Nonostante l'Orrore, l'Umanità Sboccia: da Genova a Berlino, un Grido per la Palestina. E c'è chi non ce la fa più ed abbandona "Fratelli d'Italia" per poter gridare al genocidio.

​La Coscienza Globale al Lavoro

​Nonostante il periodo tragico segnato dal genocidio in corso a Gaza, dove le azioni del governo israeliano contro il popolo palestinese continuano incontrastate, un inatteso risveglio di coscienza globale sta offrendo un flebile spiraglio di speranza. 

Mentre i governi nazionali, incluso quello italiano, sembrano paralizzati in un silenzio imbarazzante e colpevole, la società civile in tutto il mondo sta riaffermando con forza la propria umanità.

​Come recita il verso di Renato Zero, "Nasce un fiore malgrado nessuno lo innaffierà", questa ondata di solidarietà fiorisce spontaneamente: crescono a dismisura le iniziative e le manifestazioni di protesta contro il governo Netanyahu e a sostegno degli abitanti di Gaza.

​La Sindaca di Genova Rompe il Silenzio: "Stop al Genocidio"

​Un esempio lampante di questo coraggio civico arriva da Genova. 

L'altra sera, la sindaca Silvia Salis è salita sul palco in piazza Matteotti indossando la fascia tricolore, simbolo della città, e ha pronunciato parole che molti italiani vorrebbero udire dai loro rappresentanti a livello nazionale. 

La sindaca non ha usato mezzi termini, definendo apertamente la situazione come "Genocidio".

​"Ieri sera Genova è tornata in piazza e nelle strade per chiedere quello che già chiedevamo qualche settimana fa: un corridoio sicuro e costante per garantire che gli aiuti umanitari, cibo e beni di prima necessità, arrivino a Gaza," ha dichiarato. 

"Lo chiediamo a gran voce: Palestina libera, stop al genocidio. 

Non abbiamo paura a usare queste parole, bisogna chiamare le cose con il proprio nome. Proteggere i civili, proteggere i bambini non è una scelta, è un obbligo, e lo è sempre."

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La sua voce si è unita a quella di un intero Paese: "Tutto il Paese lo chiede, quello che sta succedendo in tutte le città è incredibile e c'è un sentimento che il governo non può più ignorare: un grido di pace e libertà che viene da tutte le città d'Italia. 

Non ci dobbiamo fermare qua, dobbiamo continuare a fare sentire la nostra voce, sempre in modo pacifico, sempre dalla parte della ragione. 

Non dobbiamo dare spazio alla violenza e non dobbiamo dare alibi a chi guarda queste manifestazioni. 

È così che abbiamo fatto e che faremo sentire la nostra voce: pacificamente, in tanti, in tante. Grazie Genova e grazie alle genovesi e ai genovesi: sono orgogliosa di essere la vostra sindaca."

​Un messaggio di chiarezza e dignità che ha riempito d'orgoglio i cittadini.

​Berlino Risponde al Grido di Gaza con 100.000 Voci

​Le immagini che arrivano da Berlino sono altrettanto potenti e toccanti. 

Sotto lo slogan "Gaza calling", oltre 100.000 persone hanno risposto all'appello. 

La massiccia manifestazione assume un valore simbolico ancora più forte in Germania, un Paese dove manifestare a favore della Palestina è stato per mesi un atto di grande coraggio, spesso ostacolato o represso con la forza.

​Nonostante il clima di intimidazione, una marea umana ininterrotta ha sfilato fino alla Porta di Brandeburgo, in uno spettacolo di solidarietà che dimostra che la coscienza non teme il rischio e le minacce.

​Il Coraggio del Dissidente: Leonardo Saggiorato Lascia Fratelli d’Italia

​In contrasto con l'immobilismo e l'ipocrisia di gran parte della classe politica, in particolare del governo italiano, non mancano le sorprese positive anche tra gli insospettabili. 

Se il comportamento di Giorgia Meloni e dei suoi alleati appare sempre più isolato e insensibile, c'è chi non riesce a tollerare questo vergognoso limbo.

​La citazione musicale di Gianni Morandi, "Sui monti di pietra può nascere un fiore," trova un riscontro politico: con un gesto di grande dignità, Leonardo Saggiorato, giovane segretario alessandrino di Gioventù Nazionale, ha lasciato Fratelli d’Italia con effetto immediato.

​La sua motivazione, spiegata a Radio Gold, è un chiaro atto d'accusa: "Mi schiero a favore del popolo palestinese. 

A Gaza è in corso un genocidio e Netanyahu è un criminale, responsabile di una vera e propria pulizia etnica. 

Non posso condividere la linea di quello che fino a poco fa era il mio partito. 

E credo che l’Italia dovrebbe riconoscere lo Stato palestinese."

​A prescindere dall'orientamento politico, il coraggio di una presa di posizione così netta e scomoda merita profondo rispetto. 

Saggiorato ha dimostrato una coscienza che sembra essere assente in gran parte della maggioranza di governo, provando che la vera umanità può sbocciare anche negli ambienti più ostili.

​La Coscienza Globale al Lavoro

​L'onda di indignazione e solidarietà non si limita a questi episodi. 

Nelle ultime settimane, il sostegno alla causa palestinese ha visto una crescita esponenziale a livello internazionale.

• ​Sudafrica: Ha portato Israele davanti alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) con l'accusa di genocidio, un'azione legale storica che ha messo in forte discussione la condotta di guerra israeliana.
• ​Irlanda e Spagna: Sono tra i Paesi che hanno espresso con maggiore forza la necessità di un cessate il fuoco permanente e hanno criticato apertamente la linea politica adottata dagli Stati Uniti e da altri alleati occidentali di Israele.
• ​Università Americane ed Europee: Gli accampamenti studenteschi di protesta sono diventati un simbolo globale della resistenza contro l'indifferenza istituzionale, nonostante i tentativi di repressione.

​Queste notizie confermano che, mentre l'establishment politico fatica a trovare una linea etica, una parte sempre più vasta del mondo ha scelto di schierarsi in modo inequivocabile dalla parte dell'umanità e del diritto internazionale. 

È un grido di giustizia che, come un fiore, si fa strada anche nel deserto dell'ipocrisia.