Jimmy Kimmel Live è solo l'inizio. Trump da il via a Repressione e censura nei confronti dei media. Ci mancava La scusa della Morte di Kirk per cancellare la Democrazia Americana e quella di tutti coloro che lo imitano e subiscono.
Sfruttamento Politico e Censura: Un Precedente Pericoloso
La recente e tragica morte di Charlie Kirk, avvenuta il 10 settembre 2025 in seguito a un omicidio a colpi d'arma da fuoco a Orem, Utah, ha innescato una serie di reazioni a catena.
Le indagini in corso hanno portato all'accusa di omicidio nei confronti di Tyler Robinson, un giovane di 22 anni, anche se il movente resta oggetto di dibattito e indagine.
Sfruttando la morte di Kirk, figura di spicco del movimento MAGA, l'amministrazione del Presidente Donald Trump ha intensificato una campagna di repressione e censura nei confronti dei media che considera a lui ostili.
Questa manovra ha sollevato forti preoccupazioni riguardo alla libertà di parola e ai principi del Primo Emendamento.
Poco dopo, il Presidente Trump ha annunciato la sua intenzione di classificare gli "Antifa" come "terroristi", un'etichetta che gli esperti legali ritengono problematica data la mancanza di una struttura organizzativa definita e le questioni relative ai diritti civili.
L'escalation è culminata con l'accusa diretta contro le reti ABC e NBC, da lui accusate di diffondere notizie false e il 97% di notizie "negative" sul suo conto.
Questa affermazione, per la quale non ha fornito prove, è stata seguita dal suggerimento che le licenze di trasmissione di queste reti dovrebbero essere revocate, nonostante la FCC non abbia l'autorità per farlo.
Io invece mi scandalizzerei per quel 3% di notizie positive, visto che queste ultime non possono essere che false.
L'uso della morte di Charlie Kirk da parte dei sostenitori di Trump come pretesto per zittire l'opposizione e le voci critiche è stato definito da molti osservatori come una delle operazioni di propaganda più abbiette, ipocrite e pericolose mai viste.
La strumentalizzazione del lutto per scopi politici è una tattica tipica dei regimi autoritari, non delle democrazie.
Le azioni dell'amministrazione Trump, che spaziano dalla chiusura di un programma televisivo alla designazione di un'organizzazione come "terrorista" e alle minacce dirette alle reti televisive, sembrano violare il Primo Emendamento e mettono in discussione i pilastri della libertà di stampa e di espressione negli Stati Uniti.
Mentre il dibattito sul ruolo dei media e sulla libertà di parola si intensifica, il paese si trova a un bivio, con i suoi principi democratici messi a dura prova.
Ovviamente in Italia le scimmie ammaestrate di Trump cercano di imitare la stessa porcata, scadendo nel ridicolo, ma costringendoci anche a mettere in evidenza, denunciare e ribellarci.
Quindi le persone di buonsenso diventano "sinistra pericolosa" a prescindere dal fatto che possano riconoscersi in un orientamento politico.
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