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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Roberto Benigni: Un Grido di Dolore per Gaza che Echeggia in Tutto il Mondo.




Un'Accorata Denuncia del Premio Oscar che Trafigge l'Anima e Risuona Ben Oltre i Confini Nazionali


A "Propaganda Live", Roberto Benigni ha prestato la sua voce inimitabile al profondo senso di sgomento e orrore che milioni di persone provano quotidianamente di fronte alla tragedia di Gaza. 

Raramente si è visto il premio Oscar così accorato, commosso e visibilmente scosso, trasformando il suo intervento in un potente manifesto contro l'orrore della guerra.

Con la sua consueta capacità di toccare le corde più intime dell'animo umano, Benigni ha paragonato la situazione a un macabro gioco di bambini: 
"Quando i bambini giocano alla guerra da piccoli, appena uno di loro si fa male o si graffia, il gioco si ferma." 
E qui, il suo tono si è fatto ancora più veemente, quasi un'accusa diretta: 
"Ma perché gli israeliani continuano a uccidere i bambini? 
Si dovrebbero fermare appena un bambino si graffia. 
Ma che vigliaccheria è questa?".

Le sue parole non sono state solo un'espressione di sdegno, ma un vero e proprio appello all'umanità: 
"Si devono fermare, è insopportabile all’animo umano. 
Non sentono il grido di dolore che si sente da ogni parte del mondo? 
Non lo sentono?". 

Benigni ha poi concluso con un monito che risuona come un pugno nello stomaco: 
"Siamo tutti lo stesso corpo e se non sentono il dolore, non sono uomini, non sono persone umane. 
Devono sentire questo dolore!".

L'intervento di Benigni ha trovato un'ampia risonanza nel dibattito pubblico, diventando virale sui social media e riaccedendo la discussione sull'impatto umanitario del conflitto. 

Le sue parole, nella loro semplicità e forza emotiva, hanno catturato il sentimento diffuso di impotenza e frustrazione di fronte alla continua escalation di violenza, in particolare contro i civili e i bambini.

Al di là delle opinioni politiche e delle complessità geopolitiche, il messaggio di Benigni si concentra sulla dignità umana e sulla necessità di porre fine a una sofferenza che travalica ogni confine. 

La sua voce si unisce a quella di numerose organizzazioni umanitarie internazionali, come l'UNICEF e Save the Children, che da mesi denunciano la gravissima crisi umanitaria a Gaza, con migliaia di vittime civili, infrastrutture distrutte e un accesso agli aiuti essenziali gravemente compromesso.

L'appello di Benigni, in fondo, è un richiamo alla responsabilità collettiva e all'empatia, un invito a non voltare lo sguardo di fronte all'orrore e a riconoscere il dolore dell'altro come parte integrante del nostro stesso sentire. 

In un mondo spesso polarizzato, la sua è stata una voce che, con la sua inconfondibile passione, ha saputo esprimere una verità universale: la vita di ogni bambino è sacra e la sua perdita è una ferita per l'intera umanità.

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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