Scontro in Regione: Il Futuro della Discarica Martucci a Rischio? Consiglieri e "Associazione Chiudiamo la discarica" contro l'Assessora Triggiani
La Giunta tenta di rivedere i termini del Piano Rifiuti, ma l'Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci" e i consiglieri regionali chiedono il rispetto degli impegni per la chiusura definitiva entro il 2027.
Un'audizione tesa e ricca di colpi di scena si è svolta in Commissione Ambiente della Regione Puglia, incentrata sul futuro della discarica Martucci.
Purtroppo questa annosa vicenda ci propone sempre sorprese che non vanno nella direzione che molti si auspicano.
Proprio per questo bisogna sempre vigilare e controbattere Nonostante tutto gli anni che continuano a passare.
Nonostante un iniziale tentativo di stemperare gli animi con l'annuncio di rifinanziamenti per l'estrazione del percolato e la messa in sicurezza del lotto 3, la vera "batosta" è arrivata dalle parole dell'assessora Triggiani, scatenando una ferma reazione da parte dei consiglieri regionali e dell'Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci".
L'assessora ha gettato un'ombra sul rispetto dei termini previsti per la chiusura dell'impianto, dichiarando che "il Piano di Gestione dei Rifiuti è un vestito che va modificato sulle esigenze e necessità dei territori, di quelli che sono gli impianti e poi si vedrà che cosa fare.
Non possiamo adesso impegnarci su un termine. Il Piano è comunque adattabile".
Questa affermazione, definita "roboante" dall'associazione, ha cercato di essere attenuata dalla Triggiani con la richiesta di ulteriori pareri tecnici e scientifici ad ARPA e AGER, quasi a voler lasciare un tenue spiraglio.
Tuttavia, la reazione dei consiglieri regionali Parchitelli e Lacatena è stata veemente e immediata, nonostante l'assessora avesse già abbandonato l'aula.
La consigliera Parchitelli, coautrice dell'emendamento al Piano dei Rifiuti che nel 2021 ha stabilito la fine della discarica Martucci, ha ricordato con forza di aver persino ricevuto minacce di morte per quell'impegno.
"Dire quindi che il Piano dei Rifiuti può essere rivisto non lo accetto e il Piano deve essere rispettato nella sua totalità poiché abbiamo preso un impegno con un intero territorio", ha tuonato Parchitelli.
Ancora più dirompente l'intervento del consigliere Lacatena, che ha espresso profonda delusione per l'atteggiamento della parte politica.
"Registro una delusione della parte politica sulla questione poiché siamo giunti ad un accordo e approvato quel piano, che è legge, con una condizione precisa, assecondando una richiesta dei territori e nessuno si permetta di negoziare su quei termini perché altrimenti si deve tornare in aula (e non nelle segrete di Giunta) in quanto abbiamo votato una legge con termini ben stabiliti (fine 2025 per il lotto 2 e chiusura totale dell’impianto per fine contratto nel maggio 2027) e voglio vedere chi accetterà la sfida dell’aula".
Lacatena ha concluso il suo intervento sottolineando il patto assunto con i cittadini di un territorio che ha dato tanto per 40 anni e con un'associazione che, a suo dire, non fa populismo.
"Di questo chiederemo conto all’assessora Triggiani e di rispettare gli impegni assunti dal Consiglio Regionale".
L'Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci", guidata dal Presidente Dott. Vittorio Farella, ha ribadito il proprio ruolo di "pungolo" nella vicenda, sottolineando come l'obiettivo di "stanare la parte politica" sia stato perfettamente centrato.
La chiusura di una discarica è un processo complesso e lungo, che richiede perseveranza e azioni coordinate, tutte le parti in causa lo hanno sempre saputo, ma adesso si sta andando veramente oltre anche con le intenzioni.
Visto che si vuole interrompere l'arrivo di un lunghissimo percorso che sembrava già prestabilito.
L'associazione ha assistito a una "specie di divaricazione tra organi tecnici ed esecutivo regionale", evidenziando come gli errori di programmazione e le scelte non effettuate stiano ora giungendo al pettine.
Già dal 2018, in sede di consultazione per la definizione del Piano Regionale dei Rifiuti, l'associazione aveva contestato l'impianto generale del Piano e, soprattutto, aveva invitato i redattori a desistere dal sito Martucci, ormai compromesso e non più utilizzabile, suggerendo di ricercare altre allocazioni.
Nel giugno 2020, prima dell'approvazione del Piano, l'associazione aveva formalmente richiesto alla Giunta Regionale di scegliere un sito alternativo tra i 28 individuati dalla Provincia di Bari anni prima, un elenco frutto proprio di una ricerca dell'associazione stessa.
Nessuno Spazio per Rinvii: La Chiusura del Capitolo Martucci è Imprescindibile
Per l'Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci", l'evidenza dei dati tecnici e scientifici non può più essere utilizzata come una "foglia di fico" per coprire una situazione che è da tempo chiara e drammatica.
"Le decisioni assunte vanno rispettate e bisogna chiudere definitivamente il capitolo Martucci", ha dichiarato l'associazione in audizione, chiedendo inoltre un'accelerazione delle procedure per la messa in sicurezza dell'intera area.
Per questo motivo, l'associazione aveva chiesto di interloquire non solo con la parte politica e gli Uffici regionali, ma anche con AGER e ARPA.
La decisione del Presidente della V Commissione, Mazzarano, di riconvocare l'audizione a settembre con la presenza di tutti questi interlocutori, rappresenta un "ulteriore tassello per chiudere il cerchio sulle incongruenze e contraddizioni" che hanno costellato la lunga e paradossale vicenda della discarica Martucci.
L'appuntamento è dunque a settembre, con l'Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci" che promette di rimanere "sempre sul pezzo".
La sensazione è quella di un "rimandato a settembre", come ai tempi della scuola, e sorgono spontanee alcune domande: chi è stato rimandato, e perché, se la situazione sembrava già definita?
Il rinvio a settembre solleva dubbi su quali delle parti coinvolte sia stata effettivamente "rimandata".
Si tratta di un ritardo nelle decisioni politiche, di un'attesa di ulteriori sviluppi tecnici, o forse di una strategia?
E poi c'è il "perché".
Se c'erano già degli accordi, delle tempistiche o dei piani d'azione prestabiliti, cosa ha portato a questo slittamento?
È emerso qualcosa di inaspettato?
Purtroppo non si è portati a credere si è deciso di prendere più tempo per affinare le strategie in vista della chiusura definitiva della discarica.
Quindi bisogna lottare in tal senso.
L'Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci" ha assicurato che rimarrà "sempre sul pezzo", il che suggerisce un impegno costante e una volontà di non mollare la presa.
Tuttavia, l'attesa fino a settembre genera incertezza e frustrazione in chi si aspetta risposte e soluzioni concrete.
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