri di Conte piegano una Juventus sempre più fragile, confermando che lo scudetto è al momento un affare a due velocità. 

Subito dietro corre l'Inter, che a San Siro non fa sconti e schianta il Como, portandosi a quota 30 e restando in scia delle capoliste.

​A centro classifica, spiccano i successi di Sassuolo e Verona, capaci di ribaltare i pronostici contro Fiorentina e Atalanta, mentre il Cagliari dà una lezione di carattere alla Roma. 

In coda, la situazione si fa drammatica per la Fiorentina, ora fanalino di coda solitario, ed è più vicina a questa parte della classifica una Juventus che sembra aver smarrito la sua anima.

​Insomma, una giornata di verdetti pesanti, errori individuali decisivi e giocate da campioni. 

Ecco il dettaglio di tutti i match e le conseguenti classifiche:👇🏼



-----------------------------------------------------


Juventus-Napoli 2-1
⚽ 7' Hojlund (N), 59' Yildiz (J), 78' Hojlund (N)

NAPOLI (3-4-3): Milinkovic Savic; Beukema, Buongiorno; Rrahmani; Di Lorenzo, Elmas, McTominay, Olivera (70' Spinazzola); Neres (80' Politano), Hojlund, Lang (86' Vergara). 
All. Conte

JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; Cambiaso (71' Kostic), Locatelli, Thuram (82' Zhegrova), Cabal (46' David); Conceiçao (76' Miretti), McKennie; Yildiz (76' Openda). 
All. Spalletti

AMMONITI: Buongiorno (N), Kalulu (J), Beukema (N) 

Il Napoli si aggiudica il derby del Sole, evidenziando tutti i limiti attuali di una Juventus che appare priva di bussola. 
La squadra di Antonio Conte parte con il piede sull'acceleratore, mentre la Juve si presenta "spuntata" a causa della scelta tattica di Spalletti di rinunciare a una vera punta centrale. 
Dopo un brivido targato McTominay al 6', i padroni di casa passano appena un minuto dopo: Neres ispira sulla destra e serve un pallone d'oro per Hojlund, che in scivolata firma l'1-0. 
Il Napoli sfiora anche il raddoppio con Di Lorenzo, fermato solo da un super riflesso di Di Gregorio.

Nella ripresa, la Juventus trova uno squillo d'orgoglio al 59' con il pareggio firmato da Yildiz
Ma è qui che le scelte di Spalletti tornano a far discutere: il tecnico sostituisce proprio l'autore del gol e Conceicao, privando la squadra degli unici elementi capaci di accendere la luce. 
Senza inventiva, la manovra bianconera si spegne, permettendo al Napoli di rialzare il baricentro. 
Al 78' il Napoli torna avanti: è ancora uno scatenato Hojlund a trovare il gol del definitivo 2-1. 
La reazione della Juventus è praticamente inesistente, tradendo una preoccupante mancanza di personalità e carattere. 
Alla fine, festeggia Antonio Conte: il suo Napoli, pur con margini di miglioramento, dimostra di essere molto più "squadra" rispetto a una Juve spenta e senza identità.

-----------------------------------------------------

⚽ nel pt 38' Isaksen, 40' Odgaard

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares (1' st Lazzari); Guendouzi, Cataldi (30' st Dele-Dashiru), Basic (35' st Patric); Isaksen (1' st Cancellieri), Castellanos (14' st Noslin), Zaccagni. 
All.: Sarri

BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Zortea, Heggem, Casale (39' pt De Silvestri), Miranda; Moro (19' st Ferguson), Pobega; Orsolini (19' st Bernardeschi), Odgaard, Cambiaghi (20' st Rowe); Castro (39' st Dallinga). 
All.: Italiano

Espulso: al 33' st Gila per proteste. Ammoniti: Tavares, Moro, Cambiaghi, Lazzari, Gila e Miranda per gioco falloso.

