Cisgiordania: L'attivista e insegnante Awdah Hathaleen, figura chiave nella realizzazione del film premio Oscar "No Other Land", ucciso da un colono israeliano, riabilitato da Trump.
La tragica fine di un simbolo di resistenza pacifica e il dibattito sulle responsabilità internazionali.
Come mettere nella stessa immagine un simbolo ed un bastardo?
Semplice basta unire una vittima ed il suo carnefice, in alto il primo ed in basso il secondo.
È così che va il mondo oggi, specialmente in alcuni luoghi.
E così la Cisgiordania è in lutto anche per la tragica perdita di Awdah Hathaleen, un stimato attivista e insegnante palestinese, nonché una figura chiave nella realizzazione del film premio Oscar "No Other Land".
Hathaleen è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco da un colono israeliano durante un attacco al villaggio di Umm al-Khair.
La sua morte ha suscitato profonda indignazione e dolore, con molti che la denunciano come un atto brutale contro un uomo che ha scelto la resistenza pacifica attraverso le parole e l'attivismo.
Awdah Hathaleen era noto per il suo impegno nel documentare le violenze e le espropriazioni subite dalla sua comunità, un impegno che lo ha portato a contribuire attivamente al successo di "No Other Land", un film che ha gettato luce sulla realtà della vita palestinese sotto occupazione.
Il presunto assassino è stato identificato come Yinon Levi, un colono israeliano con un passato di violenze.
La tragica fine di Awdah Hathaleen non è un incidente isolato, ma si inserisce in un contesto di escalation di violenze e impunità in Cisgiordania.
Le organizzazioni per i diritti umani hanno a lungo denunciato l'aumento degli attacchi dei coloni contro i palestinesi, spesso addirittura con poca o nessuna responsabilità diretta, se così possiamo dire, da parte delle autorità israeliane. La comunità internazionale è chiamata a riflettere sul proprio ruolo e sulle proprie politiche in relazione a questo conflitto.
Un pensiero commosso va ad Awdah Hathaleen, al suo coraggio incrollabile e alla sua dedizione alla resistenza pacifica.
La sua eredità vivrà attraverso il suo lavoro e il ricordo del suo impegno per la giustizia.
La speranza è che la sua morte non sia vana e che possa finalmente portare a una tardiva giustizia per lui e per il suo popolo.
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