Un altro fine settimana di Serie A ha rimescolato le carte in vetta e nelle zone calde della classifica, consegnando ai tifosi un campionato più aperto che mai.
La 13^ giornata di Serie A regala ancora parecchie emozioni e non riesce ad eleggere una protagonista assoluta.
Con i risultati delle ultime sfide, si è creato un incredibile testa a testa a quota 28 punti che promette scintille per il futuro.
🥇 La Vetta si fa Affollata
Il risultato più importante, forse, è arrivato dall'Olimpico, dove il Napoli ha dimostrato grande cinismo, espugnando il campo della Roma con un sofferto 1-0 grazie al gol decisivo di Neres. Questa vittoria permette agli azzurri di raggiungere il Milan, anch'esso vincente per 1-0 in un big match teso contro la Lazio (decisivo Leão, con un finale polemico).
Segue l'Inter, che ha dovuto faticare a Pisa, ma ha trovato la strada della vittoria (2-0) grazie a una magistrale doppietta del suo capitano, Lautaro Martínez, confermando la sua leadership offensiva.
💎 Le Rivelazioni: Yildiz Illumuna, La Dea si Risveglia, Cremonese Sorprende
Non sono mancate le prestazioni individuali e i ritorni in grande stile:
Atalanta Torna a Sorridere (2-0 alla Fiorentina): Una vittoria fondamentale per l'Atalanta, che ha ritrovato i tre punti dopo quasi due mesi. I nerazzurri hanno superato una Fiorentina in crisi con i gol di un inatteso Kossounou (prima rete in Serie A) e di Lookman, che ha chiuso i giochi, lasciando i viola all'ultimo posto in classifica.
Juventus-Cagliari 2-1: La Juventus vince in rimonta, ma il titolo è tutto per Kenan Yildiz, autore di una splendida doppietta. Il talento bianconero ha ribaltato lo svantaggio iniziale (Esposito per il Cagliari) con due reti che ne hanno certificato la crescita esponenziale.
Udinese e Como Inarrestabili: L'Udinese ha avuto la meglio in trasferta con un 2-0 indirizzato dal gol iniziale di Zaniolo e chiuso dal rigore di Davis (con espulsione di Troilo). Continua a volare anche il Como, che supera il Sassuolo 2-0 con i gol di Douvikas e Moreno, consolidando le sue ambizioni europee.
La Sorpresa Grigiorossa: La vera sorpresa del weekend è la Cremonese, che travolge il Bologna in trasferta per 3-1. Protagonista assoluto l'intramontabile Jamie Vardy, autore di una doppietta che ha messo in ginocchio la squadra di casa.
⚔️ Le Battaglie Decise: Lecce ed Emozioni al Via del Mare
Nelle sfide più equilibrate, il fattore campo ha giocato un ruolo chiave:
Lecce-Torino 2-1: Un match ad alta intensità, deciso da un finale thrilling. Dopo il doppio vantaggio iniziale di Coulibaly e Banda per il Lecce, e il gol della speranza granata di Adams, la partita è stata risolta al 90° dal portiere del Lecce, Falcone, che ha parato un calcio di rigore ad Asllani, regalando la vittoria ai suoi.
Genoa-Verona 2-1: Anche a Genova i padroni di casa hanno dovuto rimontare lo svantaggio iniziale (Belghali per il Verona). Il Genoa ha trovato il pari con Colombo e ha completato il sorpasso nella ripresa grazie alla rete di Thorsby, assicurandosi i tre punti.
Il campionato è in pieno fermento, con le squadre di testa racchiuse in un fazzoletto e le "piccole" capaci di regalare sorprese inattese.
Andiamo a guardare, adesso, tutte le gare in maniera più dettagliata e le relative classifiche:👇
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Juventus-Cagliari 2-1
⚽ 26' Esposito, 27' e 45+1' Yildiz
JUVENTUS (3-4-2-1): Perin, Kalulu, Kelly, Koopmeiners, McKennie, Thuram (25' st Miretti), Locatelli, Kostic (1' st Cambiaso), Conceicao (40' st Cabal), Yildiz (40' st Openda), Vlahovic (31' pt David).