Lazio e Bologna si dividono la posta in palio al termine di un match vibrante, caratterizzato da continui ribaltamenti di fronte e da un finale ad alta tensione. 
La gara si accende al 38' quando la Lazio sblocca il risultato: Ravaglia riesce a neutralizzare una conclusione di Zaccagni, ma non può nulla sul tap-in di Isaksen, rapidissimo ad avventarsi sulla sfera. 
La gioia dell'Olimpico dura però pochissimo. 
Passano appena 120 secondi e il Bologna risponde: Zortea s'inserisce bene e calcia centrando il palo, ma sulla ribattuta il più lesto è Odgaard, che firma il pari istantaneo. 

​Nella seconda frazione di gioco la Lazio preme sull'acceleratore cercando il nuovo vantaggio, ma sbatte contro un Ravaglia in stato di grazia, autore di diversi interventi prodigiosi che blindano la porta rossoblù. 
Nel finale, la partita si complica ulteriormente per i biancocelesti: Gila rimedia il secondo giallo per un fallo condito da troppe proteste e finisce anzitempo sotto la doccia. 
Nonostante la superiorità numerica negli ultimi minuti, il Bologna non trova lo spunto decisivo per portarsi a casa l'intera posta in palio.

-----------------------------------------------------

⚽ nel st 37' Gaetano

CAGLIARI (3-5-2) Caprile, Zappa (24' st Prati) , Luperto, Rodriguez, Palestra (46' st Di Pardo), Adopo, Deiola, Folorunsho (46' st Kilicsoy), Obert (32' st Idrissi), Esposito, Borrelli (24' st Gaetano). 
All. Pisacane     

ROMA (3-4-2-1): Svilar, N'Dicka, Mancini, Hermoso, Celik, Kone, Cristante (18' st El Aynaoui), Tsimikas (28' st Ghilardi), Soulè (18' st Ferguson) Pellegrini (18' st Dybala), Baldanzi (8' st Rensch). 
All. Gasperini

Ammoniti: Hermoso, Folorunsho e Gaetano per comportamento non regolamentare . Espulso al 5' st Celik. 

Il Cagliari strappa tre punti d'oro ad una Roma che affonda nel nervosismo. 
Il primo tempo è a tinte rossoblù: i padroni di casa spingono forte con Borrelli ed Esposito, creando diverse apprensioni alla difesa giallorossa, ma si va al riposo a reti bianche. 

La vera scossa arriva a inizio ripresa: Folorunsho si invola e cade dopo un contatto con Celik
L'arbitro inizialmente assegna il rigore, ma dopo il consulto al VAR corregge la decisione: il fallo è iniziato fuori area, quindi niente penalty, ma per il difensore della Roma scatta il cartellino rosso
Nonostante l'inferiorità numerica, la Roma resta in partita grazie a un Svilar monumentale
Il portiere compie un miracolo in uscita su Obert e, poco dopo, sventa un'altra palla gol nitida di Folorunsho. 
Il Cagliari continua a premere: Palestra semina il panico con un'azione solitaria e poi reclama un rigore, che però il direttore di gara non concede. 

Il muro giallorosso crolla finalmente all'82': un traversone dalla sinistra trova Gaetano, entrato da poco, che controlla magistralmente e batte Svilar con un diagonale chirurgico. 
Nel finale gli animi si scaldano parecchio, ma il Cagliari gestisce la tensione e blinda una vittoria pesantissima.

-----------------------------------------------------


Pisa-Parma 0-1
⚽ 40' Benedyczak (rig.)

PISA (3-5-2): Scuffet; Calabresi (31' st Moreo), Caracciolo, Canestrelli; Touré, Piccinini (31' st Lorran), Aebischer, Marin (1' st Akinsanmiro), Angori (1' st Leris); Meister (39' st Tramoni), Nzola. 
All. Gilardino.

PARMA (3-5-2): Corvi; Delprato, Valenti, Valeri; Britschgi, Bernabé (30' st Ordonez), Keita, Estevez, Ondrejka (14' st Sorensen); Benedyczak (30' st Oristanio), Pellegrino. 
All. Cuesta. 

