Studenti contestano il ministro Tajani a Roma: "Complicità nel genocidio a Gaza.
Le nuove leve contro la classe complice.
Ieri, un gruppo di studenti universitari ha interrotto duramente un evento a Roma che vedeva la partecipazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Provenienti da diverse facoltà e con diverse affiliazioni politiche, i giovani hanno contestato il ministro, accusando lui e il governo di avere "enormi responsabilità e complicità" nel genocidio in corso a Gaza.
La protesta, descritta come una vera e propria lezione di civiltà, ha messo in discussione l'idea diffusa che i giovani d'oggi siano disimpegnati e apatici.
"A un'iniziativa che valorizza gli under 30 più influenti in Italia, non si può restare in silenzio davanti a un ministro, a un governo, che nega l'evidenza e che resta complice del genocidio a Gaza", ha dichiarato Luca Falbo, uno degli studenti della Sapienza. "In quelle situazioni, la voce va fatta sentire. Sempre. In ogni occasione utile".
Gli studenti, con il loro gesto, hanno voluto sottolineare l'importanza di non rimanere indifferenti di fronte a eventi di portata storica, ribadendo che la partecipazione politica e sociale è un diritto e un dovere, specialmente per le nuove generazioni.
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