All. Spalletti.
CAGLIARI (4-4-2): Caprile, Zappa, Deiola, Luperto, Obert (8' st Idrissi), Palestra, Adopo (36' st Gaetano), Liteta (8' st Prati), Folorunsho (36' st Kilicsoy), Esposito (25' st Felici), Borrelli.
All. Pisacane.
Ammoniti: Obert, Folorunsho, Felici, Prati, Cambiaso, Deiola.
All'inizio, la partita tra Juventus e Cagliari non regala grandi emozioni, ma la noia viene spazzata via da un turbinio di gol concentrato nella prima frazione.
A rompere il ghiaccio, in modo del tutto inatteso, sono gli ospiti: al 26° minuto, su azione innescata da Palestra, Esposito buca la difesa bianconera e porta in vantaggio il Cagliari.
La reazione della Juventus è però immediata e fulminea.
Passa meno di un minuto e il giovane talento bianconero, Kenan Yildiz, ristabilisce subito la parità sull'1-1.
Il ragazzo, spesso accostato ad Alessandro Del Piero per movenze e classe, non si ferma qui: proprio prima dell'intervallo, al 40°, Yildiz si ripete e sigla la sua personale doppietta, ribaltando completamente il risultato sul 2-1 in favore della Juventus.
Una prestazione maiuscola che illumina lo Stadium.
Nel secondo tempo, la squadra di Luciano Spalletti gestisce il vantaggio con maturità.
Nonostante l'allenatore decida di sostituire Kostic (una mossa che sembra indicare qualche ripensamento sul suo utilizzo, anche se la prestazione generale è stata giudicata positiva), la squadra non perde il controllo.
I padroni di casa si limitano a creare un paio di occasioni per mettere al sicuro il risultato, ma la difesa tiene e la Juventus porta a casa la vittoria per 2-1, consolidando la sua posizione in classifica.
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Genoa-H.Verona 2-1
⚽21’ Belghali, 40’ Colombo, 62’ Thorsby
GENOA (3-5-2): Leali, Marcandalli, Ostigard, Vasquez, Ellertsson (40' st Sabelli), Thorsby, Malinovskyi (40' st Carboni), Frendrup, Martin, Vitinha (27' st Masini) , Colombo (21' st Ekuban).
All.: De Rossi .
H.VERONA (3-5-2): Monitpò, Nunez, Nelsson, Valentini, Belghali (35' st Oyegoke), Niasse (35' st Al-Musrati), Gagliardini, Bernede (21' st Sarr), Bradaric (30' pt Frese), Giovane, Mosquera (21' st Orban).
All.Zanetti
Ammoniti: Thorsby, Nunez, Gagliardini per gioco falloso, Mosquera, De Rossi per proteste.
Il Genoa conquista tre punti preziosi tra le mura amiche, battendo in rimonta per 2-1 un combattivo Verona, in un incontro che ha offerto gol e capovolgimenti di fronte.
A partire con il piede giusto, sorprendentemente, sono stati gli ospiti.
Il Verona ha sbloccato la partita al 21° minuto, portandosi in vantaggio con la rete firmata da Belghali.
Tuttavia, il Genoa non si è lasciato abbattere e ha reagito prima della pausa.
Al 40° minuto, i padroni di casa hanno trovato il gol del pareggio con Colombo, ristabilendo l'equilibrio e fissando il risultato sull'1-1 con cui le squadre sono andate al riposo.
Nella ripresa, i rossoblu hanno completato l'opera.
Al 62° minuto, è stato Thorsby a trovare la rete della definitiva rimonta, portando il Genoa in vantaggio sul 2-1.
Nonostante gli sforzi del Verona per riequilibrare il risultato, la difesa ligure ha tenuto duro. Il punteggio non è più cambiato, e il fischio finale ha sancito la vittoria del Genoa per 2-1.
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Parma-Udinese 0-2
⚽11’ Zaniolo, 64’ Davis (rig.)