Il Parma espugna il campo del Pisa in una sfida decisa dai dettagli e dalla freddezza sotto porta. 
La prima frazione di gioco è scivolata via sui binari dell'equilibrio, con le due squadre impegnate a studiarsi e a chiudere gli spazi. 
La svolta è arrivata però al 40', quando il direttore di gara ha assegnato un calcio di rigore ai ducali: dal dischetto Benedyczak non ha sbagliato, portando il Parma avanti poco prima dell'intervallo. 

Nel secondo tempo il Pisa è tornato in campo con un piglio diverso, cercando con insistenza la via del pareggio. 
I nerazzurri hanno creato diverse palle gol, ma la scarsa precisione negli ultimi metri ha impedito la rimonta. 
Nel finale, Touré ha tentato la conclusione, ma il suo tiro è terminato fuori, spegnendo le ultime speranze toscane. 
La gara è diventata nervosa negli ultimi minuti, portando al cartellino rosso per Nzola.

-----------------------------------------------------

Udinese-Genoa 1-2
⚽ 35' Malinovskyi (G); 65' Piotrowski (U); 83' Norton-Cuffy (G)

UDINESE (3-5-2): Okoye; Bertola, Kabasele, Solet; Zanoli (Ehizibue), Piotrowski (86' Iker Bravo), Karlstrom, Ekkelenkamp (86' Lovric), Zamura (14' Modesto); Zaniolo, Davis (72' Buksa). 
All. Runjaic.

GENOA (3-5-2): Leali; Marcandalli, Otoa, Vasquez; Norton-Cuffy, Malinovskyi (76' Messias), Masini, Thorsby, Martin; Colombo (76' Ekhator), Vitinha (63' Vitinha). 
All. De Rossi.

Il Genoa conquista tre punti d'oro in un match intenso e combattuto fino all'ultimo respiro. Ecco una sintesi della sfida. 
Il primo sussulto arriva poco dopo la mezz'ora: al 34', il Grifone sblocca la gara grazie a un calcio di rigore trasformato con freddezza da Malinovskyi. Il vantaggio regge fino all'intervallo, ma nella ripresa gli equilibri cambiano. 

​Il pareggio arriva puntuale nel secondo tempo: una bella combinazione tra Rui Modesto e Piotrowski permette a quest'ultimo di siglare l'1-1. 
Da quel momento in poi, la partita si accende, diventando una vera battaglia fisica e agonistica su ogni pallone. 
Proprio quando il pareggio sembrava il risultato più probabile, all'83' il Genoa trova la zampata vincente: Norton-Cuffy si fa trovare pronto su assist di Ekuban e insacca il gol del definitivo 2-1, regalando la vittoria ai rossoblù.

-----------------------------------------------------

⚽ 28' Belghali (V), 35' Giovane (V), 71' Bernede (V), 81' Scamacca (A)

H.VERONA (3-5-2): Montipò, Nunez, Nelsson, Bella-Kotchap, Belghali (47'st Kastanos), Niasse (42'st Harroui), Al-Musrati, Bernede, Frese (47'st Valentini), Giovane (42'st Oyekoge), Mosquera (34'st Sarr). 
All. Zanetti

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi, Djimsiti, Hien, Kossounou (1'st Kolasinac), Hien, Zappacosta (16'st Zalewski), Ederson (16'st Pasalic), De Roon, Bellanova, De Ketelaere (24'st Samardzic), Lookman, Krstovic (1'st Scamacca). 
All. Palladino

AMMONITI: Nelsson, Frese e De Roon.

Il Verona regala una notte magica ai propri tifosi e affonda l'Atalanta con una prestazione di cuore e concretezza, centrando tre punti fondamentali per la corsa salvezza. 
L'Atalanta parte meglio e sfiora il vantaggio al 17', ma Montipò si supera sul colpo di testa di Hien. 
Dopo un altro brivido causato da De Ketelaere, è però il Verona a passare al 28': Mosquera serve Belghali, che danza tra i difensori e batte Carnesecchi. 
La Dea accusa il colpo e al 36' arriva il raddoppio: sugli sviluppi di una rimessa, Giovane lascia partire un tracciante dal limite che gonfia la rete per il 2-0. 

