Il Chelsea vince la Conference League! 4-1 in rimonta al Betis, Maresca porta i Blues nella storia.

 

Continua la tradizione "italiana"

Il Chelsea di Enzo Maresca ha compiuto un'impresa storica a Breslavia, conquistando la Conference League e completando così la sua bacheca con l'unico trofeo UEFA che ancora mancava. 

I Blues sono i primi in assoluto ad aver vinto tutte le competizioni continentali possibili.

La partita contro il Real Betis è stata un vero e proprio delirio, soprattutto nel secondo tempo. Dopo una prima frazione di gioco in cui il Betis aveva dominato, andando in vantaggio con Ezzalzouli e creando numerose occasioni, il Chelsea ha saputo ribaltare completamente il risultato.

La svolta è arrivata all'inizio della ripresa, in concomitanza con l'infortunio del marocchino Ezzalzouli. 

Da quel momento, il Betis non è più riuscito a imporsi, mentre il Chelsea ha scatenato la sua forza offensiva: nel giro di cinque minuti, Enzo Fernandez e Jackson hanno segnato, ribaltando il punteggio. 

Successivamente, i sigilli di Sancho e Caicedo hanno messo al sicuro la vittoria, permettendo ai londinesi di controllare la partita fino al fischio finale.

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Betis-Chelsea 1-4 

⚽ 9' Ezzalzouli (B), 66' Enzo Fernandez (C), 70' Jackson (C), 84' Sancho (C), 90'+1 Caicedo (C)

BETIS (4-2-3-1): Adrian; Sabaly, Bartra, Natan, RodrIguez (46' Perraud); Cardoso (86' Lo Celso), Fornals (86' Altimira); Antony, Isco, Ezzalzouli (53' Rodriguez); Bakambu (72' Ruibal). 

All. Pellegrini.

CHELSEA (4-2-3-1): Jorgensen; Gusto (46' James), Chalobah, Badiashile (61' Colwill), Cucurella; Caicedo, Enzo Fernandez; Pedro Neto (61' Sancho), Palmer (87' Guiu), Madueke; Jackson (80' Dewsbury-Hall). 

All. Maresca.

ARBITRO: Irfan Peljto

AMMONITI: Badiashile (C), Palmer (C), Sancho (C), Antony (B)

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Con una prestazione epica nella notte di Breslavia, il Chelsea di Enzo Maresca ha scritto un nuovo capitolo nella storia del calcio, sconfiggendo il Betis Siviglia per 4-1 e aggiudicandosi la Conference League 2024/25.

Questo trionfo non è solo il primo per Maresca in una competizione europea con i Blues, ma consolida anche il dominio italiano sulla panchina londinese, seguendo le orme di Gianluca Vialli (Coppa delle Coppe), Roberto Di Matteo (Champions League) e Maurizio Sarri (Europa League). 

Con questa vittoria, come già detto, il Chelsea completa il "Grande Slam" del calcio europeo, diventando la prima squadra a sollevare tutti e quattro i maggiori trofei UEFA (cinque, includendo anche la Supercoppa Europea).

La finale, nonostante il risultato finale possa suggerire il contrario, è stata un vero e proprio duello tattico, mantenendo l'incertezza fino a pochi minuti dal fischio finale. 

Il primo tempo ha visto un Betis Siviglia dominante, orchestrato da un Isco in stato di grazia, che ha messo in seria difficoltà la difesa del Chelsea. 

La squadra di Manuel Pellegrini, infatti, era riuscita a portarsi in vantaggio grazie alla rete di Ezzalzouli, facendo sognare ai tifosi andalusi la loro prima coppa europea.

Tuttavia, la svolta della partita è arrivata con l'intuizione e il coraggio di Enzo Maresca. 

I suoi cambi, tempestivi e mirati, hanno ribaltato l'inerzia del match. 

In particolare, le sostituzioni anticipate hanno rinvigorito il centrocampo e l'attacco del Chelsea, mentre il Betis ha dovuto fare i conti con infortuni sfortunati e forzati, perdendo i suoi uomini chiave sulla fascia sinistra, Ricardo Rodriguez ed Ezzalzouli.

Proprio da quella zona del campo, rigenerata dalle mosse di Maresca, sono partiti i due assist decisivi di Cole Palmer che hanno annientato le speranze del Betis e sigillato la vittoria del Chelsea. 

Questo successo rompe anche un'impressionante striscia per le squadre spagnole nelle finali continentali: ben 27 vittorie consecutive tra club e Nazionale, un record che durava da 24 anni.

Il Chelsea, guidato da un altro tecnico italiano, dimostra ancora una volta la sua vocazione europea e la capacità di attrarre e valorizzare talenti dalla panchina. 

La notte di Breslavia rimarrà impressa nella memoria dei tifosi Blues come il culmine di un percorso straordinario, che li ha visti entrare nell'élite del calcio continentale con una completezza senza precedenti. 

Per Enzo Maresca, questa vittoria è il trampolino di lancio per una carriera che si preannuncia ricca di successi, confermando la tradizione italiana di allenatori vincenti in Europa.