Addio a Ornella Vanoni, la Signora della Musica Italiana: Un'Icona di Arte, Eleganza e Irriverenza
Il ricordo di una carriera inimitabile tra canzoni immortali, i trionfi in TV e l'ironia che l'ha resa un'artista amata fino all'ultimo.
Ricevere la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni a 91 anni è un dispiacere profondo e inatteso.
È doveroso dire un semplice, ma sentito, Grazie per tutto ciò che Ornella ci ha regalato.
La sua presenza, ad esempio, nell'ultima parte della sua carriera, come parte della "famiglia" di Che Tempo Che Fa, ha riempito le nostre domeniche, regalandoci ogni volta la sua inconfondibile miscela di leggerezza, ironia e profonda lucidità.
Una Carriera Lunga Settant'Anni: Dal Teatro alla Bossa Nova
Ornella Vanoni non è stata solo una cantante, ma una vera e propria interprete, un'artista a 360 gradi che ha attraversato quasi settant'anni di storia dello spettacolo italiano con oltre 55 milioni di dischi venduti e più di 100 lavori.
- Gli Esordi Teatrali con Strehler: La sua carriera prende il via nel mondo del teatro alla fine degli anni '50, debuttando sotto la guida del grande regista Giorgio Strehler, con cui ebbe anche una relazione. Il suo timbro unico la fece conoscere come "la cantante della mala" per l'interpretazione di canzoni popolari e drammatiche.
- La Canzone d'Autore: Il 1960 segna l'incontro artistico e sentimentale con Gino Paoli, che per lei scrisse brani immortali come "Senza fine" e "Che cosa c'è", capolavori che le diedero fama nazionale.
- Successi Senza Tempo: Dagli anni '60 e '70 la sua carriera decolla. Canzoni come "L'appuntamento" e "Una ragione di più" la consacrano come una delle voci più raffinate della musica leggera.
- L'Amore per il Brasile e il Jazz: Negli anni '80 e successivi, Ornella esplora generi diversi, collaborando con artisti brasiliani come Toquinho e Vinícius de Moraes e portando in Italia la bossa nova, genere che, insieme al jazz, come amava dire, "ce l'ho dentro", con una predilezione per lo stile lineare di Billie Holiday.
- L'Arte del Duetto e la TV: Fino all'ultimo, ha saputo rinnovarsi, duettando con artisti delle nuove generazioni (come nell'ultima rivisitazione di "Ti voglio" con Elodie e Ditonellapiaga) e partecipando a programmi TV, dove la sua inconfondibile ironia ha sempre fatto centro.
✨ L'Ironia, le Stravaganze e l'Essere Semplice-Complessa
La sua grandezza non si misura solo in note, ma nella sua personalità magnetica e nella sua rara autoironia.
Ornella Vanoni era nota per la sua capacità di dire ciò che pensava con disarmante spontaneità, trasformando le sue "stravaganze" in momenti di autentica comicità e saggezza.
Le sue apparizioni in TV, specialmente al fianco di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, sono diventate cult. Con quel suo modo di fare tra la diva d’altri tempi e la nonna saggia e irriverente, era capace di rubare la scena parlando di amori passati, della vita, o semplicemente dimenticando cosa stesse facendo, il tutto con una naturalezza e un'eleganza che la rendevano unica.
Era una donna colta, intelligente e, come lei stessa diceva, il suo segreto era "stare coi ragazzi, è come rubare la gioia!"
🏆 I Riconoscimenti di una Carriera da Attrice e Artista
La sua lunga e luminosa carriera è stata costellata di premi che ne hanno celebrato la versatilità e l'influenza:
- Riconoscimenti Teatrali: Già nel 1961 vinse il Premio S. Genesio come migliore attrice per le sue interpretazioni a teatro.
- Il Premio Tenco: Un traguardo storico fu raggiunto nel 1981, quando divenne la prima donna a ricevere il prestigioso Premio Tenco (tornò a riceverne un'altra Targa nel 1984), un riconoscimento che ne sancì l'importanza come voce fondamentale della canzone d'autore italiana.
- Premi alla Carriera: Ha ricevuto numerosi premi alla carriera, tra cui il Premio Marisa Bellisario Speciale alla Carriera (2008), il Premio Lunezia e, più recentemente, il Premio Galileo 2000 alla carriera nel 2023, oltre alla laurea honoris causa ricevuta pochi mesi fa.
Ornella Vanoni è stata la "signora della musica italiana", un'intellettuale e un'artista che, con la sua voce ambrata e la sua personalità, ha lasciato un segno profondo nella storia della musica, del cinema e del costume.
Il suo desiderio, espresso con la consueta autoironia, era che le fosse intitolata un'aiuola, ma ciò che ci lascia è un intero giardino di emozioni e melodie ...senza fine.


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