In avvio di secondo tempo, l'Atalanta cerca disperatamente di rientrare in partita, ma Montipò compie un autentico miracolo sulla linea negando il gol a Niasse. 
Al 71' la chiude il Verona: ancora uno scatenato Giovane scappa sulla destra e serve Bernede, che con precisione dal limite firma il 3-0. 
​L'orgoglio nerazzurro produce solo una traversa di Scamacca e un rigore trasformato dallo stesso attaccante all'81' per un fallo di mano. 
Troppo tardi. 
Finisce 3-1: il Verona respira aria pura, mentre per l'Atalanta la zona Europa si allontana drasticamente.

-----------------------------------------------------

⚽ 11' Lautaro, 59' Thuram, 80' Calhanoglu, 86' Carlos Augusto

INTER (3-5-2): Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Luis Henrique (32' st Carlos Augusto), Barella (40' st Diouf), Calhanoglu, Zielinski (25' st Mkhitaryan), Dimarco; Thuram (32' st Esposito), Lautaro (40' st Sucic). 
All. Chivu

COMO (4-2-3-1): Butez; Posch (1' st Vojvoda), Ramon, Diego Carlos, Valle; Perrone (37' st Caqueret), Da Cunha; Addai (1' st Diao), Paz, Rodriguez (37' st Kuhn); Morata (32' pt Douvikas). 
All. Fabregas

AMMONITI: Akankji, Perrone e Diego Carlos per gioco falloso.

L'Inter cala il poker a San Siro contro il Como e riprende la sua marcia verso la vetta, nonostante qualche spavento di troppo nella ripresa. 
Comunque mette subito le cose in chiaro, sfiorando il vantaggio già nei primi istanti con Lautaro e Barella. La pressione si concretizza all'11': Luis Henrique scappa sulla fascia e mette al centro un pallone che Lautaro Martinez trasforma in oro con una conclusione di prima intenzione. 
La brutta notizia per Inzaghi arriva al 30', quando Morata è costretto al cambio per un problema muscolare dopo un movimento brusco. 

​In apertura di secondo tempo, il Como ha due clamorose chance per pareggiare, ma la mira tradisce prima Douvikas e poi Valle, che graziano Sommer. Scampato il pericolo, l'Inter raddoppia al 59': corner di Dimarco e zampata felina di Thuram sotto porta. 
Nel finale i padroni di casa dilagano: all'80' Calhanoglu estrae dal cilindro un tiro chirurgico che si insacca all'angolino per il 3-0, e all'86' c'è gloria anche per Carlos Augusto, che chiude i conti col mancino. 
L'Inter sale a quota 30 punti, mentre il Como resta fermo a 24.

-----------------------------------------------------

Torino-Milan 2-3 
⚽ 10' rig. Vlasic (T), 17' Zapata (T), 24' Rabiot (M), 67' 77' Pulisic (M)

TORINO (3-5-2): Israel; Tameze (76' Masina), Maripan, Coco; Pedersen (84' Nkounkou), Anjorin (59' Casadei), Asllani, Vlasic, Lazaro (84' Ngonge); Zapata, Adams (84' Aboukhlal). 
All. Baroni

MILAN (3-5-2): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers (88' Estupiñan), Loftus-Cheek, Modric, Rabiot, Bartesaghi (66' Pulisic); Nkunku, Leao (31' Ricci). 
All. Landucci

