Vittoria spagnola, ma Sinner rimane un Alieno Mentale Finalista a Roma: L'Italia si Inchina al Suo Orgoglio e al Talento di Alcaraz
Anche nella sconfitta si può celebrare il nostro campione e riconoscere il valore del suo avversario.
Roma si è inchinata a due fenomeni del tennis mondiale in questa memorabile finale degli Internazionali BNL d'Italia.
Se da un lato la sconfitta di Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz ha lasciato un velo di amarezza, dall'altro non ha scalfito l'immensa gratitudine e l'orgoglio che il popolo italiano nutre per il suo campione.
Il tennista azzurro ha perso contro lo spagnolo Carlos Alcaraz la finale degli Internazionali di Roma, il più importante torneo italiano.
Alcaraz lo ha battuto col punteggio di 7-6, 6-1: il primo set è stato molto combattuto, mentre nel secondo Alcaraz ha giocato decisamente meglio e ha meritato di vincere.
Sinner è il tennista al primo posto della classifica mondiale e questo era il suo primo torneo dopo tre mesi di squalifica pattuiti con la WADA, l’agenzia mondiale antidoping.
Grazie alla vittoria di questo torneo Alcaraz salirà dal terzo al secondo posto della classifica mondiale.
Dopo tre lunghi mesi di stop forzato a causa di un'ingiustizia sportiva, tornare a competere in un torneo di tale prestigio, un Masters 1000, e raggiungere la finale sulla terra battuta, superficie notoriamente meno congeniale al suo gioco, è un'impresa che ha dell'incredibile.
Dopo tre lunghi mesi di stop forzato a causa di un'ingiustizia sportiva, tornare a competere in un torneo di tale prestigio, un Masters 1000, e raggiungere la finale sulla terra battuta, superficie notoriamente meno congeniale al suo gioco, è un'impresa che ha dell'incredibile.
Questo percorso non è solo la dimostrazione di un talento tennistico purissimo, ma soprattutto di una forza mentale fuori dal comune.
Definire Sinner un "alieno mentale" non è affatto esagerato: la sua capacità di superare le avversità e di competere ai massimi livelli anche in condizioni non ottimali è semplicemente straordinaria.
Non possiamo e non dobbiamo dimenticare il cammino di Jannik, il duro lavoro, i sacrifici e le ingiustizie subite.
Questa finale romana è una nuova, luminosa pagina della sua giovane ma già gloriosa carriera.
L'Italia intera lo abbraccia e lo ringrazia per le emozioni che ci regala.
Ma oggi è doveroso anche togliersi il cappello di fronte a Carlos Alcaraz.
Ma oggi è doveroso anche togliersi il cappello di fronte a Carlos Alcaraz.
Quando gioca così, lo spagnolo è semplicemente "mostruoso".
La sua vittoria è meritata, frutto di una prestazione di altissimo livello.
Sulla terra battuta, in questo momento, Alcaraz si conferma, con merito, il numero uno.
Riconoscere la grandezza dell'avversario non sminuisce in alcun modo l'ammirazione per il nostro Jannik.
Riconoscere la grandezza dell'avversario non sminuisce in alcun modo l'ammirazione per il nostro Jannik.
Anzi, sottolinea quanto sia alta l'asticella e quanto sia entusiasmante la rivalità tra questi due giovani fuoriclasse.
Quanto ancora ci faranno divertire Jannik Sinner e Carlos Alcaraz?
Quanto ancora ci faranno divertire Jannik Sinner e Carlos Alcaraz?
Il futuro del tennis mondiale è nelle loro mani, e noi non vediamo l'ora di assistere ai prossimi capitoli di questa avvincente storia.
Viva il nostro Jannik.
Viva il nostro Jannik.
E un inchino sincero a Carlos Alcaraz per la sua straordinaria bellezza tennistica.
Roma è stata teatro di una grande battaglia e di tanta sportività.
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