L'Impegno Umano e Politico di Artisti e Cittadini: Quante Voci Contro il Silenzio Istituzionale
Dall'Attivismo di Richard Gere all'Attacco a Lucia Goracci: L'Italia di Fronte al Coraggio Morale e alla Viltà Istituzionale.
In un periodo storico segnato da tensioni globali e derive istituzionali, la coscienza civile trova i suoi baluardi al di fuori dei palazzi del potere. Artisti, intellettuali e cittadini comuni stanno colmando il vuoto lasciato da istituzioni percepite come sempre più distanti dai loro valori fondanti, dimostrando che l'impegno politico, nel suo senso più nobile, non è una prerogativa esclusiva dei governanti.
Richard Gere e la Lezione di Impegno Non Delegabile
L'attore Richard Gere si è distinto ancora una volta per il suo attivismo, prendendo una posizione netta a favore della Global Sumud Flotilla.
Il suo non è un gesto teorico: Gere, già due anni fa, è salito a bordo di una nave ONG per portare soccorso diretto ai migranti nel Mediterraneo, un'azione che dà peso e credibilità alle sue parole.
Queste parole, cariche di umanità e non scontate, contrastano amaramente con il silenzio o l'inerzia, giudicata come codardia, di chi detiene il potere in molti Stati, Italia compresa.
L'Attacco a Lucia Goracci e la Difesa del Servizio Pubblico
In netto contrasto con l'esempio di attivismo, l'Italia assiste a un attacco frontale al giornalismo d'inchiesta e al concetto di Servizio Pubblico. Lucia Goracci, tra le inviate Rai più stimate per il suo coraggio nel documentare i teatri di guerra, è finita nel mirino politico.
Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, l'ha accusata di essere una "negazionista" sul 7 ottobre e di "vergognarsi", un'accusa giudicata totalmente infondata e diffamante, mossa peraltro alle spalle e senza possibilità di replica. Gasparri, pur tacendo sul "genocidio a Gaza", ha violentemente attaccato una delle poche giornaliste che ha documentato con equidistanza, fatti e immagini la realtà del conflitto.
Il sentimento che in questa sede possiamo esprimere è di massima solidarietà e gratitudine per la professionista, il cui lavoro prezioso di informazione è essenziale in contesti difficili, come quello del dibattito politico italiano.
La Resistenza Civile: L'Orgoglio degli Studenti del Cavour
Fortunatamente, a questa politica si oppone una resistenza civile dal basso, inarrestabile e diffusa.
Gli studenti del Liceo Cavour di Roma ne sono un esempio lampante: hanno occupato pacificamente la loro scuola in segno di protesta contro il genocidio a Gaza.
Dal balcone hanno esposto uno striscione inequivocabile: “Blocchiamo tutto per fermare lo Stato terrorista di Israele”.
Attraverso un comunicato firmato dal movimento studentesco Osa, hanno espresso pieno sostegno alla Global Sumud Flotilla e hanno chiarito la loro posizione: "Oggi occupiamo il liceo Cavour fianco a fianco con gli studenti e le studentesse che da anni si mobilitano al fianco del popolo e della resistenza palestinese... Questo è un altro miglio percorso dall’equipaggio di terra, per rompere il blocco navale di Israele”.
Questa presa di posizione, giunta anche in risposta ai tentativi di limitare la discussione su Gaza nei consigli docenti, è vista come un gesto monumentale di cui essere orgogliosi.
Il Coraggio Istituzionale di Pedro Sánchez Contrasta l'Italia
Mentre in Italia si denuncia la "codardia" e la "complicità" del governo verso le azioni del premier israeliano Netanyahu, la vicina Spagna offre un esempio di statismo coraggioso.
Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha compiuto un atto politico potente, vietando agli Stati Uniti di utilizzare le basi militari di Cadice e Siviglia per l'invio di armi a Israele.
Si tratta di basi strategiche fondamentali. L'azione di Sánchez, a "testa alta" e senza paura delle conseguenze, dimostra che esistono momenti in cui la coscienza umana e il diritto vengono anteposti all'interesse geopolitico, in netto contrasto con la posizione italiana, accusata di "sdraiarsi come tappetino" di fronte agli Stati Uniti e a Israele.
La conclusione amara è che l'ennesima grande lezione di statismo e umanità rischia di cadere nel vuoto politico.
Ciononostante, il fermento e la resistenza dal basso, che affondano le radici nell'umanità di base dei cittadini, rappresentano la speranza per un futuro in cui gli "interpreti negativi" di questo periodo dovranno rispondere dello scempio compiuto.
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