Incredibile rimonta del Milan che sbanca lo Stadio Grande Torino, confermandosi capolista della Serie A. Nonostante un avvio shock che vedeva i rossoneri sotto di due reti dopo poco più di un quarto d'ora, gli uomini di Allegri (squalificato e presente in tribuna) hanno saputo ribaltare il match vincendo per 3-2 contro la squadra di Baroni. 
​Il Torino era riuscito a portarsi sul 2-0 dopo soli 17 minuti, approfittando di un Milan contratto. 
Tuttavia, la reazione rossonera è stata veemente: 
Rabiot ha accorciato le distanze, riaprendo il match.
Pulisic, partito dalla panchina a causa di uno stato febbrile, è entrato e ha siglato una splendida doppietta, regalando il sorpasso definitivo. 
Senza Pulisic dal primo minuto e con la squalifica di Allegri a pesare sulla gestione, il Milan ha puntato inizialmente su Nkunku come partner d'attacco di Leao. 
Sul fronte opposto, Baroni ha dovuto rinunciare a Simeone per infortunio, preferendo l'esperienza di Zapata a Ngonge per supportare Adams. 
Grazie a questo successo, il Milan sale a quota 31 punti dopo 14 turni, agganciando il Napoli in vetta. Il Torino, invece, resta fermo a metà classifica con 14 punti.

-----------------------------------------------------

⚽ nel st 7' (rig.) Bonazzoli, 32' Sanabria

CREMONESE (3-5-2): Audero, Terracciano, Baschirotto, Bianchetti (43'st Folino), Barbieri (43'st Vazquez), Payero, Bondo (21'st Grassi), Vandeputte (21'st Zerbin), Floriani Mussolini, Bonazzoli (28'st Sanabria), Vardy. 
All.: Nicola   

LECCE (4-2-3-1): Falcone; Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Ramadani (31'st Drame), Coulibaly; Pierotti (21'st N'Dri), Berisha (31'st Sala), Banda (1'st Sottil); Stulic (21'st Camarda). 
All.: Di Francesco   

Ammoniti: Banda per proteste, Bianchetti e Gallo per gioco falloso.

La Cremonese conquista un successo pesantissimo contro il Lecce, gestendo con maturità i momenti chiave di una sfida accesa. 
La prima metà di gara scorre via sul filo del rasoio. Entrambe le squadre provano a colpire, con Stulic e Payero che si rendono pericolosi, ma la difesa e un pizzico di imprecisione mantengono il tabellino fisso sullo 0-0 fino all'intervallo. 

​Il secondo tempo si apre subito con un episodio decisivo: un contatto tra Ramadani e Vandeputte viene analizzato al monitor, portando all'assegnazione di un calcio di rigore per la Cremonese. 
Dal dischetto, Bonazzoli è glaciale e firma il vantaggio. 
​Il Lecce rischia di capitolare poco dopo, ma la rete di Baschirotto viene annullata per un fallo commesso in fase offensiva. 
La gioia del raddoppio è solo rimandata al 78': un traversone perfetto di Zerbin trova l'incornata vincente di Sanabria, che mette al sicuro il risultato. 
Nel finale i salentini provano il tutto per tutto, approfittando anche di un recupero extralarge di 8 minuti. 
Tuttavia, la retroguardia grigiorossa regge l'urto, congelando il 2-0 definitivo.

-----------------------------------------------------

Sassuolo-Fiorentina 3-1 
⚽ 9' rig. Mandragora (F), 14' Volpato (S), 46' Muharemovic (S), 65' Koné (S)

SASSUOLO (4-3-3): Muric, Walukiewicz (33' st Coulibaly), Idzes, Muharemovic, Doig, Thorstvedt, Matic, Konè, Volpato (32' st Pierini), Pinamonti (9' st Cheddira), Laurientè (9' st Fadera). 
All. Grosso

FIORENTINA (3-5-2) De Gea, Comuzzo, Marì, Ranieri (17' st Viti), Dodo (39' st Kouamè), Mandragora, Fagioli (17' st Piccoli), Sohm (1' st Ndour), Parisi (17' st Fortini), Gudmunsson, Kean. 
All. Vanoli

ESPULSI: l'allenatore del Sassuolo Grosso per proteste.
AMMONITI: Muric, Thorvestd, Viti, Nodur, Mandragora per gioco scorretto.

