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Vertice di Berlino e il "Piano Trump" per la Pace in Ucraina: tra Sostegno Europeo e Nodi Irrisolti.



​Analisi dei 28 Punti: Garanzie di Sicurezza USA in Cambio della Rinuncia alla NATO e Cessioni Territoriali a Mosca

Di: Mancio M.Ruggiero

​La questione della pace tra Russia e Ucraina è giunta a un punto di svolta, evidenziato dal recente vertice a Berlino che ha riunito i principali leader europei, i vertici di UE e NATO, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner

L'incontro, volto a imprimere una direzione ai negoziati, ha visto i leader UE, inclusa la Premier Giorgia Meloni e il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, ribadire il loro impegno a fianco degli Stati Uniti nel sostenere Kiev, sia sul piano della sicurezza che della ripresa economica. 
È stata inoltre espressa la volontà di costituire una "forza multinazionale" a guida europea per supportare ulteriormente la sicurezza del Paese.

​In questo contesto, si è fatta sentire forte la "voce del Padrone" americana, in particolare quella del Presidente Donald Trump, la cui amministrazione ritiene che la fine del conflitto sia "più vicina che mai"

Alti dirigenti USA hanno riferito che il "90% delle questioni" tra Mosca e Kiev sarebbe già stato risolto, un dato che, pur non essendo ancora stato confermato in tutti i suoi dettagli, alimenta un cauto ottimismo.

​Il Controverso "Piano di Pace" in 28 Punti

​Al centro delle discussioni c'è il piano di pace in 28 punti promosso da Donald Trump, che si configura come una proposta che comporterebbe significative concessioni da parte di Kiev, in cambio di solide garanzie di sicurezza fornite dagli Stati Uniti e dall'Europa.

​I punti cardine di questo piano, rivelati da diverse testate internazionali come Axios e The Telegraph, prevederebbero:

  • Rinuncia all'Adesione alla NATO: L'Ucraina rinuncerebbe per sempre alla sua richiesta di ingresso nell'Alleanza Atlantica. Un'apertura che, secondo il Financial Times, Kiev sarebbe disposta a considerare in cambio di un robusto quadro di sicurezza.
  • Garanzie di Sicurezza Modellate sull'Articolo 5: In cambio della rinuncia alla NATO, gli Stati Uniti e gli alleati europei offrirebbero garanzie di sicurezza che tratterebbero un futuro "attacco armato significativo" da parte della Russia come un attacco all'intera "comunità transatlantica", impegnando gli alleati a rispondere di conseguenza. Questo è il punto centrale che mira a preservare la sovranità ucraina.
  • Cessioni Territoriali e Zone Smilitarizzate: Il piano ratificherebbe il controllo russo sulla maggior parte del Donbass (regioni di Luhansk e Donetsk), con Kiev che cederebbe il terreno ancora sotto il suo controllo. Tuttavia, queste aree verrebbero considerate una zona smilitarizzata, in cui Mosca non potrebbe dispiegare truppe. Per le regioni di Kherson e Zaporizhzhia, si ipotizza un "congelamento" delle attuali linee di controllo, con la Russia che restituirebbe alcuni territori dopo negoziato.
  • "Affitto" per i Territori Controllati: Un dettaglio sorprendente è la proposta, riportata dal Telegraph, secondo cui la Russia dovrebbe pagare una sorta di "rendita" a Kiev per il controllo de facto del Donbass, pur mantenendo l'Ucraina la proprietà legale. Questa soluzione rientrerebbe nel modello di accordi commerciali per sostenere intese di pace.
  • Disposizioni Aggiuntive: Il piano prevede anche la messa in sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte dell'AIEA, un patto di non aggressione tra Kiev, Mosca e l'Europa, la riduzione dell'esercito ucraino (il piano aggiornato parla di un livello di 800.000 effettivi in tempo di pace), un'amnistia per tutte le parti coinvolte (impedendo l'azione legale per crimini di guerra) e nuove elezioni in Ucraina entro 100 giorni dall'accordo.
  • Asset Congelati e Ricostruzione: Circa 100 miliardi di dollari di fondi russi congelati verrebbero investiti in uno sforzo di ricostruzione in Ucraina guidato dagli Stati Uniti, con gli USA che riceverebbero il 50% dei profitti. Inoltre, la Commissione UE ha specificato che i depositari centrali di titoli, come Euroclear, potrebbero compensare eventuali sequestri russi con asset congelati nell'UE.

​La Posizione di Kiev e la Pressione Americana

​Il Presidente Volodymyr Zelensky si trova sotto una forte pressione da parte di Washington affinché accetti l'accordo quadro in tempi brevi, con minacce, secondo Reuters, di cessare la fornitura di intelligence e armi. 

In questo contesto delicato, Zelensky ha ammesso che "solo il presidente Trump e gli Stati Uniti hanno il potere sufficiente per porre fine a questa guerra".

​L'Ucraina ha tuttavia risposto al piano USA con una nuova bozza, un documento quadro che stabilirebbe i parametri per la fine del conflitto, dimostrando la volontà di dialogo ma anche l'intenzione di difendere una "pace dignitosa"
I negoziati si stanno concentrando soprattutto sul nodo irrisolto del Donbass.

​I leader europei hanno espresso accoglienza e appoggio ai progressi ottenuti da Trump, concordando di collaborare per una pace duratura che preservi la sovranità ucraina e la sicurezza europea.

​Questo processo diplomatico, che sembra aver superato l'impasse dei mesi precedenti, rappresenta un momento di svolta cruciale, che stabilirà non solo il futuro dell'Ucraina, ma anche i nuovi equilibri geopolitici tra Stati Uniti, Europa e Russia.

​Un video 👉🏼 Piano di pace Usa, Zelensky nel discorso agli ucraini: Non tradirò gli interessi nazionali diventa rilevante perché mostra la reazione di Zelensky al piano USA, ribadendo che non tradirà gli interessi nazionali pur cercando una via per la pace.

Vedremo come si procederà nei prossimi giorni.

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