PARMA (5-3-2): Corvi, Britschgi, Delprato, Troilo, Valenti, Valeri (36' st Lovik), Bernabè (34' st Benedyczak), Keita (1' st Estevez), Sorensen (12' st Hernani), Pellegrino, Cutrone (1' st Ondrejka).
All.Cuesta
UDINESE (3-5-2): Okoye, Bertola, Kabasele, Solet, Zanoli (37’vst Ehizibue), Piotrowski (45' Zarraga), Karlstrom, Atta (24' stvEkkelenkamp), Zemura, Zaniolo (37' st Bravo), Davis (24' st Buksa).
All.: Runjaic
Ammoniti: Atta, Keita per gioco falloso, Davis per comportamento non regolamentare
Espulsi: nel st al 19' Troilo per fallo da ultimo uomo con chiara occasione da rete, 48' Runjaic per proteste.
L'Udinese ha iniziato la partita con grande slancio e determinazione, conquistando una vittoria per 2-0 in trasferta grazie a un episodio chiave nel secondo tempo.
I friulani sono partiti subito all'attacco: dopo un'occasione mancata al 4° minuto, il gol del vantaggio è arrivato puntuale all'11° minuto grazie a Nicolò Zaniolo.
Nonostante lo svantaggio, i padroni di casa hanno tentato di reagire, alzando il ritmo e intensificando il pressing, ma hanno incontrato grandi difficoltà nel creare chiare e pericolose opportunità da gol per riequilibrare l'incontro.
La svolta definitiva della partita è arrivata al 62° minuto.
Un errore difensivo fatale ha visto Troilo commettere fallo da rigore, azione che gli è costata anche l'espulsione.
Dal dischetto, Davis è stato impeccabile, trasformando il penalty e portando l'Udinese sul 2-0.
Con l'uomo in più e il doppio vantaggio, l'Udinese ha gestito il finale di partita, chiudendo l'incontro sul 2-0.
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Milan-Lazio 1-0
⚽ 51' Leao
MILAN (3-5-2): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlović; Saelemaekers, Fofana (20' st Loftus-Cheek), Modrić, Rabiot, Bartesaghi; Nkunku (37' st Ricci), Leao.
All.: Allegri.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marušić, Gila, Romagnoli, Pellegrini (40' st Nuno Tavarez); Guendouzi, Vecino (17' st Dele-Bashiru), Basić (40' st Noslin); Isaksen (25' st Pedro), Dia (17' st Castellanos), Zaccagni.
All.: Sarri.
Ammoniti: Tomori per gioco pericoloso, Pellegrini per comportamento non regolamentare, Gabbia, Romagnoli, Ricci, Zaccagni gioco falloso.
È il Milan a portarsi a casa l'intera posta in palio nella difficile sfida di San Siro, superando la Lazio per 1-0 grazie al lampo del suo attaccante più rappresentativo.
Nonostante il risultato finale, l'inizio della partita è a favore degli uomini di Sarri.
La Lazio si rende pericolosa in diverse occasioni, ma il risultato non si sblocca grazie soprattutto a un Maignan in grande spolvero, che respinge ogni tentativo ospite.
Nonostante le parate, il primo tempo si chiude senza grandi sussulti per la porta rossonera (e laziale), con le squadre che vanno al riposo sullo 0-0.
Nella ripresa, il Milan cambia marcia e trova il gol del vantaggio al 52° minuto: è Rafael Leão a illuminare San Siro, segnando la rete dell'1-0.
Il portoghese, galvanizzato dal gol, sfiora la doppietta personale dieci minuti dopo.
Il finale è acceso, ma non per il gioco: si accendono le polemiche.
Un check al VAR porta a una decisione controversa che culmina con l'espulsione dell'allenatore del Milan Max Allegri.
Nonostante il parapiglia, il risultato non cambia più.
Il match termina 1-0 per il Milan.