Il Sassuolo travolge una Fiorentina sempre più in crisi, punendo severamente le incertezze dei singoli e facendo sprofondare i viola all'ultimo posto della classe. 
L'avvio sembra sorridere alla squadra di Palladino: al 9', Parisi viene steso da Muric in area e Mandragora non sbaglia dal dischetto, firmando l'1-0. 
Tuttavia, il vantaggio dura un battito di ciglia. 
Solo quattro minuti dopo, Volpato approfitta di una grave incertezza di De Gea per rimettere il match in equilibrio. 
Proprio allo scadere del primo tempo, un altro errore del portiere spagnolo regala il raddoppio emiliano firmato da Muharemovic

Nel secondo tempo, la Fiorentina non riesce a reagire e il Sassuolo ne approfitta per chiudere la pratica. 
Al 65', uno scatenato Volpato veste i panni dell'uomo assist per Koné, che fredda ancora una volta De Gea siglando il definitivo 3-1. 
Con questo successo, il Sassuolo sale a quota 20 punti, stabilizzandosi a metà classifica. 
Per la Fiorentina è invece notte fonda: i viola restano ancorati all'ultimo posto con soli 9 punti.


-----------------------------------------------------

Classifica 


Squadra

Punti

Milan

31

Napoli

31

Internazionale

30

Roma

27

Bologna

25

Como

24

Juventus

23

Sassuolo

20

Cremonese

20

Lazio

19

Udinese

18

Atalanta

16

Cagliari

14

Genoa

14

Parma

14

Torino

14

Lecce

13

Pisa

10

Hellas Verona

9

Fiorentina

6



-----------------------------------------------------

Marcatori 


Gol

Calciatore

Squadra

7

Christian Pulisic

Milan

7

Lautaro Martínez

Internazionale

6

Hakan Çalhanoglu

Internazionale

6

Riccardo Orsolini

Bologna

5

Federico Bonazzoli

Cremonese

5

Rafael Leão

Milan

5

Kenan Yildiz

Juventus

5

Nico Paz

Como

4

Jamie Vardy

Cremonese

4

Domenico Berardi

Sassuolo

4

Giovanni Simeone

Torino

4

Rolando Mandragora

Fiorentina

4

Frank Anguissa

Napoli

4

Marcus Thuram

Internazionale

4

Andrea Pinamonti

Sassuolo

4

Keinan Davis

Udinese

4

Nicolò Zaniolo

Udinese

4

Rasmus Højlund

Napoli

4

Matías Soulé

Roma

4

Ange-Yoan Bonny

Internazionale

4

Marco Pellegrino

Parma

4

Santiago Castro

Bologna

4

Kevin De Bruyne

Napoli



3 reti
Zaccagni (Lazio);
Scamacca (Atalanta);
Adams (Torino);
Nzola (Pisa);
Odgaard (Bologna);
Vlahovic (Juventus);
Neres (Napoli);
Douvikas (Como);
Østigård (Genoa);
Esposito (Cagliari);
Cancellieri (Lazio);
Borrelli (Cagliari);
Addai (Como);
Giovane (Hellas Verona);

2 reti
Kostic (Juventus);
Belotti (Cagliari);
Kempf (Como);
Malinovskyi (Genoa);
Dimarco (Internazionale);
Thorsby (Genoa);
Vlasic (Torino);
Pellegrini (Roma);
Moreo (Pisa);
McTominay (Napoli);
Dovbyk (Roma);
Coulibaly (Lecce);
Gudmundsson (Fiorentina);
Serdar (Hellas Verona);
Lookman (Atalanta);
Krstovic (Atalanta);
Kean (Fiorentina);
Guendouzi (Lazio);
Castellanos (Lazio);
Saelemaekers (Milan);
Laurienté (Sassuolo);
Isaksen (Lazio);
Bernabé (Parma);
Colombo (Genoa);
Pobega (Bologna);
De Ketelaere (Atalanta);
Felici (Cagliari);
N’Dri (Lecce);
Cambiaghi (Bologna);
Pavlovic (Milan);
Sulemana (Atalanta);
Terracciano (Cremonese);
Belghali (Hellas Verona);
Baschirotto (Cremonese);
Koné (Sassuolo);
Berisha (Lecce);
Wesley (Roma);
Orban (Hellas Verona);

