Il Trionfo Storico di Jannik Sinner sull'Erba di Wimbledon e la Visione Premonitrice di Umberto Desimone.
L'Italia celebra un momento storico nel mondo del tennis:
Jannik Sinner ha trionfato a Wimbledon, sollevando la prestigiosa coppa ricevuta dalle mani di Kate Middleton.
Un'immagine destinata a rimanere impressa nella memoria collettiva, simbolo del coronamento di un sogno di una vita, fatto di vittorie, ma anche di lavoro, sacrifici, delusioni e una tenacia incrollabile.
Il percorso di Sinner verso la gloria è stato tutt'altro che semplice.
Ogni sofferenza, ogni match point sfuggito, ogni lacrima versata, ogni frustrazione, ogni sconfitta, ogni infortunio e ogni critica sono stati passi fondamentali che lo hanno condotto a questo trionfo.
È la dimostrazione che la perseveranza paga, e che il desiderio di raggiungere un obiettivo può superare qualsiasi ostacolo.
Questo successo assume un significato ancora più profondo se si guarda indietro, a un tempo in cui il tennis italiano era alla ricerca di un campione capace di competere ai massimi livelli.
Molti giovani talenti avevano mostrato grandi potenzialità, ma nessuno era riuscito a fare quel salto di qualità che avrebbe permesso loro di vincere Slam o raggiungere la vetta del ranking mondiale.
In questo contesto di speranze spesso disilluse, un nome ha iniziato a circolare con insistenza tra gli appassionati: quello di Jannik Sinner.
Un aneddoto illuminante arriva da Umberto Desimone, un grande appassionato di tennis che, in tempi non sospetti, aveva intravisto il potenziale straordinario di Sinner.
Da anni mi parlava di questo talentuoso ragazzo e del fatto che avesse veramente questa volta qualcosa di diverso.
Arriviamo al 14 novembre 2020, in un post su Facebook che oggi suona quasi profetico, Desimone scriveva:
"Sinner sarà il primo italiano della storia a vincere Wimbledon".
Un'affermazione che all'epoca poteva sembrare audace, quasi incredibile, data l'assenza di un vincitore italiano a Wimbledon, sia tra gli uomini che tra le donne, nei precedenti 135 anni di storia del torneo.
La reazione iniziale a tale previsione era stata di cautela, ed infatti la mia risposta fu: "Mmmm mmmh.... Vabbe.... Speriamo 🤞..... (ho forti dubbi, ma vorrei essere smentito)".
Erano anni in cui le promesse del tennis italiano faticavano a concretizzarsi, alimentando un senso di rassegnazione.
Eppure, il tempo ha dato ragione a Desimone e, soprattutto, a Sinner.
La carriera del giovane campione è decollata in modo vertiginoso, dimostrando a tutti che era, ed è, un fenomeno autentico, senza limiti.
Oggi, con la vittoria di Sinner, Umberto Desimone può giustamente celebrare la sua "vittoria" personale, come testimonia il suo post su Facebook: "Ho vinto Wimbledon 🇮🇹🦊🥕". Un'esultanza che racchiude la gioia per il successo di un ragazzo che ha riscritto la storia, ma anche la sua personale profezia.
La vittoria di Sinner a Wimbledon è un traguardo epocale per il tennis italiano.
Non solo è il primo italiano, uomo o donna, a riuscirci in 135 anni, ma ha anche rotto la "maledizione Alcaraz" dopo cinque sconfitte consecutive contro il rivale spagnolo.
Ha conquistato il suo primo Slam su una superficie diversa dal cemento, dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di adattamento.
Questo successo è il culmine di un periodo intenso per Sinner, che in una stagione già ricca di successi ha dovuto affrontare difficoltà e ingiustizie, come le tre match point sfuggiti a Parigi e i tre mesi di stop forzato.
Nonostante ciò, ha giocato una stagione "assurda", sbagliando realmente una sola partita.
L'orgoglio e la gratitudine per questo campione sono immensi.
Sinner, con la sua pulizia, onestà ed eleganza sia dentro che fuori dal campo, è un esempio per tutti.
La sua parabola sportiva e umana è solo all'inizio, e promette ancora grandi emozioni.
Certo, poi ci sono le solite assurdità della vita.
Nonostante il suo talento e la sua impeccabile condotta, c'è ancora chi in Italia lo critica o addirittura lo odia, una realtà incomprensibile di fronte a un atleta e a una persona di tale calibro. Ma la vittoria di Wimbledon è la migliore risposta a chi cerca solo di "mestare odio".
Ovviamente un doveroso riconoscimento va a Carlitos Alcaraz.
Un fenomeno anche lui, che ha dimostrato il suo valore in campo e che, insieme a Sinner, sta regalando pagine memorabili a questo sport, alimentando una rivalità sana e spettacolare che promette di segnare un'epoca d'oro per il tennis mondiale.
E noi siamo testimoni di tutto ciò e siamo destinati a goderci tutto questo ancora per molto tempo.
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