Salario Minimo a 9 euro: la Consulta dà ragione alla Puglia. PRC chiede la stessa cosa per Mola di Bari.
Dopo il via libera della Corte Costituzionale, Rifondazione Comunista chiede al Comune di recepire la soglia minima negli appalti e lancia la proposta di una società municipalizzata per tutelare i lavoratori.
Di: Mancio M.Ruggiero
L’obbligo di garantire un salario minimo di almeno nove euro l’ora negli appalti pubblici non è solo una battaglia di civiltà, ma ora è anche un principio sancito dalla legge.
Il tutto ha portato ad una conclusione che è stata accolta favorevolmente dalla maggior parte delle persone.
Laddove il centro non ha voluto o saputo rispondere, alcune Regioni hanno scelto di tracciare la rotta, agendo con coraggio e visione.
Oggi, quel percorso riceve la "benedizione" più autorevole: la Corte Costituzionale (sentenza n. 188/2025) ha infatti respinto il ricorso del Governo contro la legge della Regione Puglia, stabilendo che imporre una soglia minima di dignità salariale negli appalti regionali non è incostituzionale.
La spinta del territorio: il caso Mola di Bari
Sulla scia di questa vittoria giuridica e politica, il Circolo di Rifondazione Comunista di Mola di Bari ha sollevato con forza il tema a livello locale.
Se la Regione ha indicato la strada, ora spetta ai Comuni percorrerla.
La richiesta è chiara: il Comune di Mola deve dotarsi di un regolamento che imponga il limite minimo di 9 euro l’ora in tutti i propri appalti e subappalti, blindando il lavoro con clausole sociali che proteggano occupazione e sicurezza.
"È inaccettabile che il risparmio nella pubblica amministrazione avvenga sulla pelle di chi garantisce servizi essenziali come pulizie, manutenzione e assistenza" – si legge nella nota del Circolo.
Un principio che sposa in pieno quella linea di pensiero che vede nell'ente pubblico un esempio di etica e non un motore di precarietà.
Oltre l'appalto: l'ipotesi della municipalizzazione
Ma Rifondazione Comunista va oltre, lanciando una proposta ancora più radicale per garantire la qualità dei servizi: l’avvio di una riflessione sulla creazione di una società municipalizzata.
Un fronte comune per il lavoro
La sfida è lanciata anche alle forze sociali: il comunicato si chiude con un appello diretto alla CGIL di Mola di Bari per costruire un’iniziativa comune che porti l’Amministrazione al tavolo del confronto.


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