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Minacce Vili a Leonardo Palmisano: L'Impegno Antimafia Sotto Attacco. Il PD Rilancia la Lotta per la Legalità.



La strategia intimidatoria contro chi denuncia mafia e caporalato si intensifica, ma il Partito Democratico riafferma con forza il proprio sostegno ai baluardi della legalità.

Il mondo della politica e della società civile si stringe attorno a Leonardo Palmisano, sociologo e scrittore noto per il suo instancabile impegno contro il caporalato e le mafie, dopo le vili minacce ricevute. 

Un atto intimidatorio che, come sottolineato dal segretario del PD Puglia, Domenico De Santis, si inserisce in una preoccupante "strategia intimidatoria" che colpisce figure di spicco del campo democratico pugliese. 

Le minacce a Palmisano giungono, infatti, poco dopo quelle rivolte al deputato Claudio Stefanazzi, evidenziando un tentativo chiaro di zittire chi denuncia e combatte lo sfruttamento e i legami oscuri tra criminalità e interessi economici.

Le recenti minacce a Leonardo Palmisano si inseriscono in un percorso di costante esposizione del sociologo ai rischi legati al suo lavoro di denuncia. 

Palmisano è stato già in passato bersaglio di intimidazioni. 
Nel settembre 2018, ad esempio, ricevette minacce di morte tramite Facebook dopo la pubblicazione di un articolo sul Corriere del Mezzogiorno che denunciava i presunti legami tra la mafia garganica e quella nigeriana nel Salento, in particolare nel ghetto di Borgo Mezzanone. 
I messaggi, contenenti frasi come "We kill you, ti uccidiamo", provenivano da profili falsi e si autodistruggevano dopo la lettura, facendo supporre agli inquirenti l'esistenza di gruppi organizzati dietro gli avvertimenti. 
Già nel 2016, Amnesty International Italia aveva espresso solidarietà a Palmisano e a Yvan Sagnet per minacce e intimidazioni ricevute a seguito della pubblicazione del libro "Ghetto Italia", una cruda denuncia sullo sfruttamento dei braccianti stranieri.

Quanto a Claudio Stefanazzi, deputato del PD, le minacce più recenti si sono manifestate con maggiore evidenza nel giugno 2024, quando ha ricevuto un plico anonimo contenente un proiettile e una lettera intimidatoria con chiari riferimenti alle elezioni amministrative di Lecce. Successivamente, nel dicembre 2024, una nuova lettera di minacce è stata recapitata alla sua abitazione, e nel luglio 2025 le minacce si sono estese alla sua famiglia, prendendo di mira la moglie. 

Questi episodi sono stati interpretati come tentativi di intimidire il deputato per il suo impegno politico e istituzionale, incluso un'interrogazione parlamentare sui fatti accaduti a Melissano.

Domenico De Santis ha condannato fermamente queste azioni, definendole "un attacco politico che prende di mira chi non si volta dall’altra parte, chi denuncia lo sfruttamento, chi scoperchia i rapporti tra criminalità e interessi economici". 

Il segretario del PD Puglia ha espresso piena solidarietà, umana e politica, a Leonardo Palmisano, ribadendo con forza che il Partito Democratico "non arretrerà di un passo". 

Questo messaggio è un chiaro segnale di resistenza: "Siamo una comunità che crede nella giustizia, nella legalità, nella forza della verità. E ogni intimidazione rafforza il nostro impegno."

Di fronte alle minacce passate, Leonardo Palmisano ha sempre dimostrato una ferma determinazione a non farsi intimidire. 

Nel 2018, pur ringraziando per la solidarietà ricevuta, aveva tenuto a precisare che la sua denuncia non doveva essere strumentalizzata per fomentare odio o razzismo contro le comunità nere, né tanto meno per giustificare lo sgombero dei ghetti. 

Il suo impegno, ribadito in più occasioni, è quello di combattere l'esclusione sociale, ritenuta una delle cause principali della criminalità organizzata, e di collaborare con le istituzioni per un futuro di legalità. 

Sebbene non vi sia una dichiarazione specifica di Palmisano sulle minacce più recenti riportate dal PD, la sua storia di attivismo e la sua costante opera di ricerca e denuncia suggeriscono una continuazione risoluta nel suo prezioso lavoro.

Le minacce a Leonardo Palmisano e Claudio Stefanazzi rappresentano un allarmante campanello d'allarme sulla pressione che le organizzazioni criminali e i loro fiancheggiatori esercitano su coloro che scelgono la strada della legalità e della trasparenza. 

La risposta unanime di solidarietà e il rinnovato impegno per la legalità da parte delle forze politiche democratiche sono fondamentali per contrastare questa strategia intimidatoria e per difendere i valori su cui si fonda la nostra società.

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