Il Giorno Più Lungo e il Fardello di Gaza: La Meloni contro la Flotilla che è in arrivo in zona critica e l'Ombra del "Piano di Pace".
L'Italia Contro gli Aiuti Umanitari: Meloni Accusa la Global Sumud Flotilla di "Impedire la Pace" Mentre Incombe l'Ombra del Controverso "Piano Eterna" di Trump e Netanyahu.
Mentre la Global Sumud Flotilla affronta la sua ora più critica, avvicinandosi al blocco navale israeliano per consegnare aiuti umanitari a Gaza, la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, è intervenuta con dichiarazioni che hanno sollevato un'ondata di indignazione.
La sua esortazione, "Si fermino ora!", non è stata solo una richiesta di cautela, ma si è spinta fino ad accusare preventivamente la Flotilla di mettere a rischio un presunto "piano di pace" per Gaza promosso dagli Stati Uniti.
La Meloni ha espresso il timore che il tentativo della Flotilla di forzare il blocco possa servire da "pretesto per impedire la pace, alimentare il conflitto e colpire così soprattutto quella popolazione di Gaza" che si intende soccorrere.
Il Controverso "Piano di Pace Eterna" di Trump e Netanyahu
La retorica della Meloni si scontra con una visione estremamente critica del cosiddetto "piano di pace", descritto dai suoi detrattori come un'imposizione imperialista.
Il piano, denominato in modo sinistro "Pace Eterna" (o "Eternal Peace"), è stato elaborato a Washington dall'incontro tra il Presidente americano Donald Trump e il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
In un articolo scritto ieri Sempre qui su Manciolandia mi ero sforzato di essere abbastanza "solo un narratore":👇🏼
Oggi, però anche alla luce di quello che si sta dicendo voglio descriverlo "per bene"
Questo accordo in 20 punti (conosciuto anche come il Piano in 20 punti) è visto come il risultato di una spartizione di Gaza decisa a tavolino, ignorando completamente la legittimità politica e il diritto internazionale.
La critica principale è che il piano, pur essendo meno estremo rispetto alle posizioni dell'ala più radicale israeliana, non prevede alcun riconoscimento di uno Stato di Palestina – un'opzione che Trump avrebbe liquidato come una "sciocchezza degli europei".
Gli elementi più controversi del piano includono:
- "Deradicalizzazione" e "Riqualificazione" di Gaza: L'enclave palestinese sarà trasformata in una zona "deradicalizzata e libera dal terrorismo" e "riqualificata" per la popolazione locale.
- Governo Tecnocratico e Apolitico: Gaza sarà retta da un "comitato palestinese tecnocratico e apolitico", di fatto commissariato da un "Board of Peace" internazionale.
- La Regia di Trump e Blair: Questo Board of Peace sarà presieduto da Trump stesso, con la collaborazione, tra gli altri, dell'ex Premier inglese Tony Blair, trasformando l'agenda politica di Gaza in un progetto orientato ad "attrarre investimenti".
- Controllo sulla Sicurezza: Le forze dell'ordine della nuova Gaza saranno addestrate dall'esercito israeliano.
- Ricatto per la Pace: Il piano è descritto come un vero e proprio ricatto, con la minaccia implicita della "distruzione completa e definitiva di Gaza" in caso di rifiuto.
In sostanza, il documento è da bollare come un "libretto di istruzioni" per i palestinesi, imbevuto di paternalismo, che consegna la Striscia all'amministrazione congiunta degli Stati Uniti e di un "Board" a trazione occidentale, con obiettivi che sembrano allinearsi alle visioni economiche (la "miniera d'oro" di cui parlava il Ministro Smotrich) e di sicurezza di Israele.
La Reazione Italiana: Divisioni e Controversie
Le prese di posizione della Meloni e del suo Governo non si sono limitate alle parole.
Si è appreso che lo stesso Ministro della Difesa, Guido Crosetto, avrebbe offerto passaggi sull'unità della Marina Militare italiana, la Fregata Alpino, all'equipaggio della Flotilla per il ritorno a casa, un gesto interpretato come un tentativo di "spaccare il fronte della missione".
La critica sollevata giustamente da più parti è che il Governo italiano si stia schierando "ostinatamente dalla parte sbagliata della Storia", mostrandosi "sguaiatamente lontano dai propri cittadini".
In contrasto con la posizione ufficiale, gli attivisti della Flotilla vengono esaltati come coloro che, con la loro missione, stanno riscattando "la dignità di un intero Paese" di fronte al silenzio e alla "compiacenza" dell'Occidente e dell'Europa, giudicati "fragili, inermi, complici". Il silenzio, in questo contesto, viene equiparato a una "forma di violenza".
Il Governo italiano, pur condannando gli attacchi (come quelli riportati sui media) contro la Flotilla, ha anche inviato la Fregata Fasana per assistenza e sicurezza dei cittadini italiani, ma ha al contempo criticato la missione come "pericolosa e irresponsabile", proponendo, come riportato anche da fonti internazionali, il trasferimento degli aiuti a Cipro o al Patriarcato Latino di Gerusalemme per evitare i rischi.
La situazione è incandescente: da una parte, una missione umanitaria che sfida il blocco e le minacce; dall'altra, un piano di pace contestato e un Governo italiano che, nell'appoggiarlo, accusa gli stessi soccorritori di essere un ostacolo alla stabilità.
L'inopportunità e la violenza delle affermazioni del Presidente del Consiglio oggi sono ancora più scioccanti, se fosse possibile, del silenzio dei giorni precedenti.
Per approfondire gli aspetti del piano e le reazioni, è disponibile un'analisi sul Piano di pace in 20 punti di Trump per Gaza.
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