Addirittura la soluzione ovvia arriva dopo una pressione che trasforma il Governo italiano in qualcosa di degno in questa situazioni, ma va bene anche così, basta che si agisce.
Poi la Meloni rimette le "cose a posto" ...
Dopo quasi quattro ore di intensi attacchi aerei e marittimi con droni carichi di ordigni e gas urticanti, la "Global Sumud Flotilla" riceve finalmente un sostegno concreto da parte del governo italiano.
Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha appena annunciato l'invio di una fregata della Marina Militare italiana per assistere le imbarcazioni sotto attacco e, in particolare, i cittadini italiani a bordo.
La decisione del Ministero arriva in seguito a una forte pressione popolare e politica.
La protesta è montata in modo esponenziale dopo che per ore il governo italiano è rimasto in un assordante silenzio riguardo alla sorte dei partecipanti alla flottiglia.
A Roma, il Parlamento è stato pacificamente occupato dalle opposizioni, mentre milioni di cittadini italiani hanno espresso il loro sostegno e la loro richiesta di intervento.
Questo gesto, sebbene tardivo, rappresenta un segnale che le proteste e le voci dei cittadini possono fare la differenza.
Come dichiarato da chi ha seguito la vicenda, l'intervento della fregata è una risposta a un "atto di supplenza morale" che i membri della flottiglia stanno compiendo, mettendo a rischio la propria vita per colmare il vuoto lasciato dal silenzio dei governi europei.
La speranza è che questo intervento sia un vero sostegno e una tutela autentica, non un semplice gesto di facciata.
In un momento in cui la diplomazia internazionale sembra latitare, l'azione della Marina Italiana è un segnale tangibile dell'impegno del governo nel proteggere i propri cittadini, anche in contesti di estrema tensione.
E mentre ci accingevamo a parlare di una parvenza di decenza e dignità, non interviene Giorgia Meloni a rovinare tutto?
Ma poi dico .. perché?
Ci si tiene così tanto ad essere vergognosi?
Sta di fatto che dalla sede dell'Onu a New York, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sollevato un'accesa polemica con le sue dichiarazioni sulla "Global Sumud Flotilla", la missione umanitaria sotto attacco da droni israeliani, che ha a bordo anche cittadini italiani.
Le parole della premier hanno scatenato un'ondata di reazioni indignate, alimentando ulteriormente le tensioni già alte nel dibattito politico nazionale.
"La Flotilla? Sta facendo qualcosa di pericoloso, gratuito e irresponsabile.
Rischia la propria incolumità per consegnare aiuti che il governo avrebbe potuto consegnare in poche ore," ha dichiarato la premier a margine dell'Assemblea delle Nazioni Unite.
Un'affermazione che ha subito generato un forte dibattito.
L'opposizione ha infatti accusato il governo di non fare abbastanza per tutelare i propri cittadini e di non aver agito in maniera tempestiva per inviare aiuti a Gaza.
La premier ha poi rincarato la dose, affermando: "Io non sono stupida: quello che accade in Italia non ha come obiettivo alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza, ma attaccare il governo italiano.
Trovo oggettivamente irresponsabile usare la sofferenza a Gaza per attaccare l’esecutivo”.
Le sue dichiarazioni hanno avuto l'effetto di un fulmine a ciel sereno.
Le reazioni sono state immediate e veementi, soprattutto da parte di chi, a bordo della Flotilla o in Italia, sostiene la missione.
In molti hanno interpretato le parole di Meloni non solo come una mancata difesa della missione, ma come una vera e propria delegittimazione a livello internazionale.
Il dibattito si è spostato rapidamente sui temi più caldi della politica estera e della responsabilità civile.
Le accuse di "narcisismo" ed "egocentrismo" rivolte alla premier sono state frequenti sui social e nelle dichiarazioni delle opposizioni, che hanno sostenuto che la Flotilla agisce per motivazioni molto più alte del semplice attacco politico.
La missione, si è sottolineato, ha l'obiettivo di "aprire un varco umanitario per portare aiuti veri, continui e soprattutto sicuri a una popolazione che, nel caso si fosse distratta negli ultimi sei mesi, con quelli che lei definisce 'aiuti' sta morendo di fame".
In questo contesto, l'azione della Flotilla viene presentata come un modo per sopperire alle "vergognose lacune di due anni di silenzio, sottomissione e financo complicità" del governo italiano.
Il governo, dal canto suo, ha ribadito la propria disponibilità a intervenire, e ha mandato, come detto, ad inizio articolo, una fregata a protezione degli attivisti.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha condannato l'attacco, sottolineando che indagini sono in corso per accertare le responsabilità. Tuttavia, le dichiarazioni della premier hanno superato la linea di prudenza suggerita dai suoi stessi ministri.
Il Partito Democratico ha chiesto al governo di riferire in Parlamento e di agire in maniera concreta per proteggere i partecipanti alla Flotilla.
La segretaria Elly Schlein ha definito l'attacco un "attacco deliberato al nostro Paese", mentre il deputato del PD Francesco Boccia ha ribadito la necessità di "riconoscere lo stato di Palestina".
La tensione rimane alta, con le opposizioni che chiedono risposte chiare e un'azione più decisa da parte del governo, mentre la Flotilla continua la sua missione tra mille pericoli e incertezze.
La vicenda, che ha unito questioni umanitarie, geopolitiche e politiche interne, continuerà sicuramente a tenere banco nei prossimi giorni.
Ma come si fa a rovinare l'unica cosa decente che aveva fatto l'Italia?
Mistero.
L'importante a prescindere da tutte queste fregnacce è che si vada fino in fondo e che si ponga rimedio a tutto questo scempio.
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