"Non Posso Condividere Spazi Coi Nazisti": Zerocalcare Lascia la Fiera di Roma in Protesta
Il clamoroso forfait del fumettista da "Più libri più liberi" contro la presenza dell'editore "Passaggio al Bosco" riapre il dibattito sui paletti etici della cultura; gli organizzatori si difendono invocando il pluralismo e la legalità.
La fiera della piccola e media editoria, "Più libri più liberi", è stata scossa da un clamoroso atto di protesta.
Michele Rech, in arte Zerocalcare, ha annunciato il suo ritiro dalla partecipazione all'edizione 2025, motivando la sua decisione con l'inaccettabile presenza tra gli stand della casa editrice “Passaggio al Bosco”, ritenuta espressione di ideologie nazifasciste e identitarie.
Il gesto, definito come una scelta di "rara e grande dignità umana e politica", si allinea con l'appello sottoscritto da oltre 80 autori di primo piano, tra cui Alessandro Barbero e Antonio Scurati, che chiedevano all'Associazione Italiana Editori (AIE) di rivedere l'ammissione di editori con cataloghi "problematici" che esaltano figure e scritti collegati al fascismo e all'antisemitismo.
La Posizione Irremovibile del Fumettista
La Replica degli Organizzatori
Di fronte alla forte ondata di polemiche e alla diserzione di una delle sue figure più popolari, l'Associazione Italiana Editori (AIE), responsabile dell'organizzazione, ha risposto in difesa del proprio operato.
Pur riconoscendo la legittimità dei dubbi degli autori, l'AIE ha ribadito l'impegno della fiera a promuovere i valori democratici della Costituzione, ma ha motivato la presenza di "Passaggio al Bosco" con principi di pluralismo editoriale e di legalità.
Il dibattito rimane aperto: molti autori e osservatori ritengono che la fiera, in quanto luogo simbolo della cultura, debba applicare criteri etici più stringenti per escludere quelle realtà che, attraverso i libri, fanno apologia di ideologie esplicitamente bandite dalla Costituzione.


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