Italo Bocchino al Festival del Libro Possibile: Il Consenso del Governo ed il Controverso Affronto a Michela Murgia Accendono il Dibattito.
Tra esaltazione governativa e l'onda di indignazione per le parole sulla scrittrice sarda.
Nonostante abbiamo parlato dell'intera manifestazione nel seguente articolo:👇
che contiene anche i link per scaricare l'intera programmazione ed acquistare i biglietti,
mi ha fatto piacere presentare le singole giornate e qualche evento in particolare.
Si è trattato di libri che avevano autori miei concittadini o manifestazioni particolari come quello dedicato alla "Piccola Giorgia".
Questa volta, però, non posso non soffermarmi su un passaggio politico, anche perché i contenuti non possono certo passare inosservati.
Il Festival del Libro Possibile di Polignano a Mare è stato, infatti, teatro di accese discussioni, in particolare a causa delle dichiarazioni rilasciate da Italo Bocchino, addetto stampa non retribuito della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Le sue affermazioni, considerate da molti tra il provocatorio e l'oltraggioso, hanno sollevato un vespaio di polemiche, in primis riguardo alla valutazione del governo attuale e, successivamente, in merito a un commento sulla compianta scrittrice Michela Murgia.
In un dialogo, Bocchino ha sostenuto che il governo Meloni sarebbe "il migliore di tutti i precedenti", motivando tale affermazione con il fatto che "è l’unico governo di una democrazia occidentale che ha più consenso di quando ha cominciato".
Tra coloro che hanno prontamente replicato, il giornalista Marco Travaglio ha ripreso Bocchino, invitandolo a mostrare rispetto per la figura, la memoria e la dignità di Michela Murgia.
La ferma presa di posizione ha evidenziato il profondo divario tra le sensibilità e le prospettive su temi culturali e sociali.
L'incidente ha riacceso il dibattito sul ruolo del linguaggio nel dibattito pubblico e sul rispetto dovuto a figure di rilievo, anche post-mortem.
Le affermazioni di Italo Bocchino al Festival del Libro Possibile hanno, dunque, non solo polarizzato l'attenzione sulle performance del governo, ma hanno anche sollevato interrogativi sulla delicatezza e appropriatezza dei commenti pubblici, specialmente quando toccano la memoria di personalità che hanno lasciato un segno profondo nella cultura e nella società italiana.
Certo, lo so che non è una novità, ma è giusto sottolineare ogni volta.
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