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Como-Sassuolo 2-0
⚽ 14' p.t. Douvikas, 8' s.t. Moreno
COMO (4-2-3-1) - Butez; Vojvoda (dal 14' s.t. Posch), Carlos, Ramon, Moreno; Caqueret (dal 14' s.t. Da Cunha), Perrone; Addai (dal 37' s.t. Kuehn), Nico Paz, Rodriguez (dal 14' s.t. Baturina); Douvikas.
All. Fabregas
SASSUOLO (4-3-3) - Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Doig (dal 36' s.t. Cande); Thorstvedt, Matic, Koné (dal 37' s.t. Iannoni); Berardi (dal 7' s.t. Volpato), Pinamonti (dal 24' s.t. Moro), Laurienté (dal 24' s.t. Fadera).
All. Grosso
Ammoniti: 37' p.t. Kone, 3' s.t. Caqueret, 28' s.t. Ramon
Una grande prova di maturità e cinismo permette al Como di superare il Sassuolo per 2-0 allo stadio Sinigaglia, in una serata che consolida le ambizioni della squadra allenata da Cesc Fàbregas.
Il match parte subito con ritmi alti. I lariani, spinti dal proprio pubblico, trovano il vantaggio al 14° minuto: sugli sviluppi di un'azione d'angolo, è l'attaccante Douvikas a farsi trovare pronto in area piccola.
Lesto a superare la difesa neroverde, l'attaccante controlla e spedisce la palla in rete, firmando l'1-0 e mettendo la gara subito in salita per il Sassuolo di Grosso.
Nonostante i tentativi del Sassuolo, che prova a pungere soprattutto con Laurienté e Berardi, la difesa del Como tiene bene e il risultato non cambia fino all'intervallo.
La ripresa si apre con la notizia sfortunata dell'infortunio muscolare per il capitano neroverde Berardi, costretto a lasciare il campo.
Questo scossone sembra dare il via libera definitivo al Como.
Passano solo otto minuti dal rientro in campo ed è l'esterno Alberto Moreno a mettere il punto esclamativo sulla partita.
Su una giocata di Nico Paz (protagonista di una partita ispirata), Moreno si inserisce perfettamente e beffa il portiere avversario Muric con un tocco preciso che vale il 2-0.
Il Sassuolo, nonostante i cambi offensivi, non riesce a trovare la via per riaprire la partita, sprecando anche una grande occasione con Volpato.
Fàbregas gestisce la fase finale con i suoi cambi (tra cui l'inserimento di Baturina e Da Cunha), portando a casa tre punti d'oro.
Il Como vola e raggiunge momentaneamente le primissime posizioni in classifica.
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Bologna - Cremonese 1-3
⚽ Payero (C) 31’ pt, Vardy (C) 36’ pt, Orsolini (rig.) 48’ pt; Vardy (C) 5’ st
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Zortea (35' st Holm), Casale (1’ st Heggem), Lucumi, Miranda; Moro, Pobega; Orsolini (35' st Bernardeschi), Odgaard (30’ st Dallinga), Dominguez (1’ st Cambiaghi); Castro.
All.: Italiano
CREMONESE (3-5-2): Audero; Terracciano, Baschirotto, Bianchetti; Barbieri, Bondo (30’ st Zerbin), Payero (22’ st Grassi), Vandeputte, Pezzella (41' st Folino); Vardy, Bonazzoli (30’ st Sanabria). All.: Nicola
AMMONITI: Pezzella (C) 25’ pt, Terracciano (C) 14’ st
Una Cremonese in stato di grazia sorprende tutti espugnando il campo del Bologna con un netto 3-1. La squadra di Mister Nicola, con un approccio offensivo e cinico, ha spento le ambizioni dei padroni di casa, che non sono riusciti a reagire dopo un primo tempo fatale.
Dopo una fase iniziale in cui il Bologna ha provato a costruire, la Cremonese ha piazzato un micidiale uno-due.
Al 31° minuto, è stato Payero a sbloccare il risultato.
Il vantaggio ha dato coraggio agli ospiti, che hanno raddoppiato solo cinque minuti più tardi: al 36°, il veterano Jamie Vardy ha firmato il 2-0.
