Lollobrigida e i Dazi: Un'Opportunità "Made in USA" o Negazione della Realtà? O follia allo stato puro?
Il ministro minimizza l'impatto dei dazi e parla di "buoni affari" per l'Italia, mentre l'Europa si preoccupa per l'accordo con gli Stati Uniti.
Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, torna a far discutere con le sue recenti dichiarazioni sui dazi, dipingendo un quadro decisamente ottimistico che stride con le preoccupazioni diffuse in Europa.
In un'intervento che molti hanno definito una vera e propria "supercazzola", Lollobrigida ha tentato di minimizzare l'impatto dei dazi, arrivando a teorizzare un vantaggio strategico per l'Italia.
Secondo il ministro, l'impatto dei dazi "non è poi così drammatico", anzi, le aziende "hanno appena ricominciato a chiudere i contratti" e "stanno facendo buoni affari perché finalmente la situazione si è stabilizzata."
Una visione, questa, che si discosta nettamente dalla generale apprensione che sta investendo il continente europeo di fronte a un accordo percepito come penalizzante e che avrebbe consegnato l'Europa "mani e piedi a Trump" per paura di inimicarselo.
Ma Lollobrigida va oltre, sostenendo che l'Italia godrebbe addirittura di un vantaggio strategico intrinseco: "Certi prodotti, come l'olio e il pecorino, gli americani non li sanno fare."
Una prospettiva che sembra ignorare la complessità del commercio globale, riducendo il mondo a un'ipotetica interazione esclusiva tra le due sponde dell'Atlantico.
Le parole del ministro suonano come una vera e propria inversione di rotta rispetto alla percezione comune, trasformando i dazi da problema a inaspettata opportunità.
Mentre il resto d'Europa si straccia le vesti per un accordo che sembra subordinare gli interessi europei a quelli statunitensi, Lollobrigida racconta agli italiani che, proprio grazie a quell'accordo, gli affari sono tornati a fiorire.
Per molti osservatori, le dichiarazioni del ministro non sono più riconducibili a una semplice propaganda elettorale di bassa lega, ma sfiorano la negazione della realtà e, in alcuni casi, la "circonvenzione di incapaci".
La sensazione diffusa è che si stia assistendo a una narrazione distorta, che dal "Ministero del Made in Italy" si stia tramutando in un "Ministero del Made in USA e della sovranità a stelle e strisce."
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