1 rete
Moreno (Como);
Vázquez (Cremonese);
Zapata (Torino);
Cristante (Roma);
Dybala (Roma);
Rabiot (Milan);
Loftus-Cheek (Milan);
Zielinski (Internazionale);
Cataldi (Lazio);
Bernardeschi (Bologna);
Ekuban (Genoa);
Maripán (Torino);
Karlström (Udinese);
Mina (Cagliari);
Pasalic (Atalanta);
Sanabria (Cremonese);
Luperto (Cagliari);
Barella (Internazionale);
Çelik (Roma);
Gosens (Fiorentina);
Buksa (Udinese);
Posch (Como);
Dumfries (Internazionale);
Kossounou (Atalanta);
Cutrone (Parma);
Vojvoda (Como);
Basic (Lazio);
Hermoso (Roma);
Bastoni (Internazionale);
Ranieri (Fiorentina);
Lucumí (Bologna);
Moro (Bologna);
Piotrowski (Udinese);
Touré (Pisa);
Bernede (Hellas Verona);
Piccoli (Fiorentina);
Augusto (Internazionale);
Martín (Genoa);
Sottil (Lecce);
Kelly (Juventus);
De Luca (Cremonese);
Thuram (Juventus);
Gilmour (Napoli);
Modric (Milan);
Lang (Napoli);
David (Juventus);
Beukema (Napoli);
Miranda (Bologna);
Payero (Cremonese);
Gaetano (Cagliari);
Dallinga (Bologna);
Banda (Lecce);
Thorstvedt (Sassuolo);
Benedyczak (Parma);
Delprato (Parma);
Ricci (Milan);
Coco (Torino);
Brescianini (Atalanta);
Fofana (Milan);
Ngonge (Torino);
Conceição (Juventus);
Zalewski (Atalanta);
Dia (Lazio);
Lucca (Napoli);
Samardzic (Atalanta);
Holm (Bologna);
Perrone (Como);
Cabal (Juventus);
Ferguson (Roma);
Ellertsson (Genoa);
Cheddira (Sassuolo);
Norton-Cuffy (Genoa);
Circati (Parma);
Fadera (Sassuolo);
Iannoni (Sassuolo);
Kristensen (Udinese);
Cambiaso (Juventus);
Scalvini (Atalanta);
Muharemovic (Sassuolo);
Baturina (Como);
Vítinha (Genoa);
Gatti (Juventus);
Noslin (Lazio);
Pio Esposito (Internazionale);
Meister (Pisa);
Bravo (Udinese);
Volpato (Sassuolo);
Sucic (Internazionale);
Adzic (Juventus);
Ramón (Como);
Ekhator (Genoa);
Atta (Udinese);
Lorran (Pisa);
Athekame (Milan);
Matic (Sassuolo);
Camarda (Lecce);
Gabriel (Lecce);
Folino (Cremonese);
Idrissi (Cagliari);
Cuadrado (Pisa);
Spinazzola (Napoli);
Kabasele (Udinese);

Autogol
Hien (Atalanta - 1 autogol);
Sabelli (Genoa - 1 autogol);
Frese (Hellas Verona - 1 autogol);
Muharemovic (Sassuolo - 1 autogol);


Commenti

IL LIBRO DI MANCIO !!!

IL LIBRO DI MANCIO !!!
Le cose non sono mai quello che sembrano ©

© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

ACQUISTA SU

- www.ilmiolibro.it

ACQUISTA ORA: CLICCA QUI!!!

- La Feltrinelli (librerie e/o sito)

- Cartolandia Mola

(Via S.Chiara, 5 - Mola di Bari)

- Francesco Basile Strumenti Musicali

(Via Matteotti, 14 - Taranto )

- Stores esterni (amazon,Apple, Kobo, ecc.)

(versione cartacea Isbn: 9788891066589

ebook Isbn: 9788891066824)

CLICCA "MI PIACE" sulla pagina:

Le cose non sono mai quello che sembrano

www.facebook.com/lecosenonsonomaiquellochesembrano

Puoi acquistare il libro anche dalla stessa pagina facebook:

Clicca QUI: Acquista ora !!!

Top 10 (gli articoli più letti di sempre)