Sembrava un divario incolmabile, ma il Bologna è riuscito a rientrare in partita proprio allo scadere del primo tempo: al 48°, Orsolini ha trasformato un calcio di rigore, accorciando le distanze e fissando il risultato sul 2-1 prima dell'intervallo.
Le speranze di rimonta del Bologna, affidate anche ai cambi operati da Italiano nell'intervallo, sono state spazzate via dopo soli cinque minuti dalla ripresa.
Ancora una volta, è stato Vardy a ergersi a protagonista assoluto: al 5° minuto del secondo tempo, l'attaccante inglese ha siglato la sua doppietta personale, portando il punteggio sul definitivo 3-1 per la Cremonese.
Nonostante l'ingresso in campo di forze fresche nel Bologna, la difesa grigiorossa guidata da Baschirotto ha resistito, mentre il centrocampo, orchestrato da Vandeputte e Payero (fino all'uscita), ha gestito il vantaggio fino al fischio finale.
La Cremonese ottiene così una vittoria preziosissima in trasferta.
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Roma-Napoli 0-1
⚽ 36' pt Neres
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante (17' El Aynaoui), Koné, Wesley (37' st El Shaarawy); Soulé (17' st Dybala), Pellegrini (35' st Bailey); Ferguson (1' st Baldanzi).
All. Gritti (Gasperini squalificato)
NAPOLI (3-4-3): Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, Lobotka, McTominay, Olivera; Neres (40' st Lucca), Hojlund (35' Elmas), Lang (24' Politano).
All. Conte
Ammoniti: Cristante, Lobotka, Beukema, Baldanzi, Ndicka, El Shaarawy e Oliveira per gioco falloso
È un Napoli cinico ed efficace quello che riesce a strappare una vittoria fondamentale per 1-0 in casa della Roma, in un match combattuto che lancia gli uomini di Conte in testa alla classifica.
La partita è vivace fin dall'inizio.
Il Napoli entra in campo con più convinzione e crea subito i pericoli maggiori con l'attaccante Lang, ma il portiere romanista Svilar è attento e sventa le minacce.
Anche la Roma, però, risponde presente, in particolare con tentativi di Pellegrini e Ferguson.
Il momento chiave arriva al 36': è l'episodio che spacca la gara.
Tutto nasce da un recupero di Rrahmani su Koné al limite dell'area romanista, un'azione che scatena le proteste dei padroni di casa.
Scampato il pericolo, parte il contropiede letale: Neres scambia rapidamente con Hojlund e viene servito in profondità; il brasiliano si trova a tu per tu con Svilar e non sbaglia, firmando l'1-0 e il gol decisivo.
Nella ripresa, il risultato non si schioda.
La Roma tenta il tutto per tutto nel finale per trovare il pareggio, intensificando la pressione.
Tuttavia, la difesa del Napoli regge l'urto.
Al 90', è l'estremo difensore partenopeo, Milinkovic-Savic, a diventare l'eroe della giornata con una parata super decisiva sul tiro di Baldanzi, blindando di fatto la porta.
Il fischio finale sancisce la vittoria del Napoli per 1-0.
Questo successo permette agli azzurri di volare a 28 punti, raggiungendo il Milan in vetta alla classifica.
La sconfitta, invece, fa scendere la Roma a un solo punto di distanza dalla testa.
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Atalanta-Fiorentina 2-0
⚽ 41' pt Kossounou, 7' st Lookman
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Kossounou, Hien (42' st Kolasinac), Djimsiti; Bellanova, De Roon (cap.), Ederson (22' st Pasalic), Zappacosta (22' st Zalewski); De Ketelaere, Lookman (32' st K. Sulemana); Scamacca (32' st Krstovic).
All. Palladino
FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Pongracic, Pablo Marì (30' st Comuzzo), Ranieri (cap.); Dodò (19' st Fortini), Mandragora, Fagioli (19' st Gudmundsson), Sohm (34' st Ndour), Parisi; Kean, Piccoli (34' st Richardson).
