Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

Le cose non sono mai quello che sembrano ©.           Clicca sull'immagine.
Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

1981 e 2025 - Il Passato e il Presente del Clima Estivo Italiano: Un Confronto Climatologico a Luglio

 


Confrontato il meteo di fine luglio di 44 anni fa in Italia con una giornata tipo dell'estate attuale. 

Si vorrebbe tornare indietro nel tempo per innumerevoli ragioni.

In qualche maniera se torniamo nel 1981 sicuramente staremmo più freschi.

Star Trek, Docito Who, Ritorno al futuro?
Beh.... 
Sarebbe bellissimo trascorrere Un'Estate anni '80.

Mentre ci avviciniamo alla fine di luglio del 2025, è interessante volgere lo sguardo indietro di quasi mezzo secolo per confrontare le condizioni meteorologiche estive di allora con quelle attuali. 

Cosa succedeva nel cielo italiano 44 anni fa, ovvero nel luglio del 1981, e come si distingue da una tipica giornata estiva odierna? 

Le differenze, come vedremo, non sono solo aneddotiche ma riflettono tendenze climatiche significative.

Luglio 1981: Un'Estate Più "Moderata" e Variabile

Nel luglio del 1981, l'Italia viveva un'estate che, sebbene calda, era caratterizzata da una maggiore variabilità rispetto a quanto siamo abituati oggi. 

Le cronache dell'epoca e i dati meteorologici disponibili (ricostruiti tramite archivi e analisi climatiche retrospettive) indicano che le temperature medie di fine luglio si attestavano su valori più contenuti. 

Difficilmente si superavano i 30-32°C nelle regioni settentrionali e centrali, e anche al Sud, pur con punte più elevate, ondate di calore estreme e prolungate erano meno frequenti.

Era più comune assistere a temporali estivi pomeridiani o serali, soprattutto nelle aree interne e montuose, che portavano un po' di refrigerio dopo le ore più calde. 

L'afa, seppur presente, era spesso mitigata da una maggiore ventilazione e da periodi di tempo più instabile. 

Le notti erano generalmente più fresche, consentendo un riposo più agevole senza il ricorso massiccio, come accade ora all'aria condizionata che all'epoca non era nemmeno diffusissima nelle abitazioni.

In quel periodo, l'Italia era ancora influenzata da dinamiche atmosferiche che permettevano un maggiore ricambio d'aria e una minor persistenza degli anticicloni subtropicali africani. 
Le perturbazioni atlantiche riuscivano ancora ad inserirsi con maggiore frequenza, portando rinfrescanti passaggi nuvolosi e precipitazioni.

Una Giornata Qualunque dell'Estate Attuale (Luglio 2025): Il Dominio dell'Anticiclone Subtropicale

Confrontiamo ora questa descrizione con una giornata qualunque di fine luglio dell'estate attuale, il 2025. 

La differenza è palpabile e riflette in pieno gli effetti del cambiamento climatico. 
Oggi, la norma è l'instaurarsi e la persistenza prolungata dell'anticiclone subtropicale africano, che porta masse d'aria calde e secche dal Nord Africa.

Le temperature medie di fine luglio si attestano facilmente ben oltre i 30°C, con picchi che spesso superano i 35°C e non di rado toccano o superano i 40°C in molte regioni, anche al Centro-Nord. 

L'afa è una costante opprimente, con elevati tassi di umidità che rendono il caldo percepito ben superiore a quello reale, specialmente nelle città. 

Le notti tropicali, dove le temperature non scendono sotto i 20-25°C, sono diventate un fenomeno ricorrente, rendendo difficile il riposo.

I temporali estivi, se si presentano, sono spesso di forte intensità e carattere violento, con grandinate e raffiche di vento, a causa dell'accumulo di energia nell'atmosfera, ma sono anche meno frequenti e meno distribuiti geograficamente, lasciando vaste aree sotto la morsa del caldo secco per settimane.

Le Cause del Cambiamento: Non Solo Sensazioni

Queste differenze non sono semplici "sensazioni" o ricordi nostalgici. 
Sono supportate da dati scientifici e rientrano in un quadro più ampio di riscaldamento globale. L'aumento della temperatura media globale, l'intensificazione e la frequenza delle ondate di calore, la tropicalizzazione del clima mediterraneo e la maggiore siccità sono fenomeni ormai acclarati.

Nel 1981, la consapevolezza del cambiamento climatico era ancora agli albori. 
Oggi, gli scienziati sono concordi nell'affermare che l'attività umana, in particolare l'emissione di gas serra, è la causa principale di queste alterazioni. 
L'espansione dell'anticiclone africano verso latitudini più settentrionali, le temperature record registrate negli ultimi anni e la maggiore frequenza di eventi estremi (siccità prolungate alternate a piogge torrenziali) sono tutte manifestazioni di un clima in evoluzione.

In conclusione, il confronto tra il luglio del 1981 e una giornata qualunque dell'estate 2025 ci offre una chiara fotografia dell'impatto del cambiamento climatico sull'Italia. 

Quello che 44 anni fa era un'estate tipicamente mediterranea, con un certo equilibrio tra caldo e rinfresco, si è trasformato in un periodo dominato da ondate di calore intense e persistenti, con ripercussioni significative sulla salute, sull'agricoltura e sull'ambiente. 

La memoria del passato ci invita a riflettere con urgenza sulle azioni necessarie per mitigare gli effetti di un futuro climatico che si sta già palesando nel nostro presente.

Commenti

IL LIBRO DI MANCIO !!!

IL LIBRO DI MANCIO !!!
Le cose non sono mai quello che sembrano ©

© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

ACQUISTA SU

- www.ilmiolibro.it

ACQUISTA ORA: CLICCA QUI!!!

- La Feltrinelli (librerie e/o sito)

- Cartolandia Mola

(Via S.Chiara, 5 - Mola di Bari)

- Francesco Basile Strumenti Musicali

(Via Matteotti, 14 - Taranto )

- Stores esterni (amazon,Apple, Kobo, ecc.)

(versione cartacea Isbn: 9788891066589

ebook Isbn: 9788891066824)

CLICCA "MI PIACE" sulla pagina:

Le cose non sono mai quello che sembrano

www.facebook.com/lecosenonsonomaiquellochesembrano

Puoi acquistare il libro anche dalla stessa pagina facebook:

Clicca QUI: Acquista ora !!!

Top 10 (gli articoli più letti di sempre)