Un poliziotto condannato per i fatti della Diaz nominato Questore di Monza: Ovvia la polemica
Se dovessimo scherzare diremmo che il Governo non ne azzecca una.....
La nomina di Filippo Ferri a Questore di Monza ha scatenato un'ondata di indignazione e polemiche in tutta Italia.
Ferri, uno dei poliziotti condannati in Cassazione per le violenze perpetrate alla scuola Diaz durante il G8 di Genova nel 2001, con pene di 3 anni e 8 mesi e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici per falso e calunnia, è stato recentemente nominato massima autorità di pubblica sicurezza della città lombarda dal Ministero dell'Interno.
La decisione ha immediatamente sollevato un coro di proteste da parte di associazioni per i diritti umani, partiti di opposizione e cittadini, che la considerano uno "schiaffo inaccettabile" alle vittime di quelle violenze e un affronto ai principi di democrazia e giustizia.
Molti sottolineano come, sebbene sia giusto riconoscere a chi ha saldato il proprio debito con la giustizia il diritto di rifarsi una vita, sia intollerabile che una persona riconosciuta responsabile di uno degli episodi più bui della storia recente italiana nelle forze dell'ordine possa addirittura fare carriera in posizioni di così alto profilo.
La vicenda riapre la ferita delle violenze del G8 di Genova, un evento che ancora oggi rappresenta una delle pagine più controverse della storia italiana.
La nomina di Ferri, lungi dal chiudere il capitolo, sembra riaccendere il dibattito sulla memoria, la responsabilità e l'opportunità di alcune scelte istituzionali.
La domanda che molti si pongono è: "Cosa deve succedere ancora?". La polemica è destinata a infiammare il dibattito politico e sociale nelle prossime ore e giorni.
Come se avessimo bisogno di altre porcherie.
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