All. Vanoli
Ammoniti: Pongracic, Pablo Marì e Hien per gioco falloso, Mandragora per comportamento non regolamentare.
L'Atalanta, guidata dall'allenatore Palladino, ha finalmente ritrovato il sorriso in campionato con una vittoria per 2-0 contro una Fiorentina in evidente difficoltà.
Si è trattato di un successo cruciale, poiché i Nerazzurri non vincevano in Serie A da quasi due mesi, dalla fine di settembre.
L'equilibrio è stato rotto poco prima dell'intervallo, al 41° minuto, grazie a un eroe inatteso: il difensore Kossounou ha segnato il suo primo gol con la maglia de La Dea.
Quello che sembrava un cross dalla fascia destra si è trasformato in un tiro preciso che si è infilato proprio sotto l'incrocio dei pali, non lasciando scampo al portiere della Fiorentina, De Gea.
È stato un momento a sorpresa che ha dato il vantaggio all'Atalanta.
Il secondo gol decisivo è arrivato all'inizio della ripresa, al 52° minuto.
Dopo un calcio d'angolo battuto da Zappacosta, un primo tentativo (forse di De Ketelaere) è stato parato miracolosamente da De Gea.
Tuttavia, Lookman è stato il più veloce ad avventarsi sulla ribattuta, insaccando il pallone in rete sotto la traversa per il definitivo 2-0.
Per la Fiorentina, la crisi continua.
La squadra toscana rimane all'ultimo posto in classifica, a pari punti con il Verona, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale.
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Pisa-Inter 0-2
⚽ 24' st e 38' st Lautaro Martinez
PISA (3‑5-2): Scuffet, Canestrelli, Albiol (35' st Lorran), Caracciolo, Touré, Aebischer, Marin, Piccinini (26' st Leris), Angori (26' st Tramoni), Meister (44' st Moreo), Nzola (44' st Buffon).
All. Gilardino
INTER (3-5-2): Sommer, Akanji, Acerbi (21' st Bisseck), Bastoni, Luis Henrique (21' st Diouf), Barella, Chalanoglou, Sucic (1' st Zielinski), Di Marco, Thuram (21' st Esposito), Lautaro Martinez (43' st Carlos Augusto).
All. Chivu
Ammoniti: Caracciolo, Acerbi, Albiol.
L'Inter porta a casa tre punti pesanti vincendo per 2-0 in trasferta contro il Pisa, ma ha dovuto faticare per avere la meglio su una squadra che ha saputo tenere testa ai nerazzurri per gran parte della gara.
La prima frazione di gioco è stata caratterizzata da un sostanziale equilibrio.
Entrambe le squadre hanno avuto le loro chance per sbloccare il risultato, ma la mira non è stata precisa e i portieri sono rimasti imbattuti.
Si va al riposo sullo 0-0
Nella ripresa, la gara si accende.
Inizialmente è il Pisa a rientrare in campo con maggiore aggressività, creando qualche grattacapo alla difesa interista.
Ma, come spesso accade, è la qualità dei campioni a fare la differenza.
Al 24° minuto della ripresa, l'Inter trova la rete che spacca il match: Esposito si inventa un assist geniale e invitante, che smarca Lautaro Martínez.
Il Toro non ci pensa due volte e, dal cuore dell'area, piazza un sinistro di prima intenzione che si insacca con precisione chirurgica sotto l'incrocio dei pali.
È l'1-0.
Non è finita: al 38° minuto, il capitano nerazzurro cala il sipario.
Questa volta è Barella a vestire i panni dell'assistman, servendo Lautaro che si ripete, firmando così la sua doppietta personale e il definitivo 2-0.
Con questa vittoria, l'Inter raggiunge quota 28 punti in classifica, mantenendosi nelle primissime posizioni. Il Pisa, nonostante la buona prova, resta fermo a 10 punti.
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Lecce-Torino 2-1
20’ Coulibaly (L), 22’ Banda (L), 57’ Adams (T)
LECCE (4-2-3-1): Falcone, Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo, Ramadani, Coulibaly, Pierotti (20' st Morente), Berisha (37' st Kaba), Banda (20' st Sottil); Stulic (47' st Ndaba).
All.: Di Francesco
TORINO (3-5-2): Israel, Tameze (15' st Ngonge), Maripan, Coco, Pedersen (25' st Masina), Casadei, Asllani, Gineitis 37' pt Zapata), Nkounkou (25' st Lazaro), Adams, Vlasic (25' st Aboukhal).
All.: Baroni
Ammoniti: Casadei, Ramadani, Veiga, Coco, Ngonge per gioco falloso.
Una partita emozionante e ricca di colpi di scena ha visto il Lecce trionfare per 2-1 sul Torino al Via del Mare, in una sfida che ha tenuto tutti col fiato sospeso fino all'ultimo secondo.
Nonostante il Torino abbia provato a farsi vedere per primo in attacco, è il Lecce a sferrare un micidiale uno-due.
La gara si sblocca al 20° minuto con il gol di Coulibaly, che porta in vantaggio i padroni di casa.
La rete accende immediatamente la miccia del match, tanto che solo due minuti dopo il Lecce trova il raddoppio con Banda.
Sembra fatta, ma il Torino non ci sta e reagisce con orgoglio nel finale di tempo, costruendo occasioni importanti e trovando anche una traversa clamorosa con Nkounkou.
Nella ripresa, la pressione del Torino si fa sentire.
Gli ospiti riescono ad accorciare le distanze al 57° minuto con il gol di Adams, riaprendo completamente la partita e promettendo un finale al cardiopalma.
L'episodio decisivo arriva proprio al 90° minuto: il Torino ottiene un calcio di rigore che potrebbe valere il pareggio.
Sul dischetto si presenta Asllani, ma il portiere del Lecce, Falcone, si supera e compie una parata decisiva, neutralizzando il tiro e blindando il risultato.
Finisce 2-1 per il Lecce, che conquista una vittoria di carattere in una sfida ricca di emozioni.
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Classifica
| Posizione | Squadra | Punti (Pt.) |
| 1 | Milan | 28 |
| 2 | Napoli | 28 |
| 3 | Inter | 27 |
| 4 | Roma | 27 |
| 5 | Como | 24 |
| 6 | Bologna | 24 |
| 7 | Juventus | 23 |
| 8 | Lazio | 18 |
| 9 | Udinese | 18 |
| 10 | Sassuolo | 17 |
| 11 | Cremonese | 17 |
| 12 | Atalanta | 16 |
| 13 | Torino | 14 |
| 14 | Lecce | 13 |
| 15 | Cagliari | 11 |
| 16 | Genoa | 11 |
| 17 | Parma | 11 |
| 18 | Pisa | 10 |
| 19 | Fiorentina | 6 |
| 20 | Hellas Verona | 6 |
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Marcatori
6 reti
5 reti
4 reti
Jamie Vardy (Cremonese)
Domenico Berardi (Sassuolo)
Federico Bonazzoli (Cremonese)
Giovanni Simeone (Torino)
André-Frank Anguissa (Napoli)
Andrea Pinamonti (Sassuolo)
Brendan Davis (Udinese)
Nicolò Zaniolo (Udinese)
Matías Soulé (Roma)
Jean-Kévin Bonny (Internazionale)
Gabriel Pellegrino (Parma)
Santiago Castro (Bologna)
Kenan Yildiz (Juventus)
Kevin De Bruyne (Napoli)
3 reti
Zaccagni (Lazio);
Mandragora (Fiorentina);
Adams (Torino);
Thuram (Internazionale);
Nzola (Pisa);
Vlahovic (Juventus);
Neres (Napoli);
Douvikas (Como);
Østigård (Genoa);
Esposito (Cagliari);
Cancellieri (Lazio);
Borrelli (Cagliari);
Addai (Como);
2 reti
Kostic (Juventus);
Belotti (Cagliari);
Kempf (Como);
Dimarco (Internazionale);
Thorsby (Genoa);
Pellegrini (Roma);
Moreo (Pisa);
McTominay (Napoli);
Scamacca (Atalanta);
Dovbyk (Roma);
Coulibaly (Lecce);
Gudmundsson (Fiorentina);
Serdar (Hellas Verona);
Odgaard (Bologna);
Lookman (Atalanta);
Krstovic (Atalanta);
Kean (Fiorentina);
Guendouzi (Lazio);
Castellanos (Lazio);
Saelemaekers (Milan);
Laurienté (Sassuolo);
Bernabé (Parma);
Colombo (Genoa);
Pobega (Bologna);
De Ketelaere (Atalanta);
Felici (Cagliari);
N’Dri (Lecce);
Cambiaghi (Bologna);
Pavlovic (Milan);
Højlund (Napoli);
Sulemana (Atalanta);
Terracciano (Cremonese);
Baschirotto (Cremonese);
Berisha (Lecce);
Wesley (Roma);
Giovane (Hellas Verona);
Orban (Hellas Verona);
1 rete
Moreno (Como);
Vázquez (Cremonese);
Cristante (Roma);
Dybala (Roma);
Loftus-Cheek (Milan);
Zielinski (Internazionale);
Cataldi (Lazio);
Bernardeschi (Bologna);
Ekuban (Genoa);
Maripán (Torino);
Malinovskyi (Genoa);
Karlström (Udinese);
Mina (Cagliari);
Pasalic (Atalanta);
Luperto (Cagliari);
Barella (Internazionale);
Çelik (Roma);
Gosens (Fiorentina);
Vlasic (Torino);
Buksa (Udinese);
Posch (Como);
Dumfries (Internazionale);
Kossounou (Atalanta);
Cutrone (Parma);
Vojvoda (Como);
Basic (Lazio);
Hermoso (Roma);
Bastoni (Internazionale);
Ranieri (Fiorentina);
Lucumí (Bologna);
Moro (Bologna);
Touré (Pisa);
Piccoli (Fiorentina);
Martín (Genoa);
Sottil (Lecce);
Kelly (Juventus);
De Luca (Cremonese);
Thuram (Juventus);
Gilmour (Napoli);
Modric (Milan);
Lang (Napoli);
David (Juventus);
Beukema (Napoli);
Miranda (Bologna);
Payero (Cremonese);
Dallinga (Bologna);
Banda (Lecce);
Thorstvedt (Sassuolo);
Delprato (Parma);
Isaksen (Lazio);
Ricci (Milan);
Coco (Torino);
Brescianini (Atalanta);
Fofana (Milan);
Ngonge (Torino);
Conceição (Juventus);
Zalewski (Atalanta);
Dia (Lazio);
Lucca (Napoli);
Samardzic (Atalanta);
Holm (Bologna);
Perrone (Como);
Cabal (Juventus);
Ferguson (Roma);
Ellertsson (Genoa);
Cheddira (Sassuolo);
Circati (Parma);
Fadera (Sassuolo);
Iannoni (Sassuolo);
Kristensen (Udinese);
Cambiaso (Juventus);
Scalvini (Atalanta);
Baturina (Como);
Vítinha (Genoa);
Belghali (Hellas Verona);
Gatti (Juventus);
Noslin (Lazio);
Koné (Sassuolo);
Pio Esposito (Internazionale);
Meister (Pisa);
Bravo (Udinese);
Sucic (Internazionale);
Adzic (Juventus);
Ramón (Como);
Ekhator (Genoa);
Atta (Udinese);
Lorran (Pisa);
Athekame (Milan);
Matic (Sassuolo);
Camarda (Lecce);
Gabriel (Lecce);
Folino (Cremonese);
Idrissi (Cagliari);
Cuadrado (Pisa);
Spinazzola (Napoli);
Kabasele (Udinese);
Autogol
Hien (Atalanta - 1 autogol);
Frese (Hellas Verona - 1 autogol);
Muharemovic (Sassuolo - 1 autogol);
Sabelli (Genoa - 